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La Petizione si scarica dal gruppo facebook Rsu Contro Riforma Fornero clikando su File. Per adesioni:RSUCONTROFORNERO@LIBERO.IT - INFO:3357632219
Descrizione
per contatti e adesioni rsucontrofornero@libero.it - 3357632219.
Un appello, a oggi, condiviso da oltre 220 RSU unitarie di tutta Italia e da vari altri soggetti, vuole riaprire il dibattito e le mobilitazioni sulla disastrosa riforma Fornero sulle pensioni e più in generale mettere in discussione l'insostenibilità dell'attuale modello previdenziale applicato nel nostro Paese. Il secondo appuntamento del Coordinamento nazionale "RSU contro riforma pensioni Fornero" ha definito un percorso di riunioni iniziative sit - in e manifestazioni da sviluppare a livello territoriale con l'obiettivo di rafforzare il movimento ed estenderne l'iniziativa a partire dalla raccolta firme sulla petizione popolare. La legge sulle pensioni è sbagliata, dannosa per i lavoratori, per le imprese e per il Paese. Pertanto è necessario che a partire dalla spinta delle RSU si possa avviare una lunga mobilitazione di contrasto per giungere a un profondo cambiamento. La normativa applicata sta provocando gravi disastri sulle condizioni dei lavoratori: sia per coloro che non riescono più ad andare in pensione, anche in termine di salute, sia sui giovani che si vedono preclusa la possibilità di entrare nel mondo del lavoro, condannandoli alla inoccupazione o alla peggiore precarietà. La stessa produttività delle imprese, bloccate nella possibilità di attuare il dovuto ricambio generazionale, è colpita. La politica del fare pagare i costi della crisi a pensionati e lavoratori, senza mai intervenire sulle grandi ricchezze, i possessori di grandi rendite finanziarie E persino pensionistiche, non solo non risolve le cause della crisi ma genera gravi ingiustizie, disuguaglianze e profondi disequilibri, che si scaricano nel nostro modello anche sulle pensioni.
Il fondo pensioni dei lavoratori dipendenti, a fine 2012, aveva un attivo patrimoniale di 64 miliardi di euro, se pur aggredito dal passivo patrimoniale di 26 miliardi del fondo dirigenti di impresa, con pensioni d'oro, che il governo ad accollato al fondo lavoratori dipendenti, così altri fondi aggregati all'INPS con buchi miliardari. Gli altri soggetti, prevalentemente poveri, sono i parasubordinati con un fondo attivo di 88 miliardi. Il governo non risana i fondi passivi e lavora subdolamente per l'insostenibilità dell’intero sistema previdenziale: grazie alla controriforma Fornero entro il 2015 l’Inps vedrà azzerato il proprio patrimonio e se non si cambia politica i prossimi governi interverranno ancora contro i lavoratori e i parasubordinati. Come non bastasse ora anche l'INPDAP (fondo pubblico impiego) è stato accorpato all'INPS e si porta con sé un buco di 10,2 miliardi. Il buco ha tra le concause il mancato versamento dei contributi a carico delle amministrazioni al fondo e l'impoverimento dovuto al blocco delle assunzione dei dipendenti pubblici. Buchi non chiusi da interventi ad hoc del governo, che sono a carico delle casse INPS Mentre, ci sono questi scempi, la politica si preoccupa di costruire scivoli verso nuove “pensione baby” con 50 anni d'età per i militari è una schizofrenia a senso unico. Proponiamo:
un tetto pensionistico interamente indicizzato, a 5.000 euro mensili lordi, con il divieto di cumulo pensione-lavoro Per i lavoratori:
il ripristino delle anzianità anagrafiche per l’accesso alla pensione di vecchiaia(60 anni per le donne e 65 per gli uomini). La possibilità di accedere volontariamente alla pensione di anzianità con 40 anni di contribuzione,
L’eliminazione dei coefficienti automatici di innalzamento dell’età pensionabile legati alla speranza di vita media che è un imbroglio per i lavoratori usurati;
Una strategia inclusiva, attraverso l’omogeneizzazione contributiva la copertura contributiva pubblica dei periodi di disoccupazione involontaria e dell’attività di cura che ricade per lo più sulle spalle delle donne.
Una limitazione della riduzione automatica del tasso di sostituzione rimettendo in discussione i coefficienti di trasformazione che devono garantire pensioni decenti
possibilità di destinare volontariamente una quota dei contributi dedicati alla previdenza integrativa alla previdenza pubblica, superando i fondi pensioni aperti e chiusi.
È questo un tema fondamentale per milioni di italiani e per il futuro del Paese di cui è necessario discutere e agire.
Rsu Contro Riforma Pensioni Fornero
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Filippo Novello
23 minuti fa
Rsu Contro Riforma Pensioni Fornero
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