di Concetto Prestifilippo.
Una scultura che suscita rapimenti. Non rapimenti estatici ma desideri di sottrazione. L’ormai leggendaria storia della Venere di Morgantina si arricchisce di un nuovo capitolo. Dopo decenni di attesa e infinite rogatorie internazionali, il prezioso reperto sta per essere restituito all’Italia. L’imponente scultura arcaica risalente al V secolo a.C. per anni è stata custodita in California. La Venere è stata tra le opere più ammirate del Paul Getty Museum di Malibu. Una querelle giudiziaria travagliata ha sancito la provenienza illecita del prezioso reperto siciliano. Il successivo protocollo d’intesa sottoscritto dalla autorità italiane ed americane, prevede la sua restituzione entro la fine del 2010. La scultura avrebbe dunque dovuto fare ritorno ad Aidone, in provincia di Enna. La statua infatti era stata trafugata dai tombaroli nel corso di scavi clandestini operati a Morgantina, sito archeologico che sorge a pochi chilometri da Aidone. Ma ancora una volta si prospetta un ennesimo rapimento ai danni della Venere. L’amministrazione regionale siciliana ha disposto una sosta tecnica del reperto restituito. Annuncio che ha suscitato un’immediata e netta presa di posizione delle autorità locali. Il sindaco di Aidone, Filippo Gangi ed il presidente della provincia di Enna, Giuseppe Monaco, hanno diffuso