mercoledì 12 maggio 2010

Perchè proprio a noi.

di Rosanna Curcuraci.


Gentile architetto,

forse dopo la bella pedalata in bici di ieri il nostro sindaco ha avuto modo di riconsiderare con mente più “ossigenata” il risultato finale della deludente e banale ristrutturazione della zona Santo Stefano e relativo prospetto sotto il Piano Duilio .
Vorrei ricordare al sindaco che, in linea di principio, una ristrutturazione (quando non ci siano altri e più gravi problemi)serve a riportare un edificio o un angolo di città agli antichi splendori, a correggere eventuali inidonei interventi precedenti ed a restituirne il fascino originario.
Noto con grande soddisfazione che in giro per la Sicilia si sono fatti enormi passi avanti in questi ultimi anni, e molti centri storici, che sembravano perduti, sono tornati ad essere belli come prima, se non di più.
Merito degli architetti? Merito delle sopraintendenze?
Non saprei dire. Forse un mix di tutto ciò, che comunque a noi manca.
Certo è che davanti al risultato della suddetta ristrutturazione viene da chiedersi perché la nostra città oltre a non avere risorse economiche non ha mai fortuna con le varie amministrazioni? Mancano anche le risorse umane? O non riusciamo ad individuare le persone giuste cui demandare il compito di amministrare quest’angolo di Sicilia sempre più degradato, sporco e sciatto? Un sindaco non deve fare grandi cose, deve innanzitutto amare la propria città e saper ascoltare i propri concittadini. Se poi ha anche la formazione culturale per affrontare al meglio i problemi degli spazi , degli edifici e del pubblico decoro , ci si aspetta molto, molto di più di quanto finora abbiamo visto.
In quanto alle motivazioni che hanno convinto progettisti, sindaco e soprintendenza sulla necessità di intonacare il muro, (anziché lasciare la pietra faccia a vista) vorrei far rilevare che l’architettura del ventennio fascista non ha molti estimatori.
In ogni caso, il muro all’epoca venne intonacato per la tendenza al classicismo che caratterizzava il gusto del periodo; infine la pietra, che era molto ben lavorata, si può oggi impermeabilizzare con moderni prodotti idonei a proteggerla dalle incursioni del tempo. Tuttavia , pur volendo accettare l’attuale soluzione, è inevitabile costatare che il colore scelto conferisce l’idea di una sciattissima e grezza intonacatura molto simile a quella precedente . Tanto rumore per nulla!
Per concludere, al di là della valutazione specifica dell’intervento di ristrutturazione, di cui il sindaco non è forse l’unico responsabile,vorrei aggiungere che la sua amministrazione, in generale, ci lascia un profondo senso di delusione e disillusione.
Sicuramente mal riposte le speranze di coloro che hanno creduto nel valore aggiunto della cultura e della giovinezza!


Basilio Fioriglio sulle palme del generale Cascino.

ILL.MO SIG. SINDACO


E.p.c. ILL.MO SIG. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
PIAZZA ARMERINA
Ancora una volta mi devo rivolgere a V.S. per un problema che poteva essere risolto senza la necessità di scomodare l’istituto dell’interrogazione. Nel Consiglio Comunale del 19.04.2010, raccomandavo all’Assessore Guccio di comunicare all’Assessore al verde che delle sei palme trapiantate nella Via Libero Grassi, per mancanza di cura si trovavano in sofferenza. Due erano già morte, altre due erano terminali e se non si fosse intervenuto subito le restanti avrebbero fatto la stessa fine. Purtroppo, nonostante la sollecitazione ad oggi non è stato fatto nessuno intervento, anzi la situazione si è aggravata. Le chiedo altresì un idoneo intervento per sfoltire adeguatamente la palma Washington posta nell’aiuola del monumento del Gen. Cascino ( lato Viale Gen.Muscarà ) la cui altezza copre interamente la figura bronzea del monumento e lambisce la statua del Generale. Detta situazione nasconde in parte il bellissimo monumento, vanto e gloria del nostro passato.

Attendo risposta.
Piazza Armerina, 11.05.2010

Distinti saluti
Fioriglio Basilio

Venerdi si presento il piano territoriale provinciale.

Piazza Armerina. “Abbiamo fatto un grande sforzo per i piano territoriale provinciale. Ma ne valeva la pena è uno strumento indispensabile che coordina tutti gli interventi di pianificazione nella nostra provincia”. Giuseppe Mattia, assessore provinciale all’ambiente parla del nuovo strumento di pianificazione che venerdì verrà presentato presso la sala convegni dell’autodromo di Pergusa. “Al piano – dice Mattia ci lavoriamo da diversi anni, da quando ero ancora consigliere provinciale e componente della IV commissione Lavori Pubblici e territorio. In questi lunghi anno, ho potuto apprezzare la professionalità dei tecnici dell’VIII settore guidati dall’ingegnere Colaianni e di quelli dell’ufficio di pianificazione territoriale guidati dall’architetto Giuseppe Vitale. Il piano territoriale – continua il 45enne Mattia – è lo strumento che delinea le strategie dello sviluppo territoriale attraverso un uso equilibrato, sostenibile e parsimoniose delle risorse che il più delle volte, nella nostra provincia, sono limitate e fragili. Con questo nuovo strumento tutti i comuni dell’ennese saranno chiamati a declinare nella redazione dei loro strumenti urbanistici, nell’auspicio di un sempre più stretto raccordo tra il livello provinciale e comunale. Riteniamo che il Piano territoriale provinciale debba perseguire l’impegno di uno sviluppo diffuso, ma non dispersivo, nella logica della massima ottimizzazione delle sempre più deboli risorse finanziare che gli enti locali hanno a disposizione. Questo percorso – continua Mattia – avviato diversi anni fa ed ora giunto alla fase finale, è stato caratterizzato da un iter lungo e faticoso che ha impegnato le varie amministrazioni che via via si sono succedute e che è stato scandito da momenti di grande partecipazione pubblica, culminati dalla condivisione, tra i diversi livelli del partenariato, delle scelte strategicamente dominanti, riferite al potenziamento delle infrastrutture connesse alle eccellenze locali. La nostra provincia fino ad oggi – continua Mattia – è stata destinata ad essere un territorio attraversato. Noi dobbiamo puntare a farlo diventare come in territorio incluso nelle politiche di sviluppo dello spazio europeo e soprattutto mediterraneo. La centralità geografica della nostra provincia, con questo nuovo strumento – conclude l’assessore all’ambiente Giuseppe Mattia – diventa il punto di forza e non di debolezza. Il piano territoriale provinciale è la giusta dimensione ed interfaccia tra indirizzi della programmazione territoriale regionale e delle scelte urbanistiche comunali”.


Agostino Sella

Amministrazione comunale. Solidarietà alla MAC

Oggetto: Comunicato stampa
L’Amministrazione Comunale tutta, nel condannare il vile gesto subito dalla ditta M.A.C. Restauri s.r.l. di Favara (AG) esecutrice dei lavori di sistemazione di Piano Duilio, esprime piena solidarietà alla stessa ed ai suoi dipendenti augurandosi che atti così gravi non si verifichino più in futuro in quanto discreditano l’intera comunità piazzese che certamente, nel suo essere da sempre una società rispettosa delle regole di civile convivenza, aspira ad assurgere alla cronaca non certo per atti vandalici ed intimidatori, come quello subito dalla ditta M.A.C. Restauri s.r.l., quanto per la sua storia, le sue risorse umane e per il patrimonio culturale ed architettonico che caratterizzano il proprio territorio.

I Distretti Turistici in Sicilia

di Roberto Rossitto
Consiglio Nazionale Union Turismo

Trento
14-16 maggio 2010

I Distretti Turistici in Sicilia
D.A. n.4 del 16 febbraio 2010

UNION TURISMO
ROMA Via Magenta, 5 00185 Roma telefono 06 4441288 fax 06 41708
codice fiscale: 97107990588 www.unionturismo.it
Omissis…

 Sono trascorsi cinque anni improduttivi dalla legge che ha istituito i distretti turistici. Adesso il primo anno di attuazione prevede una tempistica limitata: i progetti devono essere sviluppati e prodotti entro 60 giorni dalla pubblicazione del D.A. nella G.U. della Regione Siciliana. È apprezzabile la volontà di colmare in tempi brevi il vuoto lasciato dalla soppressione delle AAPIT, ma tempi così brevi mal si conciliano con presupposti della massima adesione delle forze produttive e delle Associazioni che conoscono le particolarità su cui fare leva per far emergere il fascino della Sicilia. Un processo di aggregazione così importante presuppone tempi adeguati: di informazione, di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, di confronti, di dibattiti. Invece tempi così brevi temo possano favorire un processo di lottizzazione politica che stravolge la corretta attuazione della legge. I distretti turistici, se ben attuati, dovrebbero essere uno strumento di governance che finalmente vede gli Enti locali, i privati e gli altri soggetti pubblici, protagonisti dello sviluppo turistico dei propri territori. Tra gli aspetti maggiormente innovativi della riforma c’è l’introduzione di un nuovo modello organizzativo dell’offerta turistica, imperniato sul concetto di cooperazione sistematica tra gli operatori e i beneficiari dello sviluppo: gli enti locali, gli operatori del settore e in genere la comunità locale. Questo proposito originario non deve rimanere imbrigliato nella burocrazia e nella politica regionale.

 Il Decreto nasce in un momento confuso della politica siciliana in cui a Roma i politici si dichiarano guerra, ma la fanno combattere in Sicilia e disattende le aspettative della legge regionale del 2005. Nella fase di definizione non è prevista la partecipazione a nessun titolo dei quattro assessorati vicini per competenze afferenti ai distretti: Beni culturali, Territorio e ambiente, Enti locali e Turismo. Inoltre la commissione che dovrà valutare il riconoscimento o meno del Distretto sarà costituita da cinque dirigenti dell’Assessorato al Turismo, di cui uno con funzioni di Presidente, da due esperti indicati da ANCI e URPS e da tre rappresentanti di organizzazioni regionali del settore turistico. Va da sé: l'assessore e i suoi burocrati, anche con le migliori intenzioni, non potranno mai eguagliare l'attività di un team composito, espressione di competenze specifiche. L'assessore dovrebbe fare effettivamente politica per il turismo coinvolgendo tutti e promuovendo il confronto tra i soggetti e dedicarsi al controllo degli equilibri socio-economici dei distretti. Avremmo così finalmente una cabina di regia e non una cabina di potere. Dare una governance al turismo: è questo il senso della riforma. E l'attuale legge del turismo siciliano sarebbe pronta poichè i distretti coinvolgerebbero "dal basso" le imprese e le piccole realtà pubbliche come i Comuni. Si metterebbe così in moto un meccanismo virtuoso tale da stimolare gli entusiasmi. Invece l'Assessore Strano sbaglia: sta calando i distretti dall'alto senza coinvolgere il territorio, allontanando quelle energie positive che si erano messe in moto spontaneamente.

 Il Decreto attuativo accenna alla possibile costituzione di distretti tematici. ma non affronta l’argomento in maniera esaustiva lasciando un varco a possibili conflitti e contraddizioni potenziali con i distretti turistici territoriali. In questa fase si registra un interesse diffuso per i distretti tematici, però la normativa è inesistente; per la loro costituzione si dovrà andare in deroga al decreto, favorendo l’assoluta discrezionalità dell’assessorato. Questo tradisce lo spirito originario della legge e conferma i timori di cui vi ho parlato prima: che questa riforma si trasformi da occasione di sviluppo in una rivoluzione mancata.

Domenica ritorna la Piducchiusa. Lettera del sindaco Nigrelli.

COMUNICATO STAMPA
Piazza, 12 maggio 2010
Rinviata a causa del maltempo, avrà luogo il 16 maggio prossimo la manifestazione per la Giornata Nzionale delle Ferrovie Dimenticate
La Città di Piazza Armerina patrocina la manifestazione organizzata dall’Associazione Fiab “I Vispi Siciliani” “La via dello Zolfo in mountainbike ‘a piducchiusa”.
Di seguito la lettera di benvenuto del Sindaco Fausto Carmelo Nigrelli ai partecipanti
La Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate, organizzata dalla Confederazione della Mobilità Dolce che si celebra il 7 marzo non è una ricorrenza come tante altre. Infatti, essa non mira a ricordare un evento, ma rappresenta una giornata volta al futuro, durante la quale, cioè, i cicloamatori ricordano a tutta l’opinione pubblica l’importanza del recupero delle linee ferrate dismesse, la loro potenzialità per lo sviluppo dei territori e la possibilità di integrazione tra trasporti pubblici locali e le nuove forme di turismo consapevole anche attraverso l’ospitalità diffusa.
Per questo le attività che l’Associazione Fiab “I Vispi Siciliani” di Piazza stanno svolgendo assumono una importanza considerevole non solo nell’ambito sportivo, all’interno del quale in ogni caso il ciclismo in mountain bike si inscrive, ma, più in generale, nella concretizzazione di un modello di sviluppo della città di Piazza e del suo territorio che si basa sull’uso durevole delle risorse e che mira ad intercettare i flussi di turismo lento che in tutto il mondo crescono e apportano ricchezza ai territori attraversati.
Le aree di pregio naturalistico che vengono attraversate dalla linea ferrata dismessa Dittaino – Piazza Armerina - Caltagirone, il bacino minerario che era servito dalla ferrovia, i centri urbani storici ad essa collegati e i numerosi beni rimasti isolati ma dalla ferrovia interconnessi, rappresentano un palinsesto territoriale di grande interesse per un turismo di nicchia, ma di grande interesse economico sul quale la nostra città sta puntando: quello del turismo consapevole, amante dell’arte, della natura e del buon vivere.
La “Piducchiusa”, come è chiamata la tratta sulla quale in occasione della manifestazione di quest’anno 2010 converge la scelta di tutte le Associazioni FIAB della Regione Sicilia, fa parte del più ampio grande progetto di Greenway degli Erei che potrebbe essere realizzato già a partire dai prossimi mesi.
Per questo auguro a tutti i partecipanti di trascorrere una serena e piacevole giornata nel nostro straordinario territorio, ma, soprattutto, li ringrazio perché con la loro partecipazione il nostro auspicio è che la “Piducchiusa” possa essere recuperata e la Greenway degli Erei possa essere completata diventando una importante realtà territoriale.
Il Sindaco
Fausto Carmelo Nigrelli

Ulteriori informazioni saranno accessibili al sito http://www.mtbsicilia.com.
Staff del Sindaco

Umorismo del giorno

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I trenta azzurri di Lippi. C'è anche Giuseppe Rossi

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Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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