sabato 10 luglio 2010

C'è un problema sui commenti. Ditemi come la pensate.

Da quando ho inserito la registrazione commenti al sito ne arrivano molti di meno. Anzi non ne arrivano quasi.
Le questioni sono due.

  1. i lettori di questo blog sono in massima parte dei conigli che non si firmano quando dicono le cose.

  2. alcuni lettori (quelli che non sono conigli e si firmano) hanno difficoltà a registrarsi per i propri limiti telematici. In molti infatti - mi richiedono - di riaprire i commenti per scrivere firmarmandosi sotto il post.
Sono combattuto. Non so cosa fare. Non so se riaprire i commenti per facilitare il confronto o mantenere le cose come stanno.
Inanto ditemi come la pensate.
Un abbraccio

Don Fortunato Di Noto ai microfoni di TVR XENON

L'assessore alle feste Lillo Cimino riceve la signora Maria Ines Dionisi che ritorna nella sua città dopo 59 anni

Era il 1951 quando Maria Ines Dionisi lasciava Piazza Armerina: la sua città natale. Erano anni bui, la guerra era appena finita da sei anni. Erano anni dove la povertà, la miseria e la mancanza di lavoro hanno spinto migliaia di Siciliani lontano dalla loro terra nel tentativo di fare fortuna. Erano gli anni della prima ondata migratoria verso il nuovo mondo. Questa è anche la storia di Maria Ines Dionisi. Lascia la sua terra per sbarcare in Argentina, a Buenos Aires. Dopo 59 anni la signora Maria Ines ritorna nella sua città e ad accoglierla l’assessore alle feste e tradizioni Lillo Cimino. Nonostante la signora Maria Ines abbia dei ricordi sbiaditi della sua infanzia non dimentica la sua Sicilia “E’ un’emozione indescrivibile; nonostante sia andata via da piccolina il sapore della propria terra non si dimentica mai. Gli odori, il senso di appartenenza ad una terra meravigliosa come la Sicilia è difficile da dimenticare.” L’assessore alle feste e tradizioni Lillo Cimino ha voluto riceverla in Comune per darle il benvenuto e offrirgli un omaggio “Ho voluto conoscere di persona la signora Maria Ines e per l’occasione l’amministrazione, a nome del Sindaco, le ha voluto donare un libro e un cd sulla storia di Piazza Armerina. E’ stato un momento veramente emozionante.” Parla un perfetto italiano la signora Dionisi “Ritornerò presto, voglio far vedere ai miei figli la mia città, dove sono nata, fargli conoscere i miei parenti e l’ospitalità che caratterizza questa meravigliosa comunità.” Accompagnata dal marito, dallo zio e dai nipoti, negli occhi della signora Ines Maria Dionisi si leggeva l’emozione “Tornerò in Argentina portandomi dentro il mio cuore la mia terra, la mia Sicilia. Sono andata via con mia madre e mio fratello per raggiungere mio padre. Erano anni difficili. In terra argentina abbiamo trovato lavoro, oggi la mia famiglia sta bene. Ho due figli, Pablo e Larina e quattro nipoti. La vita con me è stata generosa, anche se sono dovuta andare via dalla mia città. Ma la mia Sicilia non la scorderò mai e sempre dentro il mio cuore.”

Consigli per la sicurezza della casa

Dal sito della Polizia di Stato:
Non dimenticare che i primi posti esaminati dai ladri sono: armadi, cassetti, vasi, quadri, letti e tappeti.

E’ utile inoltre fotografare i beni di valore che potrebbero essere oggetto di furto.
Quando sei assente per brevi periodi.
• Lascia qualche luce accesa, la radio, il giradischi o il televisore in funzione.
• Chiudi sempre la porta a chiave e non lasciare le chiavi sotto lo zerbino o in altri luoghi alla portata di tutti.

 

SU TVR XENON LA MANIFESTAZIONE PER IL GIOVANE FERRERI

La bellissima manifestazione di Barrafranca per chiedere giustizia per il giovane Ferreri, è stata ripresa dalle telecamere di tvrxenon e verrà messa in onda a giorni, nelle fasce orarie 12.30 - 14.00 -18 - 21. sui canali 38 - 44 analogico e 38 digitale
Vi invitiamo a non perdere questo programma che ha vissuto momenti importantissimi di partecipazione. Erano presenti con autorevolezza il Vescovo Mons Michele Pennisi , Don Fortunato Di Noto, il Sindaco di Barrafranca Angelo Ferrigno e tante altre autorità.
Angelo Baglio

Oltre 1000 chiedono Giustizia per Francesco Ferreri

Oltre 1000 persone, tra cui circa 700 ragazzi dei grest, sono confluite da tutto il centro Sicilia a Barrafranca per partecipare alla manifestazione “Giustizia per Francesco” organizzata dalla diocesi piazzese guidata dal vescovo Michele Pennisi e dall’associazione Meter di don Fortunato di Noto. Presenti all’iniziativa il sindaco di Barrafranca Angelo Ferrigno, il deputato regionale Paolo Colianni, diversi sindaci dei comuni vicini insieme ai rappresentanti di tutte le forze dell’ordine. La manifestazione si è aperta con una marcia silenziosa in cui i bambini ed i ragazzi hanno sfilato per le vie della città tenendo in mano dei palloncini colorati con la scritta “Giustizia per Francesco” che sono stati lasciati volare nel cielo all’arrivo nella piazza centrale di Barrafranca. La manifestazione si è conclusa con la celebrazione della messa officiata da Monsignor Michele Pennisi e concelebrata da una decina di sacerdoti tra cui don Fortunato di Noto. Parole forti quelle dell’omelia del vescovo: “Non sta a noi pronunciarci sulle sentenze della magistratura che vanno rispettate. Non sta a noi emettere un giudizio penale. Dovranno essere gli inquirenti a riprendere le indagini con la collaborazione di tutti coloro, anche fra i presenti, che possono dare qualche utile indizio per accertare la verità e rendere giustizia. Sul desiderio di vendetta deve prevalere la ricerca della giustizia che deve tendere a riparare il male, ad impedire che simili atti criminosi si ripetano, a rieducare chi ha sbagliato. Chi lo ha assassinato – ha continuato il vescovo - anche se dovesse sfuggire alla giustizia umana, se non darà segni di vero pentimento e di riparazione del male fatto, non sfuggirà alla giustizia di Dio. Oggi voglio ripetere il grido accorato di Giovanni Paolo II ad Agrigento il 9 maggio 1993: “Dio ha detto una volta: "Non uccidere". Nel nome Cristo, mi rivolgo ai responsabili: convertitevi, un giorno arriverà il giudizio di Dio". Parole significative anche quelle di don Fortunato Di Noto che alla fine della manifestazione ha ricordato “come non sia possibile che ancora cammini per le strade un uomo che ha ucciso in modo efferato un bambino come Francesco”. Presente alla manifestazione anche la famiglia di Francesco con il padre, il fratello e la madre Anna Bonanno che ha detto: “Chi sa deve parlare e sono convinto che alcuni sanno ma per il loro atteggiamento omertoso non parlano”. Il sindaco barrese Angelo Ferrigno ha dichiarato la sua fiducia nella magistratura e nel suo commosso intervento ha detto “chi ha ucciso Francesco ha ucciso tutta la comunità barrese”

Leggi l'omelia del VESCOVO PENNISI
Carissimi ragazzi e ragazze,gentili autorità
Oggi siamo qui per chiedere giustizia per Francesco Ferreri, ucciso il 16 dicembre 2005.
Francesco , che ha avuto fame e sete della giustizia, nel Regno dei cieli ha ottenuto la giustizia di Dio , che coincide con la divina misericordia e la salvezza come pienezza dei beni eterni , un giustizia che supera quella degli scribi e dei farisei.

I cobas ricordano Alfredo Chiara

Comunicato COBAS su scomparsa di Alfredo Chiara

Con grandissimo dolore apprendo la notizia che non avrei mai voluto conoscere della dipartita del carissimo amico e collega Alfredo Chiara, compagno di un percorso sindacale e amicale che ci ha visti insieme militare nella CGIL circa una decina di anni fa. Amico leale e sincero, grande maestro di diplomazia e di capacità di dialogo istituzionale, punto di riferimento personale per la trattazione di problematiche che ci hanno permesso di consolidare un rapporto di amicizia schietto e sincero. Funzionario e dirigente scrupoloso, serio, puntuale e onesto, aperto sempre alle novità e al dialogo spurio dai formalismi e dalle ipocrisie di basso profilo, pronto sempre al sacrificio personale del suo tempo e dei suoi affetti pur di dare un contributo forte e sostanzioso alla buona amministrazione dell’Ente Comunale. Si è speso sempre e unicamente per il bene comune e per dare alla città che amava il suo contributo di funzionario integerrimo e sempre leale con le istituzioni di tutti i livelli e di tutti i colori. E io lo voglio ricordare così, nel suo indimenticabile e inconfondibile stile asciutto, semplice e simpatico tipico di quelle persone che sono grandi proprio perché schivi e umili. Con tantissimo affetto!

Luigi Bascetta

Approvato dalla giunta Nigrelli il progetto esecutivo per il recupero della via Itria ai Canali

La giunta Nigrelli approva il progetto esecutivo per la messa in sicurezza delle aree interessate dai fenomeni di dissesto nella via Itria, sita nel cuore del quartiere storico dei Canali. Dopo tre anni dal crollo del muro della chiesa di S. Maria dell’Odigitria con la conseguente evacuazione di una parte delle famiglie che abitavano nelle zone adiacenti, arriva il progetto esecutivo di messa in sicurezza della parte alta del quartiere Canali. Il progetto redatto dal servizio di Protezione Civile, diretta da Walter Procaccianti, importa una spesa complessiva di €. 1.130.000,00 di cui €. 725.000,00 per l'esecuzione delle lavorazioni ed € 405.000,00 a disposizione dell'Amministrazione. Il Primo Cittadino ora può richiedere i finanziamenti previsti dal progetto di recupero di una parte del centro storico. “Questo è uno dei progetti a cui questa amministrazione teneva particolarmente” commenta il vicesindaco Teodoro Ribilotta “il recupero del nostro centro storico è l’obiettivo strategico che questa amministrazione si è data nel medio e lungo termine. Con l’approvazione di questo progetto possiamo ora richiedere le somme necessarie per recuperare una parte del quartiere Canali interessato da un fenomeno di dissesto idrogeologico ormai da decenni. Potremmo restituire ai residenti un sito importante sotto l’aspetto storico culturale della nostra città e ridare fiducia ai cittadini che dal 2007 hanno vissuto periodi di forti disagi.” Il progetto esecutivo doveva essere presentato entro sei mesi, all’Arta, dopo la nota dell’assessorato regionale del maggio scorso per essere finanziato. Vista l’autorizzazione del della Soprintendenza, arrivata dopo la presentazione dell’opera al Genio Civile, e vista l’attestazione di conformità del progetto agli strumenti urbanistici e preso d’atto che tale progetto era stata inserito nel piano triennale delle opere pubbliche tutto sembra pronto per dare vita ad un cantiere che a parere del sindaco Nigrelli “restituirà un’itera area ad alta valenza storico culturale alla dignità che gli appartiene.”

"Lo sport d'estate all'aperto" lo slogan lanciato dall'assessore allo sport Giuseppe Di Prima

“Lo sport d’estate all’aperto” questo lo slogan lanciato dall’assessore allo sport Giuseppe Di Prima che con una serie di interventi ha rilanciato il playgroud, campi da gioco all’aperto per praticare il basket. La prima area ripresa è lo spazio adiacente il campo sportivo Sant’Ippolito “Ho fatto sistemare il canestro nell’area vicino l’ingresso allo stadio comunale per permettere a migliaia di giovani piazzesi, che giocano a basket, di praticare all’aperto il loro sport preferito. Lo streetball nato negli Stati Uniti, patria della pallacanestro, nei quartieri poveri, dove i ragazzi che non avevano la possibilità di entrare in una squadra si riunivano nei numerosi campetti sparsi nelle città americane per giocare. Si è diffuso molto rapidamente anche in Italia favorendo la pratica di uno sport anche per coloro che non svolgono attività agonistica “Oltre all’area adiacente il campo sportivo ho fatto sistemare due canestri vicino al campetto di calcio che si trova nel quartiere storico della Castellina lungo quasi 20 metri.” Gli interventi programmati dal giovane assessore allo sport Giuseppe Di Prima abbracciano anche altre attività sportive “Sto facendo pulire il bocciomedro che si trova anch’esso nel quartiere della Castellina per permettere ai meno giovani, che di solito praticano questo sport, di riunirsi e trascorrere ore spensierate, senza dimenticare il campetto di calcetto adiacente il bocciomedro che ho fatto sistemare per permettere ai tanti giovani piazzesi di giocare a calcio a cinque ormai molto diffuso nella nostra città. E’ stato pulito anche il campetto accanto la chiesa di Sant’Antonio e mi sto prodigando per pensare anche a coloro che amano correre o fare lunghe passeggiate nei boschi. Difatti ho previsto la bonifica e pulizia di tutta l’area del percorso vita attorno l’ex macello comunale che si trova in contrada Bellia.”

Salvatore Cimino ritorna a far parte della Confesercenti

Salvatore Cimino è stato nominato nuovo responsabile sezionale di Piazza Armerina dell'Associazione nazionale venditori ambulanti Confesercenti. Ritorna nella sua organizzazione d’origine Salvatore Cimino per ricoprire la carica che aveva già ricoperto in passato. “Dopo diverse riunioni e con il felice supporto dei vertici Prov.li di Confesercenti e Anva si riprende un rapporto lasciato in sospeso due anni fa. Sono contento di essere tornato a far parte di un’organizzazione gloriosa come la Confesercenti. Spero di non deludere i miei colleghi a cominciare dalla battaglia che la nostra organizzazione ha sposato per far ritornare il mercato settimanale in piazza Falcone e Borsellino.”

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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