Oltre 1000 persone, tra cui circa 700 ragazzi dei grest, sono confluite da tutto il centro Sicilia a Barrafranca per partecipare alla manifestazione “Giustizia per Francesco” organizzata dalla diocesi piazzese guidata dal vescovo Michele Pennisi e dall’associazione Meter di don Fortunato di Noto. Presenti all’iniziativa il sindaco di Barrafranca Angelo Ferrigno, il deputato regionale Paolo Colianni, diversi sindaci dei comuni vicini insieme ai rappresentanti di tutte le forze dell’ordine. La manifestazione si è aperta con una marcia silenziosa in cui i bambini ed i ragazzi hanno sfilato per le vie della città tenendo in mano dei palloncini colorati con la scritta “Giustizia per Francesco” che sono stati lasciati volare nel cielo all’arrivo nella piazza centrale di Barrafranca. La manifestazione si è conclusa con la celebrazione della messa officiata da Monsignor Michele Pennisi e concelebrata da una decina di sacerdoti tra cui don Fortunato di Noto. Parole forti quelle dell’omelia del vescovo: “Non sta a noi pronunciarci sulle sentenze della magistratura che vanno rispettate. Non sta a noi emettere un giudizio penale. Dovranno essere gli inquirenti a riprendere le indagini con la collaborazione di tutti coloro, anche fra i presenti, che possono dare qualche utile indizio per accertare la verità e rendere giustizia. Sul desiderio di vendetta deve prevalere la ricerca della giustizia che deve tendere a riparare il male, ad impedire che simili atti criminosi si ripetano, a rieducare chi ha sbagliato. Chi lo ha assassinato – ha continuato il vescovo - anche se dovesse sfuggire alla giustizia umana, se non darà segni di vero pentimento e di riparazione del male fatto, non sfuggirà alla giustizia di Dio. Oggi voglio ripetere il grido accorato di Giovanni Paolo II ad Agrigento il 9 maggio 1993: “Dio ha detto una volta: "Non uccidere". Nel nome Cristo, mi rivolgo ai responsabili: convertitevi, un giorno arriverà il giudizio di Dio". Parole significative anche quelle di don Fortunato Di Noto che alla fine della manifestazione ha ricordato “come non sia possibile che ancora cammini per le strade un uomo che ha ucciso in modo efferato un bambino come Francesco”. Presente alla manifestazione anche la famiglia di Francesco con il padre, il fratello e la madre Anna Bonanno che ha detto: “Chi sa deve parlare e sono convinto che alcuni sanno ma per il loro atteggiamento omertoso non parlano”. Il sindaco barrese Angelo Ferrigno ha dichiarato la sua fiducia nella magistratura e nel suo commosso intervento ha detto “chi ha ucciso Francesco ha ucciso tutta la comunità barrese”
Leggi l'omelia del VESCOVO PENNISI
Carissimi ragazzi e ragazze,gentili autorità
Oggi siamo qui per chiedere giustizia per Francesco Ferreri, ucciso il 16 dicembre 2005.
Francesco , che ha avuto fame e sete della giustizia, nel Regno dei cieli ha ottenuto la giustizia di Dio , che coincide con la divina misericordia e la salvezza come pienezza dei beni eterni , un giustizia che supera quella degli scribi e dei farisei.