martedì 9 settembre 2008

Vitali si dimette dal gruppo consiliare del PD per la polemica con Grillo?

Pare che Vitali si voglia dimettere dal gruppo consiliare del PD. 
Non gradisce la presa di posizione di Pino Grillo che non vuole andare alla 5 commissione, ma alla 4° quella della solidarietà sociale.
Che liti però.... 
Siete un unico partito e non trovate spazio...
Cavolo, almeno litigate per cose più serie! Non per un posto in commissione...

Tudisco, Calascibetta, la Bit ed il turismo in provincia di Enna

Calascibetta. “Questa cittadina con la sua area archeologica è un vero capolavoro che la provincia deve valorizzare”. Sono le parole che Fabrizio Tudisco, neo assessore provinciale allo sport turismo e spettacolo, usa per parlare di Calascibetta e dei suoi dintorni. Ieri, l’assessore provinciale si è recato nella cittadina per una ricognizione dei della cittadino e per conoscere meglio i beni culturali della zona. Ad accompagnare Fabrizio Tudisco nel tuor c’erano l’assessore comunale, Francesca Reitano e lo storico locale Rosario Benvenuto. “Il centro storico, la necropoli di Realmente e l’insediamento bizantino del Canalotto sono un trittico storico-culturale di tutto rispetto attorno cui si può costruire un vero e proprio prodotto turistico che serve a Calascibetta ed all’intera provincia. Invece ad oggi – continua Fabrizio Tudisco – sono dei luoghi sconosciuti alla maggior parte dei turisti. Certamente la provincia e l’assessorato che guido metterà del suo per migliorare tutta l’area e sono certo che anche l’amministrazione locale saprà mettere a disposizione le proprie risorse”. Poi Fabrizio Tudisco mostra il proprio disappunto per l’incuria di alcune aree. “Manca la segnaletica, le strade sono  dissestate, le sterpaglie raggiungono livelli inauditi e le staccionate divelte fanno delle emergenze archeologiche di Calascibetta posti destinati solamente  al pascolo delle pecore. Assurdo – dice ancora l’assessore provinciale -  ed inconcepibile come  in tanti anni aree  così preziose siano alla mercè dell’incuria e del degrado.” L’assessore provinciale al turismo parla della possibile sinergia con l’amministrazione comunale di Calascibetta ”Innanzitutto  di concerto con l’amministrazione comunale, lavoreremo per realizzare una sede-museo, tra l’altro già individuata, dove esporre le reliquie  del duomo. Contemporaneamente – dice ancora Tudisco - organizzeremo un tour guidato nelle ore serali a Calascibetta  per fare apprezzare le sue caratteristiche logistiche, i suoi vicoli, la piazza del centro abitato. E  andremo a contattare gli organismi competenti per mettere a punto una strategia di difesa e valorizzazione  delle aree archeologiche, la cui storia risale anche al 9° secolo a.C. Sono convinto - prosegue Tudisco - che creando i presupposti necessari ed indispensabili al restyling  di luoghi  così degradati, il territorio ennese possa avere un vero rilancio turistico ed una visibilità degna di nota nei tours siciliani”. Il giusto risalto avrà Calascibetta anche nel padiglione della Bit, la Borsa Internazionale del Turismo che si svolge e Milano, a cui per la prima volta nel 2009 la provincia di Enna parteciperà con un proprio stand di circa 100 metri quadrati. “Andremo alla più grande fiera del turismo italiana, la Biti di Milano che si svolgerà a Febbraio, con un nostro padiglione in cui tutti i 21 comuni della provincia, compreso Calascibetta, avranno il loro spazio. La nostra provincia – dice Tudisco – ha 21 perle che sono le sue 21 città. Il mio compito – continua il neo assessore - è quello di inanellare con un filo sottile ma resistente queste perle per farle diventare una collana preziosa dove il tutto è più della somma delle singole parti. Oggi – conclude Tudisco – è fondamentale nel turismo fare sistema. Per questo occorre valorizzare ogni paese affinché la provincia di Enna possa competere con altri territori della Sicilia come quelli del siracusano”.

Agostino Sella

C'è un ripetitore sui tetti di Valguarnera.

di Carmelo Parrinelli.
Se c'è un paese che non dorme da qualche mese sonni tranquilli, questo è Valguarnera Caropepe, in provincia di Enna. Alla chiusura di un importante servizio poliambulatoriale, quale l'ortopedia, allo spostamento della sede della Guardia Medica in zona decentrata e insieme alla seria minaccia di soppressione del servizio 118, adesso si aggiunge qualcosa che, se sarà confermata, aprirebbe un altro scomodo scenario. Da un paio di anni a questa parte, il paese vive di un mormorio continuo, un vociferare attorno alle possibili cause di un fenomeno di incidenza tumorale del tutto anomala, che ha già creato allarme in tutti i centri della Provincia. Tra la teoria di chi pensa alla presenza di scorie radioattive presso Pasquasia, (del quale esistono anche dichiarazioni di un pentito di mafia) allo scarico delle stesse presso altri due impianti zolfiferi quali Floristella e Pasquasia, ormai in disuso. Si pensa anche all'Eternit e alla sua presenza ancora diffusa in parte sul territorio. Ma quel vociferare ha fatto strada; qualcuno dice che la Protezione Civile ha appurato la presenza di un impianto ripetitore di una nota azienda di telefonia mobile. Niente di nuovo per i valguarneresi, abituati a questa e ad altre voci di corridoio. Resta il fatto che nella zona ove alcuni giurano di aver visto l'antenna, si sono registrati strani fenomeni. Un'estate di due anni fa, un tecnico antennista mi confidò che presso la frequentatissima Via Garibaldi e la parallela via San Liborio, talune frequenze radiotelevisive avevano subìto un malfunzionamento tale da richiedere il ri-direzionamento delle antenne terrestri. L'apparecchio utilizzato da questi per la ricerca del segnale, aveva captato una forte gamma di frequenze che disturbavano la normale trasmissione dei programmi televisivi. Ma i più informati aggiungono altri aneddoti, atti a confermare la tesi che vuole la presenza sui tetti di un'abitazione privata, di un ripetitore molto potente. E così si racconta di un'anziana signora con pacemaker, affetta improvvisamente da mal di testa cronici. I medici a cui si rivolse la donna, furono pronti ad affermare le diagnosi più o meno conformi ai sintomi riscontrati, dalla depressione alla schizzofrenia per passare alle crisi nevrotiche. Solo più tardi pare che l'anziana signora, sentito il mormorio su quell'antenna, trasse le dovute considerazioni. E' per questo che all'ormai celeberrima raccolta firme pro-118, attuata sia su internet che presso i gazebo, nel centro valguarnerese un'altra petizione è stata attivata e ha già raccolto oltre 600 firme. Si cercherà di capire quanto veritiere siano le voci e le notizie trapelate, e se davvero la Protezione Civile ha appurato la presenza del ripetitore su quel palazzo. Detto questo, qualora si dovesse appurare l'esistenza di tale antenna, riscontrando vere e proprie anomalie, una notizia del genere farebbe piombare gli abitanti di Valguarnera in una condizione di impotenza, smarrimento e sfiducia verso chi, con qualsiasi mezzo, dovrebbe tutelare la salute dei cittadini. Sentimenti assolutamente condivisibili, perchè le antenne poste sulla BTS (Stazione Radio Base o acronimo di Base Transceiver Station) sono trasmettitori progettati per essere molto direttivi. Una cosa simile sta avvenendo al quartiere San Pietro della città di Enna, dove gli abitanti da qualche giorno protestano per l'instalalzione di un'antenna-ripetitore, ritenuta "penalizzante" per la loro salute. Ci si chiede se valga davvero la pena rischiare la propria indegrità fisica, e cedere alle offerte di questo o quest'altra compagnia telefonica, pronta a pagare anche 35mila euro l'anno per l'affitto di un tetto; come spesso si dice: "La salute non ha prezzo".

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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