mercoledì 10 settembre 2008
Casi di SLA. Sclerosi laterale amiotrofica. Malattia terribile.
Ancora su Pasquasia...
Ciao!
Si parla spesso che nella provincia di Enna il tasso di tumori è molto alto, alla fine tutto finisce nel dimenticatio mentre molte persone finiscono nelle bare...macrabo esempio lo so ma purtroppo è la dura realtà.
Ho preso un recento articolo che riguarda Pasquasia, in precedenza avevo letto nel tuo blog l'intervento su Floristella.
Benito Rausa
"L’Ora Siciliana", attraverso un’inchiesta fatta da Angelo Severino, che svela come nell’ex miniera vicino Enna, fin dal 1995, vi sarebbero depositate scorie di medio livello. Sul sito www.ennaonline.com si possono trovare ulteriori informazioni. Ma la cosa più preoccupante sarebbe che dal 2010 a Pasquasia finirebbero anche le famigerate HLW di terza categoria, ossia le scorie la cui radioattività decade nel corso di migliaia di anni.Inoltre, il giornalista Angelo Severino ipotizza addirittura un inaspettato incidente nucleare verificatosi probabilmente intorno al 1995 durante una fase sperimentale di laboratorio per verificare la reale consistenza del sottosuolo della miniera su eventuali dispersioni di radiazioni. Lo testimonierebbe la presenza di Cesio 137 nelle vicinanze di Pasquasia, riscontrata dall’Usl nel 1997 in concentrazione ben superiore alla norma. Se l’emissione nell’aria di questo radionuclide è normalmente provocata da disgrazie all’interno di centrali nucleari, perché a Pasquasia, che centrale nucleare non è?
Attraverso un’attenta cronistoria iniziata nel 1983, quando l’Enea "strizza l’occhio" a Pasquasia, Angelo Severino descrive un inquietante intreccio di fatti e di smentite, di omertà e di depistaggi, di menzogne volute e di ignorante confusione. Perché fu scelto proprio il sito ennese? Perché l’argilla o il salgemma sono le formazioni idonee per la sistemazione definitiva di scorie nucleari, comprese quelle ad altissima intensità. Se ci sono entrambe le formazioni, come a Pasquasia, è meglio perché si hanno non una ma due delle barriere naturali per garantire l’isolamento del deposito. Secondo quando afferma ancora "L’Ora Siciliana", ulteriori informazioni sul sito http://www.ennaonline.com/ , oltre al danno ci sarebbe anche la beffa perché se effettivamente nelle viscere di Pasquasia ci fossero le scorie, "dovremmo drammaticamente chiederci dove finisce la gran quantità di denaro erogato dall’Euratom come indennizzo per le vittime innocenti, morte di tumore, e come "affitto" per il deposito finale di rifiuti radioattivi a Pasquasia"
Presentazione del calendario libro “Le Icone del sud” a Gela ed a Piazza Armerina.
di Giuseppe Carà
Sabato prossimo alle ore 19,30 presso Il Museo Diocesano, piazza Duomo 1, di Piazza Armerina sarà presentato il calendario – libro 2009 dal Titolo “Maria Regina”: le icone dell’Italia del sud (secoli XII – XIV), curato dall’associazione “Russia Cristiana”. Il testo è stato stampato in lingua russa, tedesca e francese e italiano. Il volume che riporta anche le icone di Maria Santissima delle Vittorie di Piazza Armerina e della Madonna dell’Alemanna di Gela. Il testo di alta qualità con un’icona famosa per ogni pagina sarà presentato da monsignor Romano Scalfi, fondatore di Russia Cristiana e dalla dottoressa Giovanna Parravicini addetta alla Rappresentanza della Santa Sede nella Federazione Russa a Mosca.
Lo stesso testo sarà presentato domenica prossima nella chiesa Madre a Gela alle ore dieci e trenta e sarà preceduto dalla Divina Liturgia in rito slavo-bizantino presieduta da monsignor Romano Scalfi, con un coro che eseguirà canti in lingua russa e la presenza del vicario foraneo mons.Grazio Alabiso e del clero gelese.
L’iniziativa viene sponsorizzata dalla Diocesi armerina, dal Museo diocesano e dall’Istituto Superiore di Scienze religiose, rispettivamente rappresentati dal vescovo
“Il testo - calendario di grande valore artistico e religioso – afferma monsignor Michele Pennisi - ci vede coinvolti direttamente perché la nostra diocesi è stata attenzionata con due delle più prestigiose icone che sono quella della Madonna delle Vittoria di Piazza Armerina e quella Madonna dell’Alemanna di Gela; le icone del testo presentate sono tra le più preziose che si trovano nell’Italia meridionale. Per ogni icona viene presentata la sua storia e la sua valenza artistica.” Nella diocesi di Piazza Armerina la devozione alla Madonna ha un culto particolare ed in prevalenza è la patrona di quasi tutti comuni della diocesi: Piazza Armerina, Gela, Enna, Niscemi, Mazzarino, Riesi, Barrafranca, Pietraperzia”.
Giuseppe Carà
Centonze: "anche noi ci decurteremo le indennità del 30%"
Piazza Armerina. “Come il sindaco e la giunta anche noi ci impegniamo a destinare il 30% dei soldi delle indennità che ci spettano per la realizzazione di impianti sportivi per i bambini della città”. Sono le parole del presidente del consiglio comunale,
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