sabato 31 ottobre 2009

Incassi della villa. Calo drastico nel 2008. Da 1,5 milioni all'anno a 520 mila euro. Oltre 700 mila euro all'alto commissariato di Sgarbi in 4 anni.


Martedi alle 18 Tudisco convoca una assemblea degli operatori turistici

Martedì 3 novembre alle 18, presso l'hotel villa romana, Fabrizio Tudisco, assessore provinciale al turismo, ha convocato una assemblea degli operatori turistici per affrontare il problema della chiusura della villa romana del Casale nei giorni feriali.

Basilio Fioriglio. "Non possiamo accettare questa chiusura della villa. Se sarà il caso scenderemo in piazza"

Piazza Armerina. “Se è il caso scenderemo in piazza, ma non possiamo accettare passivamente la chiusura anche in primavera dei giorni feriale della villa romana del Casale”. Basilio Fioriglio, consigliere comunale della città dei mosaici, è rimasto piuttosto sorpreso della decisione presa nel tavolo tecnico palermitano sulla chiusura nei giorni feriali del sito patrimonio dell’umanità.
Consigliere, giorno 4 novembre ci sarà un consiglio comunale, che parlerà della villa romana. Di che cosa parlerete.
Parleremo della villa Romana e di questa decisione palermitana che non ha ne testa e ne coda. Chiudere la villa nei giorni feriali significa non fare lavorare i nostri alberghi e ristoranti. Nei giorni feriali arrivano tutti i gruppi, il grande pubblico, i turisti che fanno business, mentre la domenica arrivano solo le gite di famiglia. Il sindaco, l’altra sera è arrivato in consiglio facendo capire che la soluzione trovata fosse quella positiva, invece ritengo che sia negativa per l’economia della città. Spesso si parla della fine dei lavori ma non si discute della penalizzazione che i ritardi stanno portando alle aziende ed all’economia cittadina. Chi paga questi disservizi alle imprese danneggiante dal continuo cambiamento delle decisioni? Come possono, in questo stato di incertezza, programmare il loro futuro e le loro strategie imprenditoriali?
Ma cosa ha fatto lei ed il consiglio di concreto per la villa?
Ho presentato diverse interrogazioni. Nell’ultima del 17 settembre mi preoccupavo della fine dei lavori entro l’anno esprimendo forti dubbi. Se è il caso chiederò al presidente del consiglio di riunirci a Palermo nella sede dell’assessorato ai Beni Culturali. Vedo che tutti, dal direttore dei lavori all’assessore Leanza a Sgarbi, vogliono dare un’accelerata alla conclusione delle nuove opere. Che ben venga. Uniamo le forze ma evitiamo di fare solo parole ci vogliono i fatti.
Ma lei vuole che la villa non si chiude e i lavori si concludano presto. Non le sembrano incompatibili le due cose?
Ma no. Mi pare di capire che l’architetto Meli aveva proposto di chiudere la Villa solo fino al 28 febbraio ed aprirla da marzo in poi impregnandosi a finire il lavori entro novembre del 2009. Questa, forse, è la migliore soluzione. Poi si può lavorare nelle ore notturne come avviene in tutti i cantieri di mezza Europa. Non vedo perché non possiamo trovare una soluzione di questo tipo.
Come vi state preparando all’apertura della villa ed all’arrivo della Venere di Morgantina.
Se devo essere sincero fino ad oggi non si è fatto nulla. Il sindaco aveva detto di voler fare delle cose ma ancora non si è mosso. Credo che il consiglio comunale debba pungolare la fase di preparazione. Occorrono sponsor, occorre coinvolgere gli operatori locali. L’apertura della villa rimessa a nuova dovrà essere un grande evento. Dobbiamo organizzarci per non farci trovare impreparati. Dobbiamo annullare il detto “armiamoci e partite”. Tutti insieme, senza distinzione di colore politico, dobbiamo metterci al lavoro. Aspetto che il sindaco coinvolga il consiglio e gli operatori per mettere su un piano di rilancio turistico che abbia come punto di partenza la villa romana del casale restaurata ed il ritorno della Venere.
Agostino Sella

Nigrelli sulla villa

Piazza Armerina. Come sempre da quando si è parlato di lavori alla villa romana del Casale ad ogni decisione segue una polemica. Così è stato dopo la riunione operativa indetta dall’assessore regionale ai Beni culturali Leanza alla quale hanno partecipato l’alto commissario Vittorio Sgarbi, il soprintendente di Enna Beatrice Basile, il direttore della Villa Maria Costanza Lentini, il direttore dei lavori di restauro Guido Meli e il sindaco Carmelo Nigrelli. Il Presidente della Provincia, seppure invitato, non ha partecipato né ha mandato un delegato. La riunione era stata convocata perché Guido Meli aveva chiesto con lettera formale una chiusura totale della villa dal 2 novembre al 28 febbraio impegnandosi al tempo stesso a ultimare i lavori entro il 30 novembre 2010, due anni oltre la prima scadenza del 31 dicembre 2008.
Sindaco ma si rende conto che la chiusura nei giorni feriale in primavera significa tagliare fuori gran parte dei gruppi che vengono alla villa per le gite nei giorni infrasettimanali?
“Nel documento finale non è indicata una data di conclusione per questa modalità di gestione. Ciò vuol dire che, se sarà compatibile con la scadenza finale di novembre 2010 un’apertura più estesa, la si potrà decidere, così come si potrà decidere di lasciare aperta la villa nei giorni feriali e fare lavorare l’impresa nei festivi. Ciò, però, aumenterebbe i costi per via dello straordinario e non credo che ci siano somme a disposizione per questo. In ogni caso ribadisco che ogni scelta deve essere fatta tenendo fermo l’obiettivo della riapertura totale e definitiva entro novembre 2010.”
E se non dovesse essere possibile modificare il calendario che avete stabilito, chi aiuterà gli operatori?
“Credo che una loro rappresentanza potrà discutere con l’assessore regionale la possibilità di eventuali forme di ammortizzatori e sostegni temporanei. Saranno però gli stessi operatori, ricordo, a godere maggiormente delle nuove ondate di turisti se la Villa dovesse riaprire prima del ritorno della Venere. In caso contrario, saranno loro per primi a perdere il treno.”
Qual è stata la sua posizione, da piazzese e non da Sindaco, durante la riunione fatta a Palermo nella riunione operativa indetta dall’assessore regionale ai Beni culturali Leanza ?
“Le due cose non sono separate. Da piazzese e da sindaco ritengo che sia interesse della città che la Villa riapra al più presto e, in ogni caso, prima del rientro della Venere di Morgantina.
Dicendo questo credo di rappresentare anche o soprattutto gli interessi degli operatori del settore. Così come è nel loro interesse che, insieme all’alto commissario Sgarbi, abbiamo chiesto che, se possibile, non venisse chiusa la Villa. Così si è trovata la soluzione. Se poi gli operatori dovessero ritenere che la chiusura totale fino a marzo sia preferibile rispetto alla soluzione trovata, non hanno che da farlo presente all’assessore Leanza. L’importante è che la Villa riapra entro novembre totalmente restaurata.”
Se la Villa Romana non dovesse riaprire nei tempi previsti, quali azioni intende intraprendere a tutela dei commercianti e dei tanti turisti interessati a visitare il Sito?
“Non voglio neanche prendere in considerazione questa ipotesi. In gioco non è solo la faccia di Piazza Armerina, ma della Sicilia di fronte al mondo..”
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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