di Daria De Luca RinaldiniSecondo quanto afferma l'amministrazione comunale, lunedì 9 novembre partiranno le strisce blu a Piazza.
Nonostante le tantissime polemiche, sia dentro che fuori la maggioranza, l'amministrazione ha avuto il coraggio di condurre in porto questa iniziativa innovativa per la città.
Il primo anno sarà sperimentale.
Alla fine dei dodici mesi si potrà capire se tutto ha funzionato per il meglio o se si dovranno apportare correzioni.
Molti affermano che i parcheggi a pagamento servono al comune per fare cassa. Certamente le strisce blu porteranno denaro fresco e utile per le magre casse del Comune, ma siamo proprio certi che questo sia l'obiettivo principale?
In Europa i parcheggi a pagamento sono stati introdotti da vent'anni e adesso addirittura si sperimenta il ticket per entrare in alcune città: nel centro delle metropoli come a Londra o in tante città italiane , quelle
località assalite dai turisti così come, per esempio, Venezia, si paga addirittura per potere entrare a visitare la città.
Perchè allora dobbiamo avere paura a paragonarci a queste città?
Piazza Armrina ha tutti i numeri per potere diventare una città con alte attrattive turistiche, una città che acquisterà pari dignità, pari organizzazione e soprattutto pari attrativa per i turisti.
Quindi una città che potrà finalmente vivere anche sull'economia portata dal turismo.
Ma per realizzare tutto ciò dobbiamo, piano piano, accettare i cambiamenti: anche se diventa normale che ogni cambiamento crea inizialmente diffidenza, disafìgio, caos. questa è la storia dei tempi.
La storia ci insegna che i grandi sconvolgimenti ci trovano sempre impreparati.
L'idea del parcheggio a pagamento nasce prima di tutto per ridurre la congestione del traffico eliminando il cosiddetto traffico parassita, cioè quello di chi gira per cercare un parcheggio e quello provocato dall'uso
improprio dell'auto.
Per esempio prendere l'automobile per andare a comperare il giornale, le sigarette o a prendere il caffè a poche centinaia di metri da casa, genera spostamento inutile di automobili che verrà disincentivato dal parcheggio a pagamento.
Ma la immediata conseguenza è che si riduce sia l'inquinamento atmosferico, che quello acustico.
Un altro aspetto sul quale non si è riflettuto abbastanza è quello del turn-over di macchine.
Dove ci sono negozi solitamente le auto posteggiate sono quelle dei proprietari e dei commessi che restano ferme tutto il giorno.
Con i parcheggi a pagamento gli spazi saranno utilizzati dai clienti per il tempo strettamente necessario a fare acquisti. In questo modi si libereranno continuamente posti a disposizione di altri clienti.
A Roma, dove per una sentenza del TAR le strisce blu furono sospese, ma Legaambiente è intervenuta duramente per chiedere l'immediato ripristino delle strisce blu.
"Adesso,senza strisce blu, Roma sta diventando un nuovo far west dell’immobilità – ha dichiarato il presidente di Legambiente Lazio, Lorenzo Parlati - gli effetti sono già evidenti in questi giorni.
La regolazione della sosta è un tassello fondamentale delle politiche di limitazione del traffico privato: in città ogni giorno circolano oltre tre milioni di automobili, per dare regole certe i 95.000 posti auto tariffati vanno ripristinati al più presto, estendendo Ztl e corsie preferenziali”.
Gli incassi per il Comune, dunque, sono solo l'ultimo dei vantaggi e parlare di vantaggi anche in questo caso non è sbagliato perchè i soldi incassati serviranno per la manutenzione delle strade e della segnaletica e per migliorare la mobilità.
Magari per potenziare e rendere efficente il servizio dell'autobus urbano.
Impariamo a guardare lei innovazioni - che poi innovazioni non sono dato che le strisce blu in Europa esistono e funzionano da oltre 20 anni - non solo dal nostro personale punto di vista, non solo valutando dove io metterò la macchina avendo le strisce blu sotto casa, sotto l'ufficio o davanti la mia attività commerciale, ma avendo una visione globale della nostra Città.
Valutandone, nel complesso, i vantaggi che ne trarremo noi e la nostra città..
Desiderando di vivere in un paese all'avanguardia.
Piazza Armerina se lo può permettere.
ma noi cittadini dobbiamo essere pronti ad accogliere ogni novità non con sospetto e paura, ma con entusiasmo e voglia di verificare il reale vantaggio che ne possiamo trarre, noi e la nostra città.
niente è definitivo.
se aggiustamenti si dovranno fare fare, abbiamo unanno di tempo per osservare, valutare e civilmente apportare modifiche.
un pò di fiducia. un pò di voglia di andare avanti.
io ce l'ho.