martedì 31 agosto 2010

La Tac al Chiello non funziona

Piazza armerina. “Dal 13 agosto la TAC dell’ospedale chiello non funziona il dirigente finora non ha firmato un atto amminstativo per questioni burocratiche”. Questa volta a tuonare sulla gestione della sanità è Riccardo Calamaio, consigliere comunale piazzese del PD che sollecita il manager dottor Renato Baldari a risolvere urgentemente il problema della Tac ferma ormai al Chiello dal 13 Agosto. Dice Calamaio: “i manager nominati dalla politica, secondo logiche gestionali sconosciute, hanno l’arduo compito di fare azienda con la salute dei cittadini. E, per guardare in casa nostra, l’ospedale Chiello si ritrova, oltre a perdere (almeno per ora) il reparto di cardiologia, a fare i conti con una quotidianità di carenze strutturali che il manager dott. Baldari deve gestire con efficienza ed efficacia, essendo questi i parametri che misurano le capacità gestionali dei manager di qualsiasi settore aziendale. E siccome i nodi prima o poi vengono al pettine, dal 13 agosto la TAC è fuori servizio. Può succedere che un’apparecchiatura complessa abbia un guasto, ma non è chiaro perché dopo oltre due settimane ancora non funziona. Si tratta di un disservizio che ha annullato le indagini già programmate, ma che impedisce di fare diagnosi a chi è ricoverato presso il Chiello, soprattutto con urgenza. I medici da canto loro, per rimediare all’inconveniente, fanno caricare i pazienti in ambulanza per effettuare l’esame presso la TAC dell’ospedale di Enna. Ma la cosa non è semplice, perché il paziente deve essere accompagnato anche dal medico, il quale a sua volta è costretto a lasciare il reparto oppure, se ci riesce, fa intervenire il collega reperibile. In sintesi per una TAC urgente bisogna attendere alcune ore. E il manager dott. Baldari cosa ha fatto finora? Nulla - dice ancora Riccardo Calamaio - Attende chissà quali indicazioni tecniche per firmare un’atto amministrativo per acquistare il pezzo di ricambio con rispettivo montaggio da parte di personale specializzato. E l’efficienza e l’efficacia cui è stato chiamato, dov’è? Che indici di affidabilità egli stesso può attribuire? E già, l’affidabilità di un sistema dipende esclusivamente dalla capacità di saper gestire le emergenze, da quante volte si riesce a dare un servizio di qualità nell’unità di tempo ed a costi contenuti. In pratica la capacità di ridurre al minimo i disservizi. E che dire - conclude Calamaio - di un ascensore destinato ai visitatori e non solo, fuori servizio dal 25 agosto? Solitamente in un condominio è riparato nelle 24 ore. Invece al Chiello bisogna attendere giorni. Chi vuole gestire, deve imparare ad avere cuore, a sentire proprio il problema, soprattutto quando si tratta della salute pubblica. I manager non possono e non devono arrotolarsi nella burocrazia delle carte, la vita delle persone non può essere subordinata alle loro paure amministrative”.

Agostino Sella

Interviene la Protezione civile in via Mendozza "Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per risolvere il problema"

Interviene la Protezione civile dopo la protesta dei cittadini di via Mendozza, sita nel centro storico della città, a due passi dalla storica piazza Garibaldi, che chiedevano non solo la derattizzazione e disinfestazione della via, visto la presenza di numerosi topi segnalati negli ultimi giorni, ma anche la messa in sicurezza di una casa abbandonata all’altezza del numero civico 12 della via Mendozza ricettacolo di grossi roditori. “Relazionerò sullo stato della casa abbandonata” ci ha dichiarato il facente funzione della Protezione civile Mauro Mirci che si è recato sul posto “chiaramente una casa abbandonata da molti anni, notoriamente, è ricettacolo per topi – commenta il dott. Mirci - e per accertare la mia ipotesi chiederò all’ufficiale sanitario di intervenire insieme ai nostri tecnici per confermare i problemi igienico ambientali che nascono da questa struttura abbandonata.” Il facente funzioni Mauro Mirci chiarisce anche l’iniziativa successiva che porrà in essere il suo ufficio con l’obiettivo di porre fine al disagio denunciato, nei giorni scorsi, dai residenti della via Mendozza “Nella mia relazione inviterò l’amministrazione comunale a sollecitare la proprietaria dell’immobile a mettere in sicurezza la struttura. Iniziando a murare le finestre e adoperandosi per fare costruire un tetto che possa chiudere la parte superiore dell’immobile abbandonato.” L’allarme roditori era stato lanciato attraverso una lettera aperta formata dai residenti della zona che denunciavano la presenza di grossi topi “Da tre mesi che viviamo una situazione tragica. Siamo costretti a convivere con topi di grosse dimensione che visitano anche le nostre case con tutti i disagi che ne derivano” scrivevano i firmatari della nota “Ciò che chiediamo è una sensibilità più alta verso questi fenomeni che da un paio di anni stanno allarmando numerose famiglie che ancora preferiscono vivere all’interno del meraviglioso centro storico della città.”
“Faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità e competenze con l’obiettivo di garantire la salute e la sicurezza dei nostri concittadini” ha assicurato il responsabile della Protezione civile Mauro Mirci “si tratta di una situazione complessa poiché di mezzo c’è una casa che risulta appartenere ad una legittima proprietaria che sarà ulteriormente sollecitata ad intervenire.”

Approvato dalla giunta Nigrelli il regolamento sul bonus bebè voluta dal capogruppo del Pdl Carmelo Gagliano

Su proposta del consigliere comunale del Pdl Carmelo Gagliano la giunta Nigrelli ha approvato il regolamento per la disciplina del bonus bebè. Ora l’atto sarà inviato al consiglio comunale per l’approvazione definitiva. La proposta del capogruppo del Pdl Carmelo Gagliano era venuta in sede di approvazione del bilancio quando il consigliere di opposizione propose un emendamento che autorizzasse l’iscrizione, nel bilancio di previsione, di una somma iniziale di 50 mila euro poi portata a 20 mila euro da destinare alle mamme piazzesi. In quell’occasione il capogruppo del Pdl presentò una bozza di regolamento che è stata condivisa dalla giunta di governo del centro sinistra. “Ritengo che l’approvazione del bilancio sia stato uno degli atti più importanti cui è chiamato il consiglio comunale di una città. Attraverso il bilancio che l’attività di un consigliere comunale può essere giudicata, in termini politici, dai cittadini. Quale migliore occasione per fare gli interessi della città ed incidere in misura concreta con delle proposte che tutelino la comunità dei cittadini piazzesi? Ho proposto, con tali obiettivi, l’istituzione di un capitolo di bilancio, inizialmente di 50 mila euro poi portati a 20 mila con l’obiettivo di riservare una quota di 300 euro ad ogni bambino nato presso il reparto di ostetricia dell’ospedale Chiello. L’obiettivo è quello di salvare il nostro ospedale e incrementare le nascite nella nostra città. Il bonus bebè – continua il consigliere Gagliano – spetterà alle mamme residenti nel comune di Piazza Armerina e non ci saranno limitazioni dettate dal reddito familiare. Le 300 euro di buono dovranno essere spese nella nostra città.” Il regolamento si compone di otto articoli come spiega il capogruppo del Pdl Gagliano “Si tratta di un regolamento di pochi ma chiari articoli che cercherà di venire incontro alle tante esigenze delle neo mamme con una bonus spesa di trecento euro per l’acquisto di beni destinati ai nuovi nati presso attività commerciali, farmacie, sanitarie, con sede a Piazza Armerina” commenta il capogruppo del Pdl Gagliano. La domanda dovrà essere indirizzata al Comune di Piazza Armerina, assessorato alle politiche sociali, entro 30 giorni dalla data del parto.

Il 31 agosto Lumia a Piazza

Io ho a cuore l'interesse dell'Italia ma la visita del dittatore Gheddafi è una pagliacciata.

"Onore al leader della rivoluzione Muammar Gheffafi".
Quando ieri stasera ho sentito queste parole dette dal capo del reggimento dei Carabinieri mi sono vegognato di essere italiano.
Siamo alla frutta. Non è possibile assistere a questo teatrino tutto italiano. Non è possibile accogliere un dittatore come un rivoluzionario.
A questa continua prostrazione nei confronti del dittatore libico ci hanno abituato tutti, prima amato da Dalema, poi da Prodi ed adesso da Berlusconi.
Ma con Silvio adesso abbiamo toccato il fondo.
Le modalità dell'accoglienza di questi giorni sono ridicole.
Trecento hostess (a pagamento) a cui il dittatore parla di Maometto e della libertà della donna in Libia. Le incontra, gli parla e forse altro.
Le donne ministre italiane in silenzio. Mara Carfagna, Stefania Prestigiacomo, Giorgia Meloni e Mariastella Gelmini improvvisamente diventano delle oche che non hanno il coraggio di alzare la testa.
Gheddafi viene, ci prende a parolacce. Ci minaccia e chiede 5 miliardi di euro per bloccare le i flussi di immigrati. Noi lo accogliamo con cene faraoniche, e le truppe in parata ad onorare il dittatore.
E tutti noi come i cretiti ad ascoltare i telegiornali Emilio Fede e Minzolini
Sembra di essere tornati ai tempi di Mussolini e dei rapporti tra gli italiani e gli abissini.
Mi viene in mente uno degli ultimi libri di Cammilleri. "Il nipote di Negus".
Che pena Italia...
Arai

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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