domenica 4 aprile 2010

Pace a tutti voi.

Che il Cristo risorto infonda pace nei vostri cuori.
Agostino e Guglielmo.

Il messaggio pasquale del Vescovo.

Piazza Armerina. “Quando non si crede in Dio si è disposti a bere tutte le bufale”. Questa frase, semplice ma profonda, fa parte del messaggio pasquale 2010 che il vescovo della diocesi piazzese, Michele Pennisi, ha emanato per tutti i fedeli della diocesi. Dice il pastore “Alcuni giorni fa sono stato invitato in una scuola per rispondere alla questione che incuriosiva molti studenti influenzati da qualche recente film:”il mondo finirà nel 2012?” Ho risposto che quando non si crede in Dio si è disposti a bere tutte le bufale. Uno studente mi ha posto a bruciapelo una domanda che gli rodeva dentro:” cosa c’è dopo la morte?”. Si tratta di un problema legittimo e inevitabile che molti hanno paura di affrontare. Possiamo censurarlo e scacciarlo come un pensiero molesto ma esso riaffiora sempre e dalla risposta ad esso dipende il senso che diamo alla nostra vita. Onestamente mi sembra difficile con la sola ragione umana dare una risposta certa ed esaustiva che non si limiti a delle ipotesi probabili. Ma c’è qualcuno che è tornato vivo dall’oltretomba? Noi cristiani a Pasqua – continua Pennisi - siamo custodi di un gigantesco segreto. C’è una sola persona che ha attraversato il tunnel buio della morte e che, risorgendo dai morti, è venuto a dirci che la morte è stata vinta. La resurrezione di Cristo risorto non è uno svegliarsi da un coma profondo e un ritorno provvisorio, ma l’inizio di una nuova dimensione della realtà che si apre ad vita profondamente nuova e getta una luce nuova non solo sulla figura di Gesù di Nazareth ma anche sulla nostra vita. La risurrezione di Cristo – dice ancora il vescovo Michele Pennisi - segna la sua vittoria sulla morte. Questa certezza è all’origine della speranza cristiana. San Paolo afferma “Se i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto ,vana è la vostra fede” (1Cor 15,17). E il filosofo Ludwig Wittgenstein afferma: ”Se non è risorto si è putrefatto nella tomba come ogni uomo. Allora è morto e putrefatto. Allora è un maestro, come qualsiasi altro, e non può essere d’aiuto; e noi siamo di nuovo in esilio, soli. E possiamo accontentarci della sapienza e della speculazione. Siamo per così dire un inferno dove possiamo soltanto sognare, separati dal cielo come da un soffitto. Ma se devo essere veramente redento allora ho bisogno di certezza non di sapienza, sogni, speculazione e questa certezza è la fede. Forse si può dire:soltanto l’amore che redime crede anche alla resurrezione; persevera nel credere anche in essa”. La certezza della vittoria sulla morte è proclamata anche per noi oggi dalla liturgia pasquale: ”Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa”. Se si tratta di una bufala noi cristiani siamo degli impostori , ma se si tratta di un mistero reale allora ha senso scambiarci gli auguri di Buona Pasqua.”
Agostino Sella

La processione del venerdì santo. Un popolo in preghiera.

Piazza Armerina. Era da tempo che nella città dei mosaici non si vedeva una processione del venerdì santo così: lamenti, canti, il popolo che pregava insieme al vescovo. Un corteo in preghiera che ha percorso il classico tragitto della processione più importante delle festività religiose cristiane. Una vera e propria preghiera collettiva che ha coinvolto non solo chi ha accompagnato la processione ma anche che si trovava ai margini delle strade. Un corteo ricco di segni della cristianità. Alle 19 tutto è partito con il rito della “intronizzazione”. Il signor Cosenza, al grido di “W Gesù” ripreso dalla folla presente nella chiesa del Crocifisso, ha prelevato il Cristo in croce dall’altare per passarlo alle mani dei portatori che lo hanno collocato sulla bara. Dopo è cominciato comincia a snodarsi il corteo religioso aperto dalla confraternita del SS. Crocifisso seguito dall’associazione Soleluna. Subito dietro, Gesù Crocifisso, portato a spalla dai portatori che man mano raccolgono le lenzuola bianche donate dai fedeli piazzesi e li sistemano attorno il Crocifisso. Poi, a seguire, l’Addolorata, sorretta da una trentina di portatrici che a spalla hanno accompagnato la Madonna piangente dietro il Cristo Crocifisso per tutto il lungo percorso tra le vie cittadine. Le donne erano tutte vestite di nero. Ragazze, mamme, nonne, che insieme hanno accompagnato tutta la processione cantando e recitando le preghiere. Dietro la Madonna infine, l’urna con Gesù deposto dalla croce, portato a spalla da giovani adolescenti anch’essi in preghiera durante tutto il percorso della processione. Straordinaria la presenza dei “lamenta tori” che i vernacolo piazzese hanno ricordato Gesù Crocifisso e la Madonna addolorata Un corteo contraddistinto dalla compostezza dei partecipanti che ha evitato – come spesso avviene nelle processioni – che un rito cristiano si trasformi in un rito semi pagano. Merito soprattutto della comunità del Santissimo Crocifisso guidata dal diacono Mario Zuccarello e da don Miroslaw Janiak che hanno guidato tutto il processo di preparazione già a partire dal mercoledì delle ceneri coinvolgendo tutti i gruppi interessati. Ha detto il diacono Mario Zuccarello “Sin dall’inizio di questo terzo millennio la Comunità del SS. Crocifisso, ritrovando l’unità della missione nella diversità dei carismi, attraverso tutte le associazioni che vi operano vive il tempo della Quaresima come tempo privilegiato di rinnovamento e di rinvigorimento spirituale. Il cammino della Quaresima parte dal Mercoledì delle Ceneri per arrivare al fuoco che arde nel buio della Veglia Pasquale. La Comunità soprattutto in questi ultimi anni sta riscoprendo che “da soli” non si è capaci di far rinascere il fuoco dalla cenere, ma fondendo i carismi di tutti i membri per il bene comune, si testimonia di lasciarsi trasformare dall’amore, dalla bontà e dalla misericordia di Dio”.

Agostino Sella

Effettuati due arresti dai Carabinieri di Barrafranca

Continua l'attività investigativa dei Carabinieri al comando del capitano Michele Cannizzaro. I Carabinieri del Comando Stazione di Barrafranca al Comando del Luogotenente GIORDANO Epifanio durante una serie di servizi straordinari di controllo del territorio hanno tratto in arresto due persone e denunciato una terza .
E’ stato arrestato SPECIOSO Salvatore, di anni 38. Lo stesso era destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna per scontare una condanna ad anni uno e mesi quattro di reclusione per una vicenda di minacce aggravate di qualche anno fa. Lo SPECIOS, rintracciato nelle prime ore dell’alba presso la sua abitazione, è stato successivamente condotto preso la Casa Circondariale di Enna.
Nella giornata di ieri è stato invece arrestato il pregiudicato e sorvegliato speciale TUMMINO Salvatore di anni 33.
Durante una perquisizione effettuata presso la sua abitazione gli uomini della Stazione di Barrafranca è stato trovato in possesso di una pianta di canapa indiana con numerose ramificazioni. Proseguendo la perquisizione, nello scantinato dell’abitazione è stato trovato un ciclomotore marca Aprilia praticamente nuovo che ad un immediato controllo è risultato essere stato rubato circa un anno fa presso un rivenditore di Barrafranca. In quell’occasione furono trafugati due ciclomotori nuovi di cui il primo era stato già recuperato, sempre dai Carabinieri di Barrafranca nel mese di agosto 2009 con alla guida sempre IL TUMMINO Salvatore che in quella circostanza fu denunciato in stato di libertà. Il meticoloso controllo dell’abitazione ha consentito Il rinvenimento di altri due ciclomotori e di varia attrezzatura da autocarrozzieri ed una taglia siepe ritenuti di illecita provenienza che sono stati sequestrati.
In presenza di tali elementi il TUMMINO veniva tratto in arresto per detenzione e coltivazione di sostanze stupefacenti, ricettazione aggravata e violazioni della sorveglianza speciale e condotto presso la Casa Circondariale di Enna . L’udienza di convalida è prevista all’interno del carcere nella stessa giornata di Pasqua. Sono in corso gli accertamenti per identificare i proprietari della refurtiva rinvenuta.
Nel corso di altre perquisizioni un’ altro barrese, D.D.L. di anni 54 è stato denunciato in stato di libertà Lo stesso è stato trovato in possesso di oltre 100 cartucce cal. 9 per pistola.
Numerosi posti di controllo ed altre perquisizioni domiciliari sono state eseguite con il controllo di molti soggetti sottoposti agli arresti domiciliari ed a altre misure di prevenzione.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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