giovedì 23 luglio 2009

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Francesco Galati, il pluridirigente a tutto campo tra piano di zona e villa romana

"Pericolo mafia per la chiesa". Monito del vescovo Pennisi

di Giacomo Galeazzi.
22/7/2009 - Monito del vescovo di Piazza Armerina, mons. Michele Pennisi, che richiama la Chiesa a un rinnovato impegno contro il «cancro della mafia»
"Pericolo mafia per la Chiesa"

Il vescovo anti-clan, Pennisi denuncia il rischio che la Chiesa chiuda gli occhi,che veda la mafia come «un male inevitabile», che si lasci andare a sentimenti «d'indifferenza e acquiescenza».


Secondo mons. Pennisi servono «soprattutto» «segnali forti per non dare dignità civile ai mafiosi».
Racconta ad esempio il presule che per questo motivo pochi giorni fa ha impedito i funerali solenni per un mafioso come richiesto invece dalla famiglia. «Per questo sono stato minacciato ma sono necessari gesti che dimostrino l’incompatibilità tra l’essere cristiani e l’esseremafiosi».


La società civile, tuttavia, secondo mons. Pennisi non è inerme. «Quest’anno - afferma - io ho partecipato a Palermo all’arrivo della nave della legalità e c’erano veramente moltissimi giovani». Inerme non lo è nemmeno lo stato perchè, rileva Pennisi, «la lotta alla mafia va fatta soprattutto con le leggi» e «sotto questo profilo bisogna riconoscere come fatto positivo l’inasprimento delle pene con il recente ddl sicurezza. Un segnaleforte nei confronti dei mafiosi».

Insomma, c’è il rischio che la Chiesa chiuda gliocchi, che veda la mafia come «un male inevitabile», che si lasci andare a sentimenti «d’indifferenza e acquiescenza».

È un vero e proprio richiamo alla vigilanza quello del vescovoantimafia di Piazza Armerina, mons. Michele Pennisi, che ha deciso di chiamarela Chiesa a un rinnovato impegno contro il «cancro della mafia». Un allarme lanciato proprio all’indomani del ricordo della strage di via D’Amelio nella qualeperse la vita il giudice Borsellino. Mons. Pennisi chiede l’attenzione di queisettori ecclesiastici nei quali «spesso» prevalgono «l’indifferenza e l’acquiescenza» verso il fenomeno mafioso vissuto come «male inevitabile».
Contro la mafia,ammonisce il vescovo da anni in prima linea contro il fenomeno,servono «segnali forti» dello Stato come il «positivo» recente inasprimento delle pene ai mafiosi previsto dal ddl sicurezza, e «un maggiore impegno nellosforzo di educazione alla legalità», fatto di «gesti concreti» da parte della Chiesa. «Una stagione di rinnovato impegno», sintetizza. All’indomani della commemorazione della strage di via D’amelio, «non c’è solo il giudice Borsellino da ricordare», afferma Pennisi, «ma anche le figure di altri uomini che hanno svolto un ruolo importante nella lottaalla mafia cercando piste nuove, come il giudice Rocco Chinnici (ucciso da un’autobomba il 4 agosto 1983, ndr)». «In particolare - aggiunge - io domani ricorderò la morte di Boris Giuliano nel trentesimo anniversario della sua scomparsa e magari in quest’occasione saranno presenti le autorità che sono mancate ieri a Palermo».

Perchè, pur non volendo esprimere giudizi sulla politica, il vescovo di Piazza Armerina ricorda che «la presenza delle istituzioni è importante» nella lotta alla mafia «affinchè diano, attraverso laloro partecipazione un segnale forte di volontà di contrasto alla criminalità mafiosa».

Da parte della Chiesa, «il lavoro da fare - spiega il vescovo antimafia - è coinvolgere tutta la società civile in un lavoro di educazione allalegalità per contrastare il fenomeno mafioso. A noi come religiosi - aggiunge -tocca l’opera educativa, nelle scuole, nelle parrocchie, nei campi estivi».
Tuttavia, osserva il vescovo, anche nella Chiesa «spesso c’è indifferenza e acquiescenza» verso il fenomeno mafioso «perchè si pensa che sia un male inevitabile. Invece - sottolinea - la mafia è un cancro che dobbiamo estirpare». Per questo esorta la Chiesa «a un impegno maggiore nella vita di tutti i giorni » che sia fatto «di gesti concreti». «L’impegno dei vescovi - aggiunge - c’è ma troppo spesso si esprime solo nei documenti. E i documenti ai mafiosi non fanno nè caldo nè freddo».

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· Comune di PIAZZA ARMERINA

Costitutito il comitato provinciale PGS. Massimo Parlascino PGS.

Piazza Armerina. Nasce il comitato provinciale delle PGS, polisportive giovanili salesiane, anche in provincia di Enna. Grazie alla presenza di 5 società sul territorio provinciale è stato possibile costituire il comitato territoriale. Fino ad oggi tutte le attività delle società dell’ennese erano state coordinate dal comitato di Caltanissetta. Adesso, pur continuando la collaborazione con in nisseni, il comitato ennese è autonomo ed ha eletto come presidente Massimo Parlascino (nella foto), giovane impegnato nel volontariato con il costante impegno nella chiesa del Crocifisso che ogni giorno accoglie tantissimi giovani provenienti dalle zone più disagiate della città. Dice il neo eletto presidente, sposato con Pierangela Zuccarello e padre di due bambini. “la Pgs è un Ente di Promozione Sportiva riconosciuta dal Coni ed Ente Nazionale a carattere assistenziale cosi’ come attestano i Decreti del Ministero dell’Interno. L'Associazione P.G.S. esprime nel mondo sportivo l'identità di una *associazione cristiana che propone un itinerarioeducativo*. L'Associazione P.G.S. esprime nel mondo sportivo un progetto educativo ispirato a S. Giovanni Bosco. Nascendo da una centenariaesperienza originale tra i giovani, la P.G.S. fa suoi il rispetto e l'accoglienza di tutte le genuine istanze della situazione giovanile che pone alla base della sua progettazione educativa. L'attività P.G.S. – continua Parlascino - privilegia il mondo giovanile, maschile e femminile, dal periodo dellaprima formazione alla giovinezza matura, pur non trascurando di esprimere le sue potenzialità anche nel settore degli adulti e degli anziani. Glisport più praticanti nella nostra Associazione sono il Calcio, Calcio a cinque, Basket, Volley, Tennis Tavolo, Ginnastica Artistica e Ritmica,Pattinaggio, Arti Marziali, Nuoto, Ciclismo, Atletica Leggera. I Campionati PGS sono divisi in tre grandi competizioni. Le *Pigiessiadi* che sono icampionati provinciali, che danno l’accesso alle prime classificate alle fasi interprovinciali e Regionali. La, Don Bosco Cup, è un campionatonazionale alla quale si accede dopo un torneo interprovinciale siciliano. E infine i *Giochi Internazionali della Gioventù Salesiana,* che ogni annovede la partecipazione di diverse squadre provenienti da diverse nazioni. Il torneo si svolge ogni anno in una diversa località europea.



"Per avere informazioni su affiliazione, tesseramento, e tanto altro ancora ,puo’ collegarsi al sito della PGS Sicilia http://www.pgsicilia.it/ oppure contattare il presidente provinciale via email massimoparlascino@gmail.com o telefonicamente 3474062357"

Ribilotta informa gli agricoltori

Si comunica a tutti gli agricoltori che con decreto del 13/05/2009 emanato dal Ministero delle Risorse Alimentari, Agricole e Forestali, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 151 del 02/07/2009, viene dichiarata l’esistenza del carattere eccezionale degli eventi calamitosi ai sensi della legge 102/04 art. 5 comma 2, lettere a), b), c), Venti sciroccali dal 16/06/07 al 26/06/07 .

Le domande dovranno essere presentate all’Ispettorato Provinciale Agricoltura di Enna in duplice copia, entro e non oltre il 17.08.2009 .

Per ulteriori informazione rivolgersi all’U.O.N. N. 146 dell’IPA di Enna.
L’ Assessore alle Attività Produttive

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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