domenica 18 ottobre 2009
Tre francesi criticano lo stato della chiesa di San Martino.
Piazza Armerina. “In Francia le chiese sono tenute molto meglio. Lo stato italiano dovrebbe investire di più per recuperare il suo patrimonio”. Tre turisti francesi sono rimasti sgomenti di fronte allo stato di conservazione della chiesa più antica della città dei mosaici, ossia la chiesa di San Martino. I tre parigini, sono professionisti francesi, appassionati d’arte che hanno passato tre giorni a scoprire i monumenti della cittadina piazzese. “Siamo rimasti straordinariamente colpiti dal patrimonio culturale piazzese – dice uno di loro in un italiano non perfetto – ma questa chiesa è veramente in condizioni penose. Il tetto ligneo rischia di crollare a causa dell’umidità e delle infiltrazioni che ci sono. Proprio perché è la prima chiesa della città dovrebbe essere tenuta in modo migliore”. Addirittura i tre francesi in visita alla chiesa hanno raccolto dal pavimento un piccolo pezzo di controsoffitto ligneo decorato caduto dal soffitto. Si tratta di un tetto a cassettoni dell’800, molto simile a quello della chiesa di San Pietro. La chiesa di San Martino ha un impianto originario che risale al XII secolo. E’ stata la prima chiesa costruita dentro le muro dagli uomini di Guglielmo il Malo. Il re normanno voleva rendere onore a San Martino di Tours che era il patrono delle sue milizie normanne. Allora era la chiesa madre di altre chiese che era l’attuale chiesa della Catena (anch’essa in condizioni statiche pericolanti) e la Santa Maria Maggiore, che è l’attuale Cattedrale. Poi, nel periodo rinascimentale, i gesuiti hanno buttato giù una parte della chiesa e l’hanno ricostruita. Della fabbrica originaria rimane solamente il muro perimetrale esterno che conserva una straordinario arco a sesto acuto, tipico dell’architettura gotica-normanna. Oggi la chiesa è gestita dalla comunità del Crocifisso guidata dal diacono Mario Zuccarello e da padre Don Miroslaw Janiak. Un gruppo molto attivo sotto il profilo pastorale che ha fatto rivivere il vecchio quartiere del Monte. Attualmente nella chiesa sono tenute le bare che servono alla processione del venerdì Santo. Attualmente la diocesi piazzese sta cercando di restaurare le sue chiese. Ma la regione, negli ultimi anni ha chiuso i rubinetti dei finanziamenti. Da circa tre anni non arrivano infatti quattrini da parte degli assessorati regionali destinati al recupero dei beni culturali ed ambientali. “Si attendono le nuove disposizione del governatore Raffaele Lombardo – ha detto un funzionario della regione – ha detto più volte che arriveranno i soldi per le chiese”.Agostino Sella
Piccicuto sulle frane nella 117 bis per Gela.
Piazza Armerina. “Occorre un intervento urgente in aiuto delle famiglie residente lungo la strada che portava a Gela. Le frane di questi giorni hanno isolato anche una coppia di anziani”. Ad intervenire sullo stato di degradi alcune strade della città dei mosaici è Ivan Picicuto, il giovane consigliere comunale che da qualche settimana ha aderito al progetto del Movimento per l’Autonomia guidato da Giuseppe Mattia. Dice il consigliere comunale “Essendo stato sollecitato dalle famiglie residenti lungo la 117 bis che porta a Gela, sono intervenuto con urgenza sollecitando la protezione civile piazzese. Le piogge degli ultimi giorni hanno causato l’isolamento di una coppia di anziani che sono rimasti a casa isolati ed impossibilitati ad uscire dalla propria abitazione a causa di una grossa frana che ha invaso il manto stradale bloccando i residenti. Addirittura – continua il consigliere di area MPA – si sono dovuti adoperare i vicini che armati di pala e piccone hanno tolto la fanghiglia per permettere ai due poveri anziani di uscire. Ho chiesto l’immediato intervento della protezione civile la quale è intervenuta con grande celerità facendo una relazione molto accurata. Dal sopralluogo dei tecnici – continua Piccicuto – si evince in maniera chiara che la vecchia strada che conduceva a Gela, ormai abitata da tanti concittadini versa in condizioni penose coperta costantemente da fango. Tutto questo rappresenta un grave pericolo per l’incolumità dei cittadini che ogni giorno percorrono quella strada per recarsi nelle loro abitazioni. Serve – continua Piccicuto – una regimentazione della acque piovane. Infatti le cunette che dovrebbero raccogliere l’acqua sono completamente piene di detriti e di erbacce che grazie all’acqua piovana hanno raggiunto altezze da arbusti. Quindi – conclude il consigliere comunale – serve un immediato intervento dell’amministrazione comunale in aiuto dei nostri concittadini che corrono il rischio di rimanere isolati dalla città. Che il sindaco e la sua giunta raschino il fondo del barile ed affrontino qualunque necessario sacrificio per risolvere i problemi dei quella povera gente”.Agostino Sella
L'UDC sulle strisce blu
Oggetto: Comunicato in merito alla distribuzione delle strisce blu.
L'UDC, nella persona del vice-coordinatore Epifanio Di Salvo chiede al Sindaco della città Armerina la logica utilizzata dalla Giunta nella destinazione delle aree interessate all’istituzione a parcheggio a pagamento. Abbiamo osservato come alcuni di questi parcheggi siano stati tracciati nelle zone del centro storico lì dove sono carenti i luoghi di sosta.
Ci chiediamo infatti come gli stessi residenti dovranno gestire la sosta delle loro autovetture in un quartiere storico in cui anche il pagamento del ticket giornaliero inciderebbe notevolmente sul bilancio familiare; e come dovranno
gestire i docenti e il personale scolastico (e non) che gravita attorno a questo nucleo, le zone di parcheggio suddette.
Vorremmo inoltre ricordare al sig. Sindaco che l’ordinanza del ministero dell’Interno n°65 del 1975 dispone il divieto di sosta e zona rimozione presso i siti a rischio attentati terroristici, tra questi vi è annoverata la Basilica Cattedrale, luogo in cui invece sono state istituite delle strisce blu e sono stati rimossi i divieti. Come si vigilerà sull’eventuale sicurezza del sito?
Pretendiamo che il regolamento venga discusso in seno al Consiglio comunale, luogo preposto al dibattito politico e simbolo rappresentativo della cittadinanza intera.
Vince in trasferta l'Armerina di Renzo Amore guadagnando il primato della classifica
L’Armerina/Mosaici di Renzo Amore con la rete messa a segno da Garattini espugna il campo della Siculiana imponendosi per uno a zero. Tre punti in trasferta che fanno morale, classifica e il primato in classifica con due vittorie. Dopo la netta vittoria di domenica scorsa per 4 a 1 contro il Riesi e le tre reti messe a segno dai fratelli Libro e una dal centrocampista Santanna l’Armerina espugna un difficile campo in una partita caratterizzato dalla pioggia per tutti i novanta minuti. Inizio scoppiettante per i ragazzi allenati da mister Angilella di Aidone. Due partire due vittorie. Cinque gol fatti e solo uno subito. L’Armerina vuol fare sul serio e riconquistare palcoscenici diversi. “Andiamo piano con le parole – esordisce Renzo Amore – abbiamo sofferto, ma alla fine abbiamo portato a casa tre punti da un campo difficile. Faccio i miei complimenti al mister Angilella e a tutta la squadra per l’impegno messo in campo da tutti i ragazzi” sorvola il presidente piazzese sugli obiettivi finali “Ripeto abbiamo una squadra giovane, vogliamo divertirci non pensiamo a nessun obiettivo ma ci concertiamo domenica dopo domenica sugli avversari che dobbiamo incontrare.” Già mercoledì l’Armerina tornerà in campo per la terza partita del campionato di calcio di seconda categoria come ci conferma Ivan Cancarè “Giocheremo mercoledì alle 15.30, tra le mure amiche contro il Real Pepilia di Delia piccola cittadina della provincia di Caltanisetta.” La squadra tornerà ad allenarsi fin da domani per preparare l’incontro infrasettimanale. Striscie Blu oggetto dei lavori nella conferenza dei capogruppi prevista per lunedì e allargata a tutti i consiglieri comunali
Sgarbi un paio di settimane fa aveva detto "Non vi è alcuna chiusura della Villa ROmana del Casale". Allora come la mettiamo?
Ragazzi, ve lo dice uno che gestisce una struttura turistica adiacente alla villa ROmaland ed un struttra ricettiva (Ostello del Borgo).
Così non si può andare avanti.
Uno dice una cosa. Dopo una settimana l'altro smentisce. Ma in che mani siamo? C'è una regia comune?
L'alto commissario che fa.
Chiedo aiuto.
E' impossibile impostare qualsiasi campagna di marketing.
Ci vogliono notizie certe.
Senza la villa si hanno meno della metà dei visitatori anche in città. Altro che turismo.
Il 2008 ed il 2009 sono stati devastanti.
Se il 2010 sara anche così viene voglia di chiudere mandare tutti a pescare.............
Meli chiede la chiusura della Villa Romana del Casale.
La Villa Romana del Casale chiude ai turisti per quattro mesi. Prevista la riapertura parziale nel marzo del 2010. La fine dei lavori è prevista per il novembre dello stesso anno. Sembra confermata la sensazione che in moti avevano avuto nei giorni scorsi. La conferma viene dalla nota inviata dall’architetto Guido Meli, progettista della nuova Villa, che chiede all’assessorato regionale ai Beni Culturali la chiusura al pubblico del sito archeologico per quattro mesi. Nella lettera, inviata anche al direttore del museo archeologico della Villa Romana Costanza Lentini e all’Alto Commissario Vittorio Sgarbi, l’architetto Meli spiega le ragioni della chiusura legata a esigenze della ditta che esegue i lavori. Si dovrà procedere, infatti, allo smontaggio delle passerelle e tali operazioni esigeranno l’uso delle gru e altre attività di cantiere che, a parere dei tecnici, sono incompatibili con le logiche di sicurezza per i turisti che visitano il sito patrimonio dell’umanità dal 1996. La domanda che si pone è cosa potrà essere visitato il 1 marzo al momento della riapertura? C’è chi assicura che si potrà tornare all’interno della Basilica, del Triclinium, famoso per le fatiche di Ercole, le meravigliose Terme ed altre stanze adiacenti. Il sindaco, Nigrelli chiede garanzie “Chiederò garanzie su cosa si potrà visitare il primo marzo”afferma il Primo Cittadino piazzese “con ogni probabilità il prossimo 28 ottobre – continua Nigrelli – potrebbe essere la data dell’incontro con l’architetto Meli e la Provincia di Enna in quella sede chiederò tutte le spiegazioni del caso.” Sarà l’assessorato regionale ai Beni Culturali a decidere sulla richiesta avanzata dal progettista e dalla dittà ma le prime voci che provengono da Palermo sembrerebbero confermare la richiesta di chiusura avanzata da Meli. La Villa era stata chiusa lo scorso anno, dal Novembre 2008 al Febbraio 2009. Allora molte le polemiche che ne seguirono specie dopo i ritardi accertati nel completamento della copertura dell’intera Villa Romana. La data di consegna dei lavori si è spostata, se tutto va nei tempi previsti, nel novembre del 2010 e non nella primavera dello stesso anno. Chi sono
Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.comTUTTI GLI ARTICOLI
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