giovedì 24 gennaio 2008

Roccaverde a tutto campo. Da Cuffaro al PD piazzese

In questi giorni, le notizie che stanno agitando il mondo politico italiano ( sentenza su Cuffaro, caso Mastella, il mancato intervento del Papa all’ Università di Roma, tanto per citare le più rilevanti, non dimenticando quello rilevantissimo dell’ immondizia napoletana), mi rimbombano nella mente in maniera molto fragorosa, tanto da mettere in sordina i piccoli problemi della nostra comunità cittadina. Mi riferisco non tanto al grave pericolo che riguarda la “ tenuta” del nostro Centro Storico ( che è simbolicamente l’emblema della decadenza complessiva della nostra Città), quanto piuttosto al dibattito in corso nel nascente PD sulla individuazione del nuovo segretario. Problema di cui stiamo discutendo anche oggi e che è strettamente correlato agli eventi più rilevanti sopra citati, poiché i dirigenti che andremo ad eleggere il 27 gennaio, avranno il compito di interpretare al meglio le istanze di rinnovamento, di pulizia morale che il nostro Paese reclama a gran voce dalla Politica.
Provo a delineare quindi in maniera sintetica, il profilo del nuovo segretario locale del PD, sapendo benissimo che quello che io vorrei non si sposa molto bene con le logiche di tanti di noi, un po’ avvezzi alle vecchie logiche e anche assuefatti alle cattive pratiche che vogliono l’elezione di questa figura come il risultato di un bilanciamento di forze tra le varie aree culturali, che sappiamo bene rappresentano più che altro, anche legittimamente, aree di potere. Peccato che i cittadini fuori dai palazzi della politica ( quelli che devono fare i conti con i magri stipendi e salari - quando ci sono- che l’insana politica di questi ultimi decenni somministra e con un sistema di servizi a dir poco indecente), non apprezzano questo modo di fare politica e non stimano assolutamente i politici abbarbicati alle loro ricche poltrone, costi quel che costi, senza pudore e vergogna.
Prendiamo, per esempio, il caso attualissimo dell’ on. Cuffaro che a dispetto di una pesantissima condanna a 5 anni e all’ interdizione dai pubblici uffici, rimangiandosi anche il reiterato impegno a dimettersi , in caso di condanna, ha deciso di restare al suo posto. A dispetto anche di tantissimi esponenti di forze politiche e sociali ( e non solo di opposizione al suo governo) che gli chiedono un atto di responsabilità verso i Siciliani.
Ciò che meraviglia e preoccupa, tuttavia, non è solo il comportamento di Cuffaro, ma anche le opinioni di gente del nostro Partito, come l’on. Crisafulli e il Presidente della provincia Salerno, riportate nel sito Web ViviEnna. it .
Riporto testualmente quelle di Crisafulli, omaggiato da tanti personaggi della sinistra, ma molto apprezzato anche a destra:
“Le sentenze dei giudici non si commentano.Il Presidente Cuffaro rimarrà in carica…Certo per lui sarà difficile operare… ma speriamo che ci riesca, con la sua grande vitalità, a concretizzare iniziative che possano fare crescere l’Isola”. Affermazioni incredibili sulla bocca di un politico di sinistra, considerato il leader della nostra Provincia ! Eppure, pensandoci bene, cosa ci si poteva aspettare da chi, come lui, è stato sorpreso a parlare, affabilmente, di politica e appalti con personaggi di spicco del nostro panorama mafioso, come sappiamo tutti e come riassume bene il giornalista Lirio Abbate nel suo recente libro “ I complici” nel capitolo dedicato a questa storia, da pag 141 a pag. 145 ?
Salerno, invece, meno brutalmente e più diplomaticamente, dice: “ Personalmente come amministratore locale, non mi auguro una crisi istituzionale della Regione…Sul piano umano, essendo stato escluso il favoreggiamento della mafia, credo che Cuffaro meriti la solidarietà di tutti per il modo sereno con cui ha affrontato il giudizio” Bravo anche il nostro Presidente. Ma, in fondo, sul piano dei rapporti tra etica-legalità-politica, cosa ci si poteva aspettare anche da lui che recentemente, nell’ editoriale della rivista della Provincia- numero di dicembre – (dopo avere magnificato i progressi della nostra provincia sul piano dello sviluppo sociale ed economico, essendo risalita di qualche punto dal fondo di ogni classifica), ha ricordato un titolo della cronaca di Caltanissetta che diceva” Dateci Crisafulli, vi diamo in cambio sette parlamentari”! Io sarei pronto a fare il cambio, dando magari gratis anche Salerno, sempre per continuare l’esilarante citazione del Presidente ! Ma, visto, che purtroppo ce li dovremo tenere non si sa per quanto tempo ancora, evitiamo almeno una loro clonazione, replicandoli a livello locale.
In fondo, il segretario del PD che vorrei, ma potrebbe starci bene, forse anche meglio, una segretaria, non dovrebbe somigliare ai personaggi sopra citati. E avere altre caratteristiche che ne facciano un riferimento credibile per tutta la cittadinanza. Per esempio:
Scaturire da un confronto democratico, trasparente tra le varie anime del partito, a livello locale, e non a tavolino, tra gruppi ristretti di dirigenti, con accordi poco chiari e il manuale Cencelli in mano;
Non aspettare, sui candidati individuati a livello locale, l’ approvazione preventiva da parte dei dirigenti provinciali, o peggio, tollerare eventuali veti;
No a candidati che pensassero di essere gli “ unti del Signore”, ma a persone umili e oneste intellettualmente, capaci anche di presentarsi agli altri, prima dell’assemblea conclusiva, con la loro faccia e loro idee;
Sì a candidati che sappiano dialogare con le varie componenti interne, con gli altri partiti e con la Città nelle sue varie espressioni.
Forse è un profilo utopistico quello che ho delineato, e incompleto sicuramente, ma sarebbe opportuno muoversi in questa direzione.
Saremo capaci di farlo ? Ancora lo spero.
Salvatore Roccaverde

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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