venerdì 5 febbraio 2010

Nuova riforma scolastica. Filippo Novello: "i giovani del sud avrenno sbarrate le porte dell'insegnamento".

La nuova scuola superiore: oggi la riforma modificata in CdmRoma, 4 feb. (Apcom) -
Oggi, dopo un lungo e discusso iter di pareri espressi dagli organi competenti, i tre schemi di regolamento della scuola secondaria superiore arriveranno in Consiglio dei ministri per la seconda e decisiva lettura: se l'esito della discussione è praticamente scontato molti dubbi rimangono sulla ricezione da parte del governo delle non poche richieste di modifiche espresse in successione: Cnpi, Conferenza Stato-Regioni, Consiglio di Stato e commissioni parlamentari. Tra le richieste dovrebbe comunque essere quasi sicuramente accolta quella relativa all'introduzione dei nuovi orari e programmi scolastici di licei, tecnici e professionali solo al primo anno di corso. E non, (come riportato nella bozza di prima lettura) nel biennio iniziale.

Meno certo invece, il destino dei dipartimenti e comitati scientifici, anche essi inseriti nel testo iniziale su cui le Commissioni Cultura di Camera e Senato hanno posto diverse perplessità: in particolare per la "minaccia che tali organismi operativi, all'interno dei quali opererebbero anche soggetti esterni alla scuola, attuerebbero nei confronti dell'autonomia e collegialità di ogni singolo istituto. Molte aspettative sulle modifiche richieste ci sono anche da parte delle associazioni che tutelano determinate categorie di docenti (chimici, informatici, geografi, giuridici e tanti altri), le quali si sentono minacciate dalla quasi sicura riduzione del proprio monto orario settimanale.

A tal proposito non sembrano esservi dubbi sul ridimensionamento del numero di ore di insegnamento impartite ogni settimana agli studenti, in particolare quelli frequentanti gli istituti professionali dove si passerà da 36 a 32 ore.

Sempre nei professionali, oltre che nei tecnici, è prevista una cospicua riduzione del numero di indirizzi di studio. Confermato, infine, il nuovo assetto dei licei che diventeranno sei con diverse novità all'interno di ognuno di essi.
Dice Filippo Novello.
NON è FINITA QUI, HANNO PRONTA LA PROPOSTA DI RIDURRE DA CINQUE A QUATTRO ANNI I PERCORSI
PER LORO : MENO ORE + MENO ANNI FA =QUALITA'

CONTINUATE A VOTARLI !!!!!!!!!!!!!!!!
PENSO AI TANTI RAGAZZI NEOLAUREATI DEL SUD CHE OLTRE A NON AVERE SBOCCHI PROFESSIONALI SI VEDRANNO SBARRATE ANCHE LE PORTE NELL'INSEGNAMENTO

Acqua rubata. Presadiretta. Il programma con Danilo Procaccianti. Domenica 7 febbraio

Acqua rubata
In onda domenica 7 febbraio 2010 alle 21.30 RAI TRE
di Domenico Iannacone, Danilo Procaccianti, Vincenzo Guerrizio e Riccardo Iacona

Il parlamento tre mesi fa ha accelerato il processo di privatizzazione della gestione dell’acqua e ha imposto agli enti locali di mettere questo servizio a gara. Da quel momento meta’ Italia e’ in fibrillazione . Regioni come la Lombardia, il Piemonte, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, l’Alto Adige e centinaia di comuni e province oggi gestiscono direttamente il servizio idrico e forniscono un ottimo servizio ai cittadini. Milioni di italiani rischiano di non poter godere piu’ di un servizio efficiente ad un prezzo equo.In alcune regioni e province alcune societa’ private hanno gia’ da anni mano libera per la gestione degli acquedotti e decine di comitati dei cittadini contestano dati alla mano la loro gestione.“Presadiretta” ha toccato alcuni punti dolenti :ad Agrigento, con le tariffe piu’ costose di Italia l’acqua arriva a singhiozzo appena qualche ora ogni settimana; ad Arezzo, le bollette sono molto salate (terze in Italia) e gli investimenti dell’azienda che distribuisce l’acqua sono sotto la media nazionale; ad Aprilia il consiglio di stato ha dato ragione al comitato dei cittadini e al movimento dei sindaci che si battono per riprendersi la gestione dell’acqua. E mentre in Italia si spinge sulla privatizzazione in Francia si sta andando nella direzione opposta: con ACQUARUBATA siamo andati a vedere perche’ il comune di Parigi ha deciso, a 25 anni dalla privatizzazione, di riprendersi la gestione dell’acqua.ACQUARUBATA affronta anche l’annosa questione delle “acque minerali” : un’acqua letteralmente “regalata”: le societa’ che producono e imbottigliano acqua minerale pagano alle regioni canoni ridicoli per l’utilizzo delle sorgenti. ACQUARUBATA e’ un viaggio nel mondo della “acqua pubblica” e della “acqua privata” che cerca di rispondere a questa domanda : e’ giusto e sensato che a decidere la gestione e l’utilizzo dell’acqua, un bene essenziale per la sopravvivenza, sia una societa’ che ha l’obbligo di guadagnarci sopra?

Raccolta sangue dell'Avis

Giorno 7 Febbraio 2010, in Piazza Generale Cascino, dalle ore 8:00 alle ore 12:00, verrà effettuata la raccolta di sangue presso l'Autoemoteca dell'Avis di Piazza Armerina.
La donazione di sangue è uno strumento
fondamentale per assicurare cure mediche sia in condizioni di emergenza ( incidenti e infortuni), che per garantire la normale funzionalità ospedaliera e chirurgica.
Ricordiamo inoltre che il sangue viene
considerato come farmaco SALVA VITA e l'unico produttore di suddetto farmaco rimane l'uomo.
Donare sangue significa fare del bene facendosi del bene...
Trammite la donazione, si è sottoposti ad uno screening medico totalmente gratuito, si ha la possibilità di usufruire dei vantaggi legislativi riguardo il giorno di ferie retribuito (legge 219/05), riceverai gratuitamente le analisi del sangue direttamente a casa tua, si ha diritto ad un buono omaggio per una pizza o dvd, riceverai il certificato per i crediti formativi scolastici ma soprattutto avrai salvato una vita.
Dopo aver effettuato un ciclo di
conferenze nelle scuole superiori di Piazza Armerina, l'Avis sarà presente con il proprio personale medico e mezzi, nelle scuole per la raccolta di sangue: 8 febbraio istituto industriale, 9 Febbraio istituto Magistrale ( solo pre donazioni), 10 Febbraio istituto Industriale.
DONARE SANGUE: UN GESTO SEMPLICEMENTE IMPORTANTE...

Altro comunicato dei lavoratori del CUP

A seguito del recente comunicato stampa, aggiorniamo la situazione a quanto segue: Gli operatori del CUP, sensibili alle esigenze della cittadinanza tutta ed in particolare delle fasce deboli che compongono l’utenza della sanità di questa provincia, in assemblea, hanno votato all’unanimità, la ripresa del servizio al fine di limitare al minimo il disagio. Pertanto il servizio verrà erogato come segue:apertura di tutti gli sportelli CUP della provincia (con esclusione di quelli ove è attivo solamente il centri prelievo), dalle ore 8.00 alle ore 10.30, a partire da giorno 05 Febbraio, inoltre rimane attivo il servizio di prenotazione tramite call center.
Rimane fermare la volontà di mantenere lo stato di agitazione attraverso assemblee sindacali presso la sede della Provincia di Enna, per monitorare le intenzioni dell’assessorato regionale alla sanità in ordine al mantenimento del loro posto di lavoro.
Assemblea dei lavoratori.

Da Agrigento una bella notizia. Finge l'aborto e da alla luce una bimba

Sola contro tutti. Contro l'uomo che l'ha messa incinta e che poi l'ha lasciata, forse perché sposato; contro i genitori che per vergogna volevano che abortisse; contro i pregiudizi. Così una ragazza di 25 anni ha deciso di portare avanti la gravidanza, fingendo di avere abortito, sfidando chi le stava accanto e dando alla luce, il 26 gennaio, nell'ospedale di Niscemi, una bimba. Lei è una studentessa di un paese della provincia di Agrigento , frequenta l'università di Palermo. Conosce un uomo e se ne innamora. A maggio del 2009 si rende conto di essere rimasta incinta; lo dice al suo compagno, lo rivela ai suoi genitori. Il consiglio, quasi un ordine, è univoco: abortire. Ma lei non è d'accordo. La sua coscienza di cattolica professante glielo impedisce. Prende tempo. E si convince sempre più di tenere il piccolo che porta in grembo. Ma se la gravidanza ha terrorizzato il compagno, scomparso dalla sua vita nel giro di pochi giorni, ci sono i genitori che insistono perché eviti a tutta la famiglia i giudizi feroci della gente del paese. La giovane si inventa un trucco: si procura una ferita e con il sangue in un panno si presenta alla madre dicendole di avere avuto un aborto spontaneo. Convince papà e mamma che deve andare a Palermo per motivi di studio ma anche per eventuali controlli ginecologici. Così parte. Ma non va a Palermo bensì a Niscemi, al centro di accoglienza "Don Pietro Bonilli", nella piazza dell'ospedale, dove l'aspettano le suore della sacra famiglia. Glielo hanno indicato le monache del suo paese, con le quali si era confidata e alle quali si era affidata come "ultima spiaggia". La ragazza viene accolta con affetto e porta a termine la gravidanza. Ai suo familiari parla di impegni di studi che la tengono lontana da casa. La scorsa settimana il parto, naturale, e la nascita della piccola. I genitori hanno capito e si sono recati a Niscemi, dalla figlia e dalla nipotina, che nel frattempo sono uscite dall'ospedale, per tornare a vivere nel centro don Bonilli. Dicono che i neo-nonni si sono mostrati felici. Ma al paese sono tornati da soli. Il pregiudizio è ancora più forte dell'amore. Il vescovo di Piazza Armerina, monsignor Michele Pennisi, ha detto che "la decisione della ragazza è stata una scelta eroica, coraggiosa, una scelta contro corrente. E' un segnale importante in una società dominata dalla cultura abortista". "Domenica si celebra la giornata per la vita - ha aggiunto il prelato - e quella di Miriam diventa una testimonianza significativa di amore per la vita". "Altri casi simili al suo, che noi seguiamo con discrezione - rivela monsignor Pennisi - si sono verificati a Mazzarino e a Gela". Poi lancia un appello "a quelle ragazze incinte che si trovano in difficoltà: rivolgetevi con fiducia alle suore di Niscemi, al Cav di Gela, che ha aiutato migliaia di mamme, o al centro per immigrate di Enna. Troverete sempre un aiuto generoso e solidale per voi e per le vostre creature".

Seby Arena dice: Comincia l'inizio della fine per il nostro ospedale.

Rivoluzione nella Sanità territoriale, Russo presenta in commissione
Ars i Presidi Territoriali di Assistenza (PTA)

Prendono forma i Pta (presidi territoriali di assistenza) che, secondo quanto previsto dalla legge regionale di riforma del sistema sanitario, avranno il compito di riqualificare i servizi territoriali. L'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, ha illustrato le linee guida alla commissione sanita' dell'Ars.
I PTA costituiranno il nuovo modello per l'erogazione dei servizi sanitari a livello territoriale: verranno organizzati in modo appropriato, efficace ed efficiente i percorsi assistenziali dei pazienti in relazione ai loro bisogni di salute, con particolare attenzione ai pazienti con patologie a lungo termine. Verra' data grande attenzione ai territori periferici, nei quali saranno mantenuti poliambulatori con le attivita' specialistiche essenziali, quali cardiologia, ginecologia, medicina e oculistica.
"L'istituzione dei Pta, insieme alla rimodulazione della rete ospedaliera - ha spiegato l'assessore Russo - e' la grande scommessa che abbiamo fatto con la riforma del sistema sanitario e consentira' di esaltare le grandi professionalita' presenti sul territorio regionale a cominciare dalla figura dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta che avranno un ruolo fondamentale. Stiamo promuovendo un modello piu' funzionale e piu' moderno, in linea con i sistemi sanitari piu'
evoluti. Ci vorra' qualche mese prima di poter constatare gli effetti positivi di questa rivoluzione assistenziale ma siamo sicuri che attraverso i Pta potremo fornire un'assistenza molto piu' completa e capillare ai cittadini e porteremo avanti il processo di deospedalizzazione che ha gia' prodotto un miglioramento degli indici di inappropriatezza".
Il Pta, che avra' diverse formule a seconda della sua allocazione sul territorio (cittadina o periferica), si caratterizzera' come punto unico di accesso per le cure territoriali, con all'interno il centro unico prenotazioni (Cup provinciale, collegato a quello regionale) e come punto di accesso alle cure domiciliari: prevedera' inoltre uno sportello dedicato al "paziente fragile" (diabete, scompenso cardiaco con disabilita'), con l'obiettivo di attivare circuiti assistenziali privilegiati in base alle diverse esigenze.
Nei Pta cittadini di maggiori dimensioni trovera' allocazione un "punto di primo intervento", la cui finalita' sara' quella di poter gestire urgenze di basso o medio livello, evitando di intasare i pronto soccorso per problemi minori.
Nei Pta periferici, piu' distanti dai grossi presidi ospedalieri, potra'
essere allocato un Pte (punto territoriale di emergenza), con apertura h. 24, collegato alla rete di emergenza - urgenza 118, in modo da poter trasferire rapidamente i pazienti che necessitano di ospedalizzazione e poter invece curare in loco le emergenza minori.
Tutte queste attivita' saranno strettamente collegate alla rete dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, dei medici della guardia medica (che saranno ivi allocate per garantire le h. 12
notturne): cio' permettera' una forte integrazione, attualmente piuttosto complessa, tra medici assistenziali e specialisti dei poliambulatori.
In questo disegno di riorganizzazione delle cure primarie del territorio si e' voluto dare priorita' ai pazienti cronici, che sono i piu'
problematici perche' necessitano di esami e controlli ciclici e che spesso sono costretti a girovagare tra piu' strutture senza alcun coordinamento. Sono tra l'altro i pazienti che si ricoverano piu'
frequentemente e che generano ingenti costi per il sistema sanitario, una buona parte dei quali legati alle disfunzioni organizzative. Per questi pazienti il piano prevede una gestione integrata tra i medici di medicina generale e gli specialisti e, per i pazienti piu' complessi, la realizzazione di una attivita' di "day service" territoriale con team specialistici multi professionali che effettueranno controlli periodici per evitare lo scompenso della malattia e i frequenti ricoveri.
La riorganizzazione prevede anche un'altra importante novita', la forte valorizzazione delle funzioni infermieristiche: sono infatti previsti ambulatori infermieristici nei Pta e una forte centralita'
dell'infermiere nella cura dei pazienti cronici.
Per assicurare il collegamento con i Pta, negli ospedali sara' prevista l'istituzione di un ufficio territoriale che sara' il riferimento per le "dimissioni protette" dei pazienti che hanno bisogno di assistenza domiciliare o residenziale e di "dimissioni facilitate" per tutti i pazienti cronici e per alcuni pazienti fragili come, ad esempio, i pazienti dimessi dopo un ictus.
Il piano ora dovra' essere modulato dalle singole direzioni regionali delle Asp che hanno gia' attivato fasi di studio e analisi dei dati.

Grottacalda Ferrara Ascensori

Partita spigolosa quella giocata a Messina contro il Basket School, molti errori e nervosismo gia' fin dal primo secondo di gara, poi fortunatamente tutto fila liscio. Utile il contributo in campo del piccolo Francesco Pecoraro che ha saputo reagire immediatamente in difesa contro avversari con esperienza superiore. Domenica si gioca in casa contro il Giarre alle 18,30. Nel girone di andata la Ferrara ha perso di 4 e la partita di domenica si presenta sempre come uno scontro diretto per il piazzamento nella classifica alta. " Spero che il pubblico venga a sostenerci anche stavolta", con piu' partecipazione emotiva ed incoraggiamento per i nostri ragazzi.
Si dovra' giocare per vincere la gara, certo non facile perche oramai chiunque gioca per entrate tra le prime otto ed il campo di Piazza Armerina non viene piu' visto come terra di conquista.

basket femminile

Giocata mercoledi la gara di C femminile Polisportiva Team 79/ Elge Caltanissetta.
Vinta la gara dalle nostre ragazze con tre punti di scarto, 48-45 il punteggio finale, una partita spigolosa ed a tratti anche cattiva. Riescono le ragazze ad ottenere pero' i due punti necessari a mantenere il primo posto in classifica. La societa' intanto avvia i corsi gratuiti per le ragazze che vanno dalla quinta elementare alla seconda media ed invita tutte le ragazze a contattare l'allenatore Maurizio Barravecchia ai numeri 0935/687029-3392733962 per tutte le informazioni necessarie. I corsi naturalmente sono gratis ed aperti non solo alle ragazze piazzesi ma anche a tutte le altre comunita' dei residenti a Piazza Armerina. Vorremmo che nascesse realmente un'integrazione reale tra piazzesi e cittadini di altre nazioni. Abbiamo oltre 500 famiglie di nazionalita' diversa dalla nostra, ma poche fanno attivita' sportiva e vorremmo coinvolgerle. Il progetto viene avviato anche all'aiuto dei sostenitori Mabitus di Valguarnera e Agip Cafe' di Marco Aronica.

Gli abitanti del villaggio Sammarco chiedono aiuto al consiglio comunale della città "Siamo lasciati a marcire nel degrado più assoluto"

Il ghetto di Piazza Armerina ha un nome: Villaggio Sammarco. Questo ormai è il messaggio che passa tra i cittadini che vi abitano. Nonostante le continue proteste fatte negli ultimi anni e nonostante le promesse e le parole di chi si è avvicendato alla guida della macchina amministrativa della città l’intera area sta li a vivere il peggior degrado che si possa immaginare. Ora i residenti del villaggio Sammarco fanno appello alle forze politiche locali di creare una delegazione e accertare le condizioni di vita cui sono costretti a vivere gli abitanti per denunciarlo in consiglio comunale e all’intera cittadinanza. “Ormai è il solito ritornello. Tutti sbandierano il loro impegno per il villaggio Sammarco ma si tratta solo di parole vuote e non accompagnate dai fatti – questo il primo commento di alcuni degli abitanti dell’area – qui siamo lasciati soli a marcire.” Le proteste si fanno ancora più forti mentre percorriamo le vie del Villaggio “L’unica risposta che ci è stata data dall’amministrazione e che sarà realizzato il parco giochi dei bambini. Per fare cosa? Per fare aggredire meglio i nostri bambini dai cani randagi che qui hanno ormai creato la loro casa tanto che gli ospiti del villaggio Sammarco siamo noi?” L’attenzione dei residenti si sposta poi sui palazzi “Gli intonachi non esistano più, le strutture sono cariche di umidità e i nostri garage sono pieni d’acqua a dimostrazione che le fogne non reggono più. Fino a quando dovrà perdurare questa situazione? A chi dobbiamo rivolgerci? Se si continua così resteranno sicure le nostre case?” Dai palazzi si notano fessure che fanno paura così come all’interno dei garage si respira un’aria putrida e con le prime piogge l’acqua sembra non incontrare difficoltà a depositarsi all’interno dei sotterranei Più ci addentriamo nel cuore del villaggio Sammarco più cresce il malcontento delle famiglie che vi abitano “La sporcizia regna sovrana ovunque – ci fa notare un’anziana signora – e vogliono creare il parco giochi? E ridicolo. Lor signori porterebbero i propri bambini in mezzo all’immondizia a giocare? E vergognoso che nessuno riesce a darci risposte concrete sulle problematiche che abbiamo denunciato da decenni. Ciò che sappiamo e di un fantomatico progetto di recupero dell’area che si trova in Regione. Ma che fine abbia fatto questo progetto appartiene al mistero della politica piazzese.”

Un cane tenta di aggredire una giovane donna nella centralissima Piazza Garibaldi

Salvata da un cane una giovane donna di 32 anni G.A. Solo grazie all’intervento di S.L.T. che si è potuto evitare il peggio. Ancora una volta al centro della cronaca episodi che vedono al centro dell’attenzione i cani randagi. E ancora una volta a perdere è la città che non riesce a darsi una struttura per ricevere uno degli animali più fedeli all’uomo con le ovvie conseguenze che a farne le spese per l’ennesima volta e questo meraviglioso animale. I fatti risalgono all’altro ieri sera quando la giovane donna, intorno alle 10 del mattino, usciva da uno studio medico sito nella centralissima via Vittorio Emanuele. La signora giunta nel cuore del centro storico della città, in piazza Garibaldi, veniva aggredita da un cane nero che è solito stazionare nella piazza centrale della città. “Sono stati momenti terribili – ci confessa la signora – pensavo che il cane volesse giocare poi ho capito che le sue intenzioni erano diverse. Per fortuna e grazie all’intervento di S.L.T. che ho evitato il peggio.” Il cane di cui parla la signora è noto a tutti nella centrale piazza Garibaldi. Sembra ormai essere parte integrante del centro storico della città. Viene accudito da alcuni titolari di esercizi commerciali, gli viene dato da mangiare ma a detta della signora non è il posto dove devono stare i cani “Guardi io amo gli animali ma questo non significa che i cani possono spadroneggiare in qualsiasi parte della città. Simili episodi non si verificano in un paese civile. Ogni cane deve avere un suo padrone e i cani randagi devono stare in apposite strutture. Ieri la fortuna è stata che si trovava quel signore in caso contrario come poteva finire? E se al mio posto ci fosse stato un bambino?"

Salvatore Cimino fa appello alle forze politiche locali di aderire alla protesta a favore della scuola media Capuana. Confermato il sit in.

Tranne novità dell’ultima ora, il corteo di alunni e genitori della Scuola Media Capuana, indetto per Lunedì giorno 8 febbraio è confermato, questo quanto dichiarato dal presidente del quartiere Monte Filippo Rausa (nella foto a sinistra) e da uno dei rappresentanti dei genitori Salvatore Cimino, (foto in basso) all’uscita dal Commissariato di Pubblica Sicurezza quest’oggi. “Abbiamo protocollato la nota con la quale abbiamo chiesto il permesso di percorrere le vie cittadine e stazionare davanti la sede scolastica chiusa di via Vittorio Emanuele e nell’Atrio Municipale, in attesa che una delegazione di genitori con i dirigenti scolastici incontrino il Sindaco” commenta Filippo Rausa a cui si aggiungono le dichiarazioni di Salvatore Cimino “La manifestazione vuole smuovere le coscienze ed attirare l’attenzione delle istituzioni provinciali, Prefettura e il Comando dei VV.FF; voglio fare appello a tutte le forze politiche della città a dare voce alla nostra protesta sostenendola nelle sedi opportune.” “Nulla di personale con il Sindaco” a tenuto a precisare Filippo Rausa che anzi ringrazia per non avere deviato fuori dal territorio del quartiere gli alunni della Media Capuana, “tuttavia le condizioni dello stabile dell’ex Pretura, i mancati interventi dell’Ufficio Tecnico Comunale, che a primo acchito, sembra remare contro la stessa Amministrazione Comunale, hanno compromesso una dignitosa permanenza in detti locali, che avrebbero potuto accompagnare gli alunni fino alla fine dell’anno scolastico, in attesa degli interventi nel plesso Trinità.”
Il messaggio che corre sulla bocca dei genitori è “la lentezza degli interventi, infatti se per sostituire la coperture di lucernai, da dove entra acqua, è trascorso un mese e ancora nulla è stato fatto, figuriamoci per gli interventi da eseguire a Trinità, si corre il rischio di avere per i prossimi anni gli alunni della Capuana girovaghi in altre strutture scolastiche cittadine, per l’eccesiva burocrazia di apparati che piuttosto che snellire le procedure, fanno a gare per incartarle, facendo venire meno le parole e gli impegni nel nostro caso del primo cittadino.In attesa che qualcosa si muova, poiché “Le vie del signore sono infinite", “Non ci resta che piangere”, dallo sconforto, parafrasando Massimo Troisi”.

Le bugie di Anna e Chiara stasera alle 19 in scena al teatro con la regia di Nuccia Maugeri e Antonio Venturino

In una società in così rapida evoluzione, nella quale la tecnologia si rinnova con frenesia offrendo mezzi e strumenti sempre più sofisticati, capaci di accorciare sensibilmente distanze e tempi, sembra paradossale dover constatare una sempre più crescente difficoltà di efficace comunicazione. L’uso non consapevole e non controllato di tutte le opportunità che il mondo attuale offre sta incrinando sempre di più le capacità relazionali tra i diversi individui.
Tale fenomeno, assai preoccupante, si acuisce in quelle situazioni di per sé instabili, cariche di tensioni e pulsioni difficili da comprendere e gestire. Nell’età giovanile, l’inevitabile confronto generazionale rischia di aggravare il problema rendendo spesso la comunicazione interpersonale tra genitori e figli alquanto difficile e talvolta soggetta a incomprensioni e fraintendimenti.
Il desiderio di rifarsi una vita, le apprensioni e le paure di una giovane madre e allo stesso tempo le richieste di libertà, le metamorfosi caratteriali, la volontà di “diventare grande” e conoscere il mondo di una figlia adolescente, sono i temi che il lavoro teatrale affronterà cercando di comprendere il perché dei silenzi che caratterizzano la vita di tanti figli e di tanti genitori.
Sulla scena momenti di vita familiare, problemi, atteggiamenti, segreti e paure nei quali lo spettatore potrà riconoscersi. La poltrona di un teatro sarà un nuovo punto di vista per “osservare” il problema, per conoscere gli altri e, forse, capire meglio se stessi.
Nuccia Maugeri e Antonio Venturino

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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