lunedì 7 giugno 2010
Video divertente
Se odiate i programmi tipo Paperissima questo è il video che non fa per voi: in meno di 4 minuti, infatti, vengono mostrati i 100 migliori video di Youtube...clicca qui..
A Piazza Armerina il 92% sono cattolici, il 30% di loro è praticante ma solo il 18% va a messa la domenica.
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Intervista a Massimo Introvigne
La messa è finita?
Pratica cattolica e minoranze religiose nella Sicilia centrale
di Alberto Maira
I dati della importantissima indagine del Centro Studi sulle Nuove Religioni (CESNUR), svoltasi nel territorio della diocesi di Piazza Armerina, sono oggi finalmente minuziosamente raccolti in un volume pubblicato da Salvatore Sciascia editore, analizzati e commentati da Massimo Introvigne e PierLuigi Zoccatelli, con una prefazione del vescovo mons. Michele Pennisi, ed un contributo di Augusto Gamuzza . Verranno presentati, alla presenza degli autori lunedì 7 giugno alle ore 17 presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università “Kore” di Enna. Abbiamo rivolto a Massimo Introvigne qualche domanda.
“La Messa è finita?” Perché questo titolo?
Il titolo è volutamente provocatorio. Anche se il libro tratta anche di altri temi, in particolare della presenza di minoranze religiose che nella Diocesi di Piazza Armerina è particolarmente rilevante (3,5%), il titolo si riferisce alla parte più innovativa della ricerca, che s’inserisce in un importante dibattito in corso nella sociologia delle religioni internazionale, quello sul cosidetto over-reporting.
Di che si tratta?
Leggiamo spesso sui giornali che la tal ricerca ci dice che il venti o il dieci per cento degli italiani o dei francesi va a Messa tutte le settimane. A chi legge i giornali non è chiaro che nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di un conto delle persone che dicono di andare a Messa, rispondendo a interviste. Già da molti anni si è sollevato il problema se queste persone dicano la verità e negli Stati Uniti e in Polonia sono state condotte indagini pluriennali, mettendo in luce il fenomeno dell’over-reporting, cioè il fatto che alcune delle persone che dicono di andare a Messa agli intervistatori di fatto non ci vanno. Queste indagini sono condotte rilevando minuziosamente le persone che entrano a tutte le Messe in un territorio in un week-end dato, sono complesse e costose e si espongono a critiche metodologiche com’è avvenuto anche per i pochi tentativi passati in Italia.
E a Piazza Armerina?
Senza entrare in dettagli molto tecnici, abbiamo tenuto conto delle critiche rivolte a indagini precedenti e abbiamo compiuto ogni sforzo sia per creare una metodologia credibile di interviste, sia soprattutto un conto dei partecipanti effettivi alle Messe nel week-end campione cui non sfuggissero neanche le più remote Messe semi-private. Abbiamo contato come partecipanti alle Messe perfino tutti i malati cui è stata portata la comunione a casa.
Risultati?
Il 33,6% dichiara nelle interviste una pratica religiosa settimanale, non solo cattolica. Togliendo il 3,5% di fedeli di altre religioni, i cattolici che dicono di andare a Messa tutte le settimane sono il 30,1%. Nella domenica tipo noi ne abbiamo contati presenti nelle chiese della diocesi il 18,3%.
Tanti bugiardi, dunque?
Assolutamente no. L’interpretazione dei risultati in termini di “verità” e “bugia” è quello che ha reso controverse le indagini condotte in passato sull’over-reporting. È un’interpretazione grossolana e fasulla. Chi dice di andare a Messa esprime già un’identità e un senso di appartenenza, anche se in quella data domenica non lo abbiamo visto in chiesa. Dobbiamo dunque parlare nella diocesi piuttosto di cerchi concentrici, ciascuno dei quali include i cerchi più piccoli. C’è dunque il “nucleo duro” del 18,3% di “dominicantes” che era in chiesa quella domenica – che tra l’altro non solo ha un tasso elevato di comunioni, ma dichiara anche di confessarsi abbastanza spesso –, seguito dalla cerchia dei praticanti dichiarati (30,1%), da quella di coloro che si dichiarano praticanti non regolari (51,4%) e infine dalla cerchia dei cattolici che si sentono tali, che pratichino o no (92,2%). Ridurre “i cattolici” di Piazza Armerina al 18,3% sarebbe dunque un abuso ben poco scientifico della nostra ricerca.
I portatori e le portatrici di Maria Ausiliatrice incontrano il vescovo.
Piazza Armerina. I giovani portatori e portatrici della Madonna hanno incontrato il vescovo della diocesi piazzese, Michele Pennisi, per rendere più solenne la processione di Maria Ausiliatrice. Per l’incontro i ragazzi hanno invitato il salesiano cooperatore Mario Zuccarello. Durante la riunione i giovani hanno proposto una serie di iniziative per fare in modo che la Chiesa possa avvicinarsi alle giovani generazioni. Il vescovo - dopo aver ascoltato la proposta dei giovani inerente non solo alla processione ma al coinvolgimento dell’intera pastorale giovanile della città ha detto “La fede di voi giovani non deve essere visibile solamente durante le processioni ma anche lungo tutto il corso dell’anno attraverso l’impegno nei centri come l’oratorio e la testimonianza cristiana nella vita quotidiana. Sono disposto a venire insieme a voi alla villetta e nei pub per dimostrare la vicinanza della chiesa piazzese alle vostre generazioni”. Il salesiano cooperatore Mario Zuccarello ha dato la propria disponibilità per far sentire forte la presenza salesiani a Piazza Armerina a valorizzare tutte le forze che dal 1902 ad oggi hanno operato con le figlie di Maria Ausiliatrice. Infine Zuccarello ha proposto di modificare tutto il percorso del pellegrinaggio mariano affinché si tenesse conto dei nuovi equilibri del territorio piazzese richiedendo una revisione del percorso della processione della statua della Madonna.
Agostino Sella
Incontro sindacale dei precari piazzesi
Oggetto:Comunicazione indizione assemblea sindacale.
La scrivente O.S., in nome, per conto e nell’interesse dei lavoratori precari del Comune di Piazza Armerina, indice per giorno 10 giugno 2010, presso i locali dell’Aula Consiliare, dalle ore 09.15 alle ore 11.15, un’assemblea di tutti i lavoratori precari del Comune ( n. 103 unità) per dibattere sulle problematiche attinenti alla mancata attivazione delle procedure di stabilizzazione e sulle eventuali forme di lotta da intraprendere per tutelare e difendere gli interessi della categoria.
Piazza Armerina, 06 giugno 2010
Il Coordinatore Provinciale COBAS
Bascetta Luigi
La scrivente O.S., in nome, per conto e nell’interesse dei lavoratori precari del Comune di Piazza Armerina, indice per giorno 10 giugno 2010, presso i locali dell’Aula Consiliare, dalle ore 09.15 alle ore 11.15, un’assemblea di tutti i lavoratori precari del Comune ( n. 103 unità) per dibattere sulle problematiche attinenti alla mancata attivazione delle procedure di stabilizzazione e sulle eventuali forme di lotta da intraprendere per tutelare e difendere gli interessi della categoria.
Piazza Armerina, 06 giugno 2010
Il Coordinatore Provinciale COBAS
Bascetta Luigi
Nigrelli. "Stabilizzeremo 12 precari"
Piazza Armerina. I precari rischiano, ma il comune di Piazza avvia la stabilizzazione a tempo indeterminato per i primi dodici. La notizia è resa nota dal sindaco che ieri insieme alla giunta comunale ha partecipato ieri alla manifestazione dei contrattisti degli enti locali in piazza Indipendenza a Palermo. Oltre settanta precari del comune di Piazza Armerina – giunti nel capoluogo con pullman messi a disposizione dal Comune - che hanno pretestato davanti alla Presidenza della Regione perché venga posto fine allo scandalo di venti anni di precariato. «Il ragioniere generale della Regione – ha spiegato al personale di Piazza Armerina il sindaco Nigrelli all’uscita dall’incontro tra un centinaio di primi cittadini e i dirigenti della regione – ha chiarito che il problema del patto di stabilità è relativo. La difficoltà più difficile da superare è quella del limite del costo del personale sulle spese correnti e del blocco delle assunzioni dall’1 gennaio 2011. Si tratta di un problema che gran parte delle amministrazioni locali aveva già chiaro – commenta il primo cittadino di Piazza - e proprio giovedì sera nella sala delle luci si era tenuta una riunione di sindaco, vicensidaco e assessori al bilancio e alle politiche sociali con il segretario generale del comune e i dirigenti del personale e della ragioneria per affrontare il problema delle stabilizzazioni. Il decreto anti crisi del ministro Tremonti stabilisce che il costo del personale non può superare il 40% delle spese correnti (finora era il 50%) e stabilisce che dal gennaio 2011 non si potranno più fare contratti neppure a tempo determinato se non utilizzando il 20% dei risparmi che derivano dalle riduzione dei costi del personale dell’anno precedente (pensioni, trasferimenti, decessi, ecc.). Con queste norme non c’è spazio per alcuna stabilizzazione. Da qui deve partire la negoziazione del presidente Lombardo con il governo nazionale.» Intanto la giunta nella stessa giornata del 4 giugno ha approvato la delibera con la quale si dà il via alla programmazione triennale del personale. Con essa si prevedono alcune decine di stabilizzazioni a tempo indeterminato dei precari. Addirittura 12 dipendenti di categoria B verranno stabilizzati a tempo indeterminato già nel corso delle prossime settimane. «E’ un segnale forte – dice il Sindaco – con il quale confermiamo, anche in un momento così difficile, l’impegno a combattere concretamente il precariato, come prevista dal programma elettorale. Sul percorso c’è il pieno accordo dei sindacati e siamo pronti, in base alle notizie che verranno da Roma e da Palermo, a modificare sia la dotazione organica che la programmazione triennale perché i quasi cento precari del nostro comune possano definitivamente abbandonare il mondo dell’incertezza lavorativa.»
Agostino Sella
Mattia. "Non potremo mai governare insieme a Nigrelli".
Riceviamo e pubblichiamo
COMUNICATO STAMPA COMMISSARIO MPA
Siamo lontani anni luce dalla politica di Carmelo Nigrelli, sia per quanto riguarda le scelte amministrative, sia sulla gestione della cosa pubblica.
Non condividiamo l’indirizzo politico-culturale del primo cittadino; non condividiamo la sua lontananza dai cittadini, con decisioni imposte alla comunità senza condividerle con le parti sociali interessate. Non condividiamo gli atti consumati dal Sindaco, che producono scarsa fiducia nelle istituzioni, poca trasparenza, avvisi di garanzia in diversi settori, denunciando possibili illeciti su PRG e verde pubblico. Non condividiamo le scelte sulla gestione dei rifiuti, dalle quali si evince la chiara volontà di procedere imperterrito e con arroganza sulla strada della vessazione della popolazione, in particolare le fasce più deboli, ignorando deliberatamente i contenziosi degli ultimi anni. Dichiaro ufficialmente, a tal proposito, che l’MPA non voterà il regolamento proposto da Nigrelli, che vorrebbe istituire la tariffa TIA 2005, impugnata dai cittadini e già dichiarata illegittima dagli organi competenti.
La responsabilità da tenere in Aula consiliare, nell’interesse della città, è altra cosa!
Se il Sindaco non ha più la maggioranza, l’unica soluzione accettabile è rimettere il mandato all’elettorato cittadino.
GIUSEPPE MATTIA
Trebastoni e Gagliano. Per il bene della città disposti a governare se il PD non ha i numeri.
Piazza Armerina. “In un momento difficile come questo siamo disponibili a discutere alla possibilità entrare nel governo della città qualora il PD non avesse i numeri per governare”. Lo dicono all’unisono Carmelo Gagliano e Michelangelo Trabestoni entrambi capigruppo rispettivamente del Popolo delle Libertà e del movimento per l’autonomia di Raffaele Lombardo. La dichiarazione dei due leader politici è avvenuto a margine del consiglio comunale dell’altro ieri dove il civico consesso della città dei mosaici ha approvato i primi 6 articoli del regolamento per l’approvazione della TIA, la tariffa che definisce la tassa per la spazzatura. In quell’occasione, importante per la città, il partito democratico piazzese che detiene la maggioranza assoluta e 7 uomini in giunta non ha avuto la capacità politica di approvare il regolamento a causa di alcune assenze di consiglieri comunali in aula. Assenze che, secondo l’opposizione, si stanno ripetendo in maniera continuativa. “Se la maggioranza non ha i numeri per governare - ha detto il capogruppo dell’Mpa Michelangelo Trebastoni - siamo disponibili a discutere ad una soluzione si salute pubblica. Ormai da diverse sedute il PD non ha tutti i consiglieri comunali presenti e senza il voto decisivo dei consiglieri dell’opposizione non potrebbe andare avanti. Ci facciano sapere se hanno la maggioranza oppure no. Questa situazione non può andare avanti per molto tempo”. Sulla stesso linea d’onda è il pensiero del capogruppo dell’altro partito del centro destra Carmelo Gagliano “Siamo in un momento difficile per l’Italia e per Piazza Armerina. Quindi siamo disponibili al dialogo”. Insomma, anche se il PD ha forti lacerazioni interne l’amministrazione Nigrelli può avere altre soluzioni anche se il sindaco continua a sostenere che “il PD è in salute”. Intanto in consiglio sono passati i primi articoli del regolamento TIA grazie ai voti dell’opposizione. Nel PD assenti un paio di consiglieri. Il regolamento, indispensabile per raccogliere i rifiuti nella città dei mosaici, è stato fortemente criticato dai consiglieri dell’area dell’MPA che hanno abbandonato l’aula. Mentre hanno favorevolmente votato insieme al PD Basilio Fioriglio, Carmelo Gagliano, Rosario Paternicò. Si è astenuto Calogero Cursale mentre il vice presidente del consiglio comunale ad un certo punto si è allontanato dall’aula. Con l’approvazione definitiva del regolamento il comune potrà continuare ad anticipare agli uomini di Sicilia Ambiente gli stipendi e quindi potrà continuare la raccolta dei rifiuti nella città.
Agostino Sella
Il cinghiale e la formica
Le grida si sentivano sino al limitare della foresta. C’era pure una musica assordante che infastidiva parecchio. Martina la formica decise che ne aveva abbastanza e chiese il permesso di smettere di lavorare per andare a vedere che cosa stava succedendo...clicca qui..
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Chi sono
Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com
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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"
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