giovedì 3 dicembre 2009
Da Mario Conti sulla lettera di Celli al figlio
Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere di gente infame, che non sa cos'è il pudore, si credono potenti e gli va bene quello che fanno; e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
si che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali che possa contemplare il cielo e i fiori, che non si parli più di dittature se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare
Franco Battiato
Ogni giovedì mattina sono parecchi i cittadini che pagano le strisce blu nell'area esentata "E' una vergogna ci rubano i soldi e nessuno fa niente"
Lombardo apre al PD. Arai
"Nel programma - ha spiegato - ci saranno dei punti essenziali per fronteggiare le emergenze, con le relative scadenze legislative".
"Figlio mio, lascia questo Paese"
Figlio mio, stai per finire la tua Università; sei stato bravo. Non ho rimproveri da farti. Finisci in tempo e bene: molto più di quello che tua madre e io ci aspettassimo. È per questo che ti parlo con amarezza, pensando a quello che ora ti aspetta. Questo Paese, il tuo Paese, non è più un posto in cui sia possibile stare con orgoglio.
Puoi solo immaginare la sofferenza con cui ti dico queste cose e la preoccupazione per un futuro che finirà con lo spezzare le dolci consuetudini del nostro vivere uniti, come è avvenuto per tutti
questi lunghi anni. Ma non posso, onestamente, nascondere quello che ho lungamente meditato. Ti conosco abbastanza per sapere quanto sia forte il tuo senso di giustizia, la voglia di arrivare ai risultati, il sentimento degli amici da tenere insieme, buoni e meno buoni che siano. E, ancora, l'idea che lo studio duro sia la sola strada per renderti credibile e affidabile nel lavoro che incontrerai.
Ecco, guardati attorno. Quello che puoi vedere è che tutto questo ha sempre meno valore in una Società divisa, rissosa, fortemente individualista, pronta a svendere i minimi valori di solidarietà e di onestà, in cambio di un riconoscimento degli interessi personali, di prebende discutibili; di carriere feroci fatte su meriti inesistenti.
A meno che non sia un merito l'affiliazione, politica, di clan, familistica: poco fa la differenza. Questo è un Paese in cui, se ti va bene, comincerai guadagnando un decimo di un portaborse qualunque; un centesimo di una velina o di un tronista; forse poco più di un millesimo di un grande manager che ha all'attivo disavventure e fallimenti che non pagherà mai. E' anche un Paese in cui, per viaggiare, devi augurarti che l'Alitalia non si metta in testa di fare l'azienda seria chiedendo ai suoi dipendenti il rispetto dell'orario, perché allora ti potrebbe capitare di vederti annullare ogni volo per giorni interi, passando il tuo tempo in attesa di una informazione (o di una scusa) che non arriverà. E d'altra parte, come potrebbe essere diversamente, se questo è l'unico Paese in cui una compagnia aerea di Stato, tecnicamente fallita per non aver saputo stare sul mercato, è stata privatizzata regalandole il Monopolio, e così costringendo i suoi vertici alla paralisi di fronte a dipendenti che non crederanno mai più di essere a rischio. Credimi, se ti guardi intorno e se giri un po', non troverai molte ragioni per rincuorarti. Incapperai nei destini gloriosi di chi, avendo fatto magari il taxista, si vede premiato - per ragioni intuibili - con un Consiglio di Amministrazione, o non sapendo nulla di elettricità, gas ed energie varie, accede imperterrito al vertice di una Multiutility.
Non varrà nulla avere la fedina immacolata, se ci sono ragioni sufficienti che lavorano su altri terreni, in grado di spingerti a incarichi delicati, magari critici per i destini industriali del Paese. Questo è un Paese in cui nessuno sembra destinato a pagare per gli errori fatti; figurarsi se si vorrà tirare indietro pensando che non gli tocchi un posto superiore, una volta officiato, per
raccomandazione, a qualsiasi incarico. Potrei continuare all'infinito, annoiandoti e deprimendomi. Per questo, col cuore che soffre più che mai, il mio consiglio è che tu, finiti i tuoi studi, prenda la strada dell'estero. Scegli di andare dove ha ancora un valore la lealtà, il rispetto, il riconoscimento del merito e dei risultati. Probabilmente non sarà tutto oro, questo no. Capiterà anche che, spesso, ti prenderà la nostalgia del tuo Paese e, mi auguro, anche dei tuoi vecchi. E tu
cercherai di venirci a patti, per fare quello per cui ti sei preparato per anni. Dammi retta, questo è un Paese che non ti merita. Avremmo voluto che fosse diverso e abbiamo fallito. Anche noi. Tu hai diritto di vivere diversamente, senza chiederti, ad esempio, se quello che dici o scrivi può disturbare qualcuno di questi mediocri che contano, col rischio di essere messo nel mirino, magari subdolamente, e trovarti emarginato senza capire perché.
Adesso che ti ho detto quanto avrei voluto evitare con tutte le mie forze, io lo so, lo prevedo, quello che vorresti rispondermi. Ti conosco e ti voglio bene anche per questo. Mi dirai che è tutto vero, che le cose stanno proprio così, che anche a te fanno schifo, ma che tu, proprio per questo, non gliela darai vinta. Tutto qui. E non so, credimi, se preoccuparmi di più per questa tua ostinazione, o rallegrarmi per aver trovato il modo di non deludermi, assecondando le mie amarezze.
Preparati comunque a soffrire.
Con affetto,
tuo padre
L'autore è stato direttore generale della Rai. Attualmente è direttore generale della Libera Università internazionale degli studi sociali, Luiss Guido Carli.
(30 novembre 2009)
Ragazzi, un altro pò di coraggio. Spostiamo il mercato ed è fatta.
Teodoro, da quando è cominciata la legislatura dici la solita tirittitera "Le prossime settimane spostiamo il mercato". Ma il mercato è sempre in Piazza Europa. E la città è intasata ogni giovedì.
Teodoro due anni fa hai detto "Tra due mesi spostiamo il mercato".
Teodoro due settimane fa hai detto "Tra due settimane spostiamo il mercato".
Sono passati due anni da quando siete stati eletti ed il mercato costituisce ancora il tappo del giovedì.
Dopo le strisce blu ed il cambio dei sensi di marcia, manca solo lo spostamento del mercato per mettere la ciliegina sulla torta.
Avanti tutta.
Su queste cose la città è con voi
Arai.
Intensa attività dei Carabinieri di Barrafranca: Tre arresti e numerose denuncie
TUMMINO Salvatore, di anni 32, di Barrafranca. Il TUMMINO Salvatore, pluripregiudicato e sorvegliato speciale è stato scoperto essersi allontanato dalla propria abitazione dove doveva permanere, in quanto sorvegliato speciale dalle ore 21,00 in poi, recandosi a Mazzarino presso il locale ospedale, dove, in stato di ebbrezza aveva anche litigato con il personale medico mettendo a soqquadro i locali del Pronto Soccorso. Al TUMMINO sono stati concessi gli arresti domiciliari;
BERNUNZO Giovanni Giuseppe, di anni 52, operaio pregiudicato. Il BERNUNZO è stato colpito da ordine di esecuzione dovendo scontare la pena residua di anni tre e mesi dieci di reclusione per il reato di traffico di sostanze stupefacenti commesso anni addietro in provincia di Arezzo. Allo stesso è stato concesso lo sconto di pena di tre anni della legge sull’indulto, motivo per il quale dovrà scontare la rimanente pena di mesi dieci in regime di detenzione domiciliare.
GIORDANO Fabio, di anni 35 di Caltanissetta, celibe, pluripregiudicato. Il GIORDANO Fabio è stato arrestato nella flagranza di reato di furto aggravato commesso ai danni di un supermercato di Barrafranca. I titolari dell’esercizio, accortisi che un soggetto mai visto prima si aggirava tra gli scaffali con fare sospetto hanno chiamato i Carabinieri della locale Stazione che, prontamente intervenuti, hanno controllato e perquisito l’uomo trovando in possesso, all’interno del giubbotto di numerosa merce asportata dagli scaffali. Un ulteriore controllo eseguito nei pressi del supermercato dove l’uomo aveva parcheggiato l’auto con la quale era giunto a Barrafranca ha permesso agli stessi Carabinieri il rinvenimento di ulteriore merce che, come potuto riscontrare successivamente dalla visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza istallate nel locale, era stata rubata poco prima nello stesso supermercato. Il Giordano è stato immediatamente arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Enna a disposizione del Magistrato di Turno prontamente avvisato. L’arresto del GIORDANO è già stato convalidato. La merce rinvenuta, del valore di circa 500 Euro è stata già restituita ai proprietari del supermercato.
Un’ operaio agricolo, D.V. di anni 35 di Barrafranca è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Enna per il reato di ricettazione. Durante un controllo stradale eseguito da una pattuglia di Barrafranca è stato trovato alla guida di un motociclo privo di targa sul quale era istallato un motore che, a seguito di opportuno controllo, è risultato essere proveniente da un altro motociclo risultato rubato nella stessa Barrafranca nel mese di gennaio 2009. Durante la successiva perquisizione domiciliare a casa dell’operaio è stato rinvenuto anche il telaio del motociclo rubato. Il tutto è stato sequestrato e verrà restituito, purtroppo in pezzi, al legittimo proprietario che ne aveva denunciato il furto.
Sempre lo stesso Comando Stazione di Barrafranca, impegnato su più fronti ha denunciato alla Procura della Repubblica di Enna ben sedici persone, genitori di otto minorenni, tutti ritenuti responsabili del reato di “inosservanza dell’obbligo dell’istruzione dei minori”. Sulla base dei controlli che vengono ormai effettuati in maniera serrata presso tutte le scuole circa il fenomeno della dispersione o della mancata frequenza della scuola dell’obbligo, tutti vengono ritenuti responsabili di non aver adeguatamente seguito e controllato la frequenza scolastica dei rispettivi figli, i quali avendo accumulato diverse decine ed in alcuni casi anche centinaia di giorni di assenza non sono stati ammessi all' anno scolastico successivo. Tali tipi di controllo sono già in atto presso tutti gli istituti scolastici di scuola media si tutto il territorio già dai primi mesi di quest’ anno scolastico per evitare il ripetersi di casi così eclatanti di dispersione scolastica, triste fenomeno che si rifletterà, inevitabilmente, sul futuro degli stessi ragazzi già in difficoltà per il conseguimento della licenza di scuola media inferiore.
L'assesssore alla viabilità Cimino rassicura il comitato del quartiere Monte sul potenziamento del trasporto pubblico urbano
Alessandro e La Mattina due realtà della maratona: Ottimo piazzamento ottenuto nella maratona di Firenze
Ottimo il piazzamento dei due atleti dell’Asd Atletica Armerina. Attilio Alessandro e La Mattina Roberto si sono classificati rispettivamente 53° con il tempo di 2h 38’ 27” (terzo risultato di sempre tra gli atleti piazzesi) e 58° con 2h 38’ 38”. Due ottimi piazzamenti in una maratona che ha visto sfilare diecimila partecipanti.
La gara ha avuto uno sviluppo diverso tra i due atleti della Atletica Armerina Amatori. Mentre per Alessandro la gara è andata secondo le aspettative che lo hanno portato ad un miglioramento di ben dieci minuti rispetto al suo precedente personale, risultato incredibile per un atleta di 43 anni che corre da soli 4 anni ed è alla sua seconda partecipazione su tale distanza. Invece, stoica gara è stata quella di La Mattina che, nonostante il riacutizzarsi di un dolore legato ad un infortunio muscolare presentatosi durante la preparazione, ha concluso la maratona migliorando lo stesso il suo precedente personale.
Il presidente e allenatore Pino Di Giorgio sottolinea che la prestazione assume maggior valore perché ottenuta in un percorso bellissimo ma ostico dal punto di vista tecnico e dichiara: “I miei atleti hanno ancora margini di miglioramento e non mancheranno future occasioni per dimostrarlo”.
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