sabato 3 maggio 2014

Fwd: Fatti di ordinario malcostume politico

di Enzo Conti.
Carissimo Agostino,
in questo momento difficile per tanta gente che perde il lavoro, per tante famiglie che vivono nel disagio, nel bisogno, nella disperazione più totale  la nostra povera terra continua ad essere saccheggiata, violentata,  da una classe piolitica che non vuole rinunciare a niente, proprio a niente, che non conosce limiti alla decenza e continua a sperperare il denaro dei siciliani.
La notizia che cinque nobili signori che abitano nel "palazzo" del lusso, dello sperpero e dello spreco  prenderanno a noleggio  a nostre spese 5 nuove  BMW  per mantenere alto il proprio status symbol mi indigna, mi offende, mi disgusta. Questa gente non si vergogna di niente, proprio di niente.
Signor Ardizzone  e compagni (tra cui il nostro concittadino ex grillino) vi chiedo:  che cosa vi impedisce di andare nel vostro "palazzo dorato"  con la propria automobile, come fanno tutti i comuni lavoratori per raggiungere il proprio posto di lavoro? Di comportarvi come persone normali? Se proprio era necessario perchè non comprare una modesta Fiat punto per tutti e cinque? (tra l'altro avrebbe fatto bene alla nostra economia nazionale!). Invece no, niente di tutto questo, voi siete diversi, voi siete onorevoli, voi appartenete alla casta e vi arrogate il diritto e il potere di fare quello che volete anche in questo momento difficile per il popolo, la gente siciliana.
Mi piace qui riportare un commento del deputato della nostra assemblea regionale  Giovanni Greco che dice: "E' assurdo spendere circa 350 mila euro (più iva) in quattro anni di noleggio sapendo che ci sono famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese (forse meglio dire: a sopravvivere). Non comprendiamo a che servono le auto blu se le competenze svolte dai questori si svolgono solo all'interno dell'Assemblea. Il presidente Ardizzone (e io aggiungo i due signori  vicepresidenti)  - conclude il deputato - dovrebbero  guardare al bene dei siciliani, non alle loro comodità".

E c'è di più. Il presidente della regione  Crocetta  ha deciso di acquistare  5 auto blindate per la sua personale sicurezza che costeranno a tutti noi  siciliani 1 milione e mezzo di euro! Anche lui, come tutti gli altri della "casta regionale"  ritiene di avere il diritto di poter fare quello che vuole! Ai lettori lascio fare i commenti del caso.

Non mi stancherò mai di dire che il grande e vero problema della Sicilia, carissimi siciliani e non , non è la mafia (come si vuol far credere), ma la "Regione Siciliana" che in 60 anni di statuto speciale, di autonomia  ha soltanto creato malcostume, corruzione, strapotere,  privilegi ai politici, ai loro  amici e agli amici degli amici   dilapidando incalcolabili  risorse economiche e finanziarie.

Così vanno le cose nel mondo,  così vanno le cose  nella nostra  Sicilia, terra martoriata e continuamente violentata da una  cattiva classe  politica.

enzo conti








La USD Città dei Mosaici in campo domenica per la promozione.

Finale secca per la USD Città dei Mosaici che, domenica al Sant'Ippolito contro il Villarosa, si gioca il salto di categoria.La società invita tutta la cittadinanza a sostenere i propri giocatori.


Afghanistan: frana su villaggio, almeno 2.100 vittime

KABUL - È drammatico il bilancio della frana che ieri ha travolto uno sperduto villaggio nel nord-est dell'Afghanistan: un portavoce del governatore della provincia del Badakhshan ha reso noto che le vittime confermate sono 2.100, appartenenti a 300 diverse famiglie. La cifra è stata confermata dalla missione Onu nel paese. I mezzi per recuperare i corpi, però, sono troppo pochi. Per questo il governatore del Badakhshan, dopo aver la morte di 300 persone, ha detto che le operazioni di soccorso per recuperare le vittime sono terminate. La zona del villaggio, dunque, diventerà un enorme "cimitero collettivo" dato che le autorità locali hanno deciso di non proseguire le ricerche dei sepolti sotto un mare di terra, fango e pietre. "Non abbiamo mezzi e non abbiamo macchine per scavare - ha spiegato Shah Walihullah Adeeb - per cui questa è l'unica scelta possibile".  


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Siria, il Papa: "Piango per i cristiani crocifissi"

CITTA' DEL VATICANO - "Ho pianto quando ho visto sui media i cristiani crocifissi in un certo Paese non cristiano". Le Omelie di Santa Marta, pronunciate alle 7 di ogni mattina, regalano ai fedeli le parole del Papa più sentite. E ieri Francesco, che pure non è certo uomo incline al sentimentalismo, non ha avuto remore a confessare le sue lacrime. Così ha voluto ricordare, anche in vista del suo prossimo, difficile viaggio in Medio Oriente, la testimonianza di alcuni supplizi fatta di recente da una religiosa siriana, suor Raghida, ripresa dalla Radio Vaticana e dall'Avvenire. Racconta la religiosa che alcuni cristiani del suo Paese sono stati crocefissi per aver rifiutato di abiurare il loro credo e abbracciare l'Islam. In questo modo la suora ha denunciato atrocità commesse dai ribelli jihadisti nelle città e nei villaggi da loro occupati. "A Maalula - ha detto - hanno crocefisso due ragazzi perché non hanno voluto recitare la shahada (formula con cui i musulmani dichiarano la loro fede, ndr). Allora i jihadisti hanno detto: "Voi volete morire come il vostro maestro nel quale credete? A voi la scelta: o recitate l'abiura, oppure sarete crocifissi". Uno è stato crocefisso - ha continuato la religiosa siriana - davanti al suo papà, che poi è stato ucciso a sua volta. Èsuccesso, per esempio ad Abra, nella zona industriale, alla periferia di Damasco: appena entrati in città hanno cominciato a uccidere gli uomini, le donne e i bambini. E dopo il massacro, prendevano le teste e ci giocavano a calcio. Per quanto riguarda le donne incinte, prendevano i loro feti e li impiccavano agli alberi con i cordoni ombelicali". Fin qui la testimonianza di suor Raghida. Il Papa ieri l'ha commentata: "Anche oggi - ha detto a Casa Santa Marta - c'è questa gente che, in nome di Dio, uccide, perseguita. Ci sono tanti padroni delle coscienze". Francesco ha poi indicato "la gioia dei martiri cristiani". "Oggi ce ne sono tanti! - ha proseguito - Pensate che in alcuni Paesi, soltanto per portare il Vangelo, vai in carcere. Tu non puoi portare una croce: ti faranno pagare la multa. Ma il cuore è lieto". Riguardo invece ad altre immagini di uomini crocefissi diffuse su Internet, provenienti dalla città di Raqqa nel Nord della Siria, l'identità non è certa. Secondo lo studioso Aymenn Jawad Al-Tamimi, "Ginsburg Fellow" al Middle East Forum e esperto di gruppi jihadisti in Siria e in Iraq, "c'è una piccola possibilità che essi siano cristiani, e in ogni caso sono stati puniti perché ritenuti colpevoli d'avere compiuto attentati contro l'Isis" (lo Stato islamico d'Iraq e del Levante, un gruppo rinnegato di Al Qaeda che da mesi controlla Raqqa e la provincia, dove ha creato un emirato ndr). "Da tempo - dice Al-Tamimi a Repubblica al telefono da Oxford - sono in corso a Raqqa operazioni clandestine contro l'Isis, sia da parte di movimenti jihadisti antagonisti, sia di attivisti siriani. A giudicare dalle fotografie, è probabile che gli uomini siano stati torturati e uccisi prima d'essere crocifissi. L'Isis non esita a ricorrere a ogni tipo di tortura. Ritengono di essere uno Stato islamico, il rappresentante di Dio e del Profeta Maometto, dei quali credono d'incarnare la volontà. Perciò, chiunque intraprenda una guerra contro l'Isis, secondo la loro ideologia conduce la guerra contro Dio e il Profeta Maometto. E va punito applicando quanto stabilito dal Corano, al capitolo 5, verso 33: "Il castigo per chi muove guerra ad Allah e al suo Messaggero, e lotta con forza e sparge misfatti e corruzione sulla terra è: esecuzione o crocifissione o amputazione di mani e piedi di lati opposti o l'espulsione dalla terra (ossia l'esilio): questa è la loro ignominia in questo mondo e subiranno una terribile punizione nell'altro. In questo caso però la crocifissione non ha alcun legame con il simbolo cristiano".   Le lacrime del Papa, comunque, sono per degli uomini, cristiani o no, torturati e barbaramente uccisi. Francesco si appresta, alla fine di maggio, a una delicata missione in Medio Oriente, visitando Israele, Territori palestinesi e Giordania. Ma sarà un viaggio che non mancherà di affrontare la guerra in Siria e le sofferenze dei cristiani perseguitati. Ha detto ieri il Segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin: "La presenza del Papa in Terra Santa certamente sarà uno stimolo e un richiamo alla pace: questo l'hanno sempre fatto, i Papi, ogni volta che sono andati in Terra Santa. Sarà uno stimolo e un impulso anche al negoziato tra israeliani e palestinesi".   


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Il Vescovo di Piazza Armerina mons.Rosario Gisana incontra gli immigrati.

A Piazza Armerina, sua eccellenza il vescovo mons.Rosario Gisana, ha visitato l'ostello del borgo che ospita numerosi immigrati e richiedenti asilo.La struttura non si occupa solo di accoglienza ma anche di integrazione, ne parliamo con la dottoressa Samanta Barresi, mediatrice culturale.


Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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