venerdì 13 marzo 2009

Il significato della Quaresima.

di Rosa Linda Romano
In questo periodo, durante la "buonanottesalesiana" con gli adolescenti dell'Oratorio, si riflette sul significato della Quaresima, tempo di penitenza, digiuno e carità...ma non è facile coglierne i significati. Quindi è necessario andare a piccoli passi e accogliere domande e dubbi che qualcuno si sente di esprimere.
Mercoledì sera, ad esempio, si è riflettuto sul significato della Quaresima come tempo di penitenza. Tutti ci riconosciamo peccatori e questi quaranta giorni devono innanzitutto aiutarci a riflettere su questa condizione e poi condurci al pentimento. E chi riconosce di aver peccato, può riconciliarsi con Dio con il sacramento della Riconciliazione, ovvero con la Confessione, ma come ricorda bene Cinzia: "Dio dice: prima di venire a me, và a riconciliarti con tuo fratello!" (Matteo, 5,23-24), quindi non possiamo essere in pace nè con noi stessi nè tantomeno con Dio se siamo in una situazione di litigio con un/a compagno/a, un/a amico/a, un/a ex! Anche se crediamo di aver ragione, non siamo comunque felici se nel cuore ci portiamo l'amarezza di un litigio non chiarito.Un dubbio che allora è sorto è: se c'è il perdono a che serve la punizione (o penitenza)? Ci sono casi in cui non basta chiedere scusa, soprattutto se le conseguenze sono irreparabili, dunque al perdono (che non deve mancare) và aggiunta la penitenza, che ha il fine di far capire il motivo dello sbaglio a chi l'ha commesso, perchè non si riaccosti più al peccato.Ma come capire quando si commette un peccato? In un certo senso è semplice: commettendo un peccato si lede la libertà altrui.
E allora nel nostro agire dovremmo sempre interrogarci su come esso si "riflette" sugli altri.
E a questo proposito ho trovato sul "Messaggero di Sant'Antonio" un inserto che mi sento di condividere con voi amici del blog:
«Arrogante io?»«Beneditemi, padre, perché ho peccato».
«Il Signore sia nella tua bocca e nel tuo cuore. Quali sono i tuoi peccati?».
«Ho dimenticato le preghiere della sera e della mattina; mi è scappata qualche parolaccia; ho perso la pazienza; ho detto qualche bugia, ma a fin di bene; ho saltato la Messa alla domenica».
«Poi?».
«Poi, niente! Grazie a Dio, altri peccati non ne faccio. Almeno credo. Mi aiuti lei».
«Vediamo. Hai mai parcheggiato la macchina senza fare attenzione se fosse di intralcio agli altri?».
Occhi sgranati: «Sì, credo di sì. Non ci faccio caso. Però…».
«Hai mai occupato il posto riservato ai disabili?».
«Quando vado di fretta sì, tanto gli handicappati non ce li ho mai trovati».
«Sì, però se uno solo, una sola volta ne avesse bisogno… In autostrada, hai mai sorpassato a destra?».
«A volte sì. Sa, padre, ci sono certi guidatori della domenica. Ma…».
«E i fari abbaglianti? Come ti comporti con i fari abbaglianti?».
«Scusi, padre, le posso fare una domanda?».
«Certo!».
«Mi sta facendo la confessione oppure l’esame per la patente?».
«Bella domanda! Ti rispondo dopo. Adesso passiamo a un altro campo. Hai usato il telefonino in luoghi non opportuni, oppure parlando forte senza tenere conto del fastidio arrecato agli altri?».
«Non lo so. Non mi sono mai posto il problema».
«Hai rispettato la fila?».
«Questa poi! Con tutte le file che bisogna fare, se uno non si arrangia, quando affitta?».
«In autobus o in metropolitana, hai ceduto il posto a persone più anziane o in difficoltà?».
«E no! Questo no. Questo non si usa più. A me nessun giovane ha mai ceduto il posto. Ricordo una volta che mi faceva male la schiena, ho chiesto a un giovanotto se mi faceva il favore, nemmeno mi ha risposto. Da quella volta, vecchi o non vecchi, non sento storie».
«Sì, infatti Gesù ha detto: Se uno ti fa uno sgarbo, tu rifaglielo».
«Che c’entra, padre! Al tempo di Gesù mica c’era la metropolitana».
«No, ma i vecchi e i deboli c’erano. E Gesù la precedenza gliela dava».
«Se è così, un cristiano deve viaggiare sempre in piedi. Non mi pare il caso».
«E già! Ma, a proposito di chiesa… Ti capita di masticare la gomma americana durante la Messa?».
«Questa poi… Anche adesso ce l’ho in bocca. Non mi dirà che anche masticare la gomma è peccato».
«È peccato, peccato vero, qualsiasi cosa che non rispetta gli altri».
«E come si fa a sapere che non si rispetta gli altri?».
«Gesù ci ha lasciato un criterio semplicissimo: Non fare agli altri…».
«…ciò che non vuoi che gli altri facciano a te».
«Bravo! Semplicissimo!».
«Semplicissimo da imparare, non da praticare».
«È per questo che siamo peccatori e dobbiamo ricominciare a convertirci ogni giorno».R.Linda--Postato da Don Bosco Friends su Don Bosco Friends 08-09 il 3/13/2009 11:53:00 AM

Accordo tra Comune ed Acquaenna. Il comune intasca 500 mila euro.

Piazza Armerina. Circa 500 mila euro. E’ questo il credito che il comune della città dei mosaici vanta da parte della società Acqua Enna, che proprio in questi tempi sta eseguendo i lavori di rifacimento della rete idrica nel centro storico piazzese. “L’altro ieri – di legge in una nota dello staff del sindaco Nigrelli - presso la sede legale di Acquaenna, l’amministratore delegato Stefano Bovis e i vertici dell’Amministrazione di Piazza Armerina, si sono riuniti allo scopo di definire, quantificare ed estinguere le reciproche posizioni riguardo debiti e crediti. Alla conclusione dell’incontro le parti hanno convenuto che i costi sostenuti dal Comune per investimenti, che si quantificano in 160.000 euro, verranno rimborsati allorchè la Società Acquaenna verrà in possesso del contributo dell’Agenzia Regionale per i Rifiuti e le Acque. Determinato, inoltre, l’importo dei consumi, si è stabilito che il credito complessivo vantato dal Comune di Piazza, nei confronti di Acquaenna è di 244.304,09 euro, che la società di gestione dell’acqua si è impegnata a versare nelle casse comunali in tre trance, a partire dalla fine di settembre 2009”. A questi vanno aggiunti 130 mila euro di consumi effettuati dagli edifici pubblici negli scorsi anni. Intanto procedono i lavori che la società di gestione sta effettuando in tutta la parte antica della città dei mosaici. “Si tratta di un grosso cantiere – dice il sindaco Carmelo Nigrelli - che metterà a nuovo la rete idrica che fino ad oggi è stata caratterizzata da eccessive perdita. Già, anche se i lavori non sono ancora conclusi, abbiamo già circa il 50% della diminuzione delle perdite. Nei prossimi giorni avremmo una riunione tra Acquaenna e l’Ato idrico e cercheremo di trovare la soluzione ai problemi ed ai disagi che in questi giorni sono causati dal cantiere”
Agostino Sella

Renato Incardona ha vinto il ricorso. Ma Catalano dice "La partita è ancora aperta".

Piazza Armerina. “Ho vinto il ricorso al Tar e sono consigliere comunale”. Renato Incardona, comunica cosi l’esito del ricorso al TAR che lo ha dato vincitore su Nuccio Catalano. Incardona, subito dopo le elezioni, aveva fatto ricorso al tribunale di giustizia amministrativa di Catania sostenendo che in una delle 28 sezioni elettorali della cittadina piazzese c’era stato un errore di trascrizione delle preferenze. In poche parole, pare che alcuni voti realmente ottenuti da Renato Incardona non siano stati trascritti. Alla I sezione del Tribunale di Enna, sarebbe arrivato dalla sezione 12 un verbale riepilogativo con la dimenticanza delle preferenze dei candidati del Pd. Ma Catalano, che per nove mesi ha ricoperto la carica di consigliere non ci sta e dice “la partita ancora non è chiusa. Il mio legale sta aspettando che venga depositata la sentenza. Se ci saranno le condizioni faremo ricorso al CGA, solo però se ci sono dati oggettivi. La distanza tra me ed Incardona pare non sia proprio di sette voti”. Insomma se per Incardona e per il Tar è fatta, per Catalano ancora ci potrebbero essere dei margini per il ricorso al consiglio di giustizia amministrativa. Ma intanto, tenendo conto della attuale sentenza, Incardona seguito nella procedura di ricorso dall’avvocato Pietro Mela, ha avuto ragione. “Con nove mesi di ritardo – dice Incardona – sono tornato al posto che mi spetta. Adesso potrò portare avanti il mio ruolo di consigliere comunale con la tanta voglia di politica che mi ritrovo dentro. Mi dispiace – dice Incardona - non esserci potuto essere in questi nove mesi di inizio legislatura”. Renato Incardona è un consigliere comunale di lungo corso avendo ricoperto la carica nelle scorse due legislature. Durante la legislatura Velardita è stato il consigliere comunale più vicino al sindaco e si è sempre distinto per essere un uomo di partito. Farà parte della corazzata del Partito Democratico piazzese che in consiglio comunale conta ben 12 consiglieri guidati dal capogruppo Giuseppe Venezia. Peraltro, questa è una fase molto delicata all’interno del partito democratico che dopo la crisi nazionale a causa delle dimissioni di Veltroni si trova ad affrontare la conferenza del 29 marzo per eleggere il proprio segretario cittadino.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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