Stamattina le maestranze di Siciliambiente hanno effettuato la pulizia straordinaria di contrada Frattulla e di contrada Palermi dove si erano accumulati quintali di rifiuti.
"Ringrazio per la collaborazione il personale di Siciliambiente - ha dichiarato il Sindaco - ma non posso non lamentare il fatto che alcuni cittadini che abitano nelle contrade extraurbane continuano a buttare i rifiuti dove non ci sono i cassonetti, inquinando, paradossalmente, proprio le zone in cui abitano. Fino a quando l'ATO non provvederà ad acquistare i nuovi cassonetti e a potenziare la dotazione in città e nelle contrade extraurbane, i cittadini hanno il dovere, anche se abitano in campagna, di gettare i sacchetti dei rifiuti nei cassonetti collocati in città, naturalmente negli orari di conferimento. Si tratta di un piccolo sacrificio di cui ci avvantaggiamo tutti."
Staff del Sindaco
mercoledì 5 agosto 2009
Dedicata a Maria Santissima delle Vittorie. da Pico
Quannu vidu st'icona u' m'è cori
s'ingh d'amuri, lacrimi e spiranza.
Quannu sugnu cuntento e tuttu è tranquillu, m' scordu
d' Tia,
com' a quand 'ncarusu cerca la Matri pù sò cunto.
'Nvec d' griè, bastunè o fè autr,
m' Talì e m' fai sciogg n' chiantu
ch' à me' anma s' frunta e sa scappa.
Poi torna, u' cor s'ingh, l'occhi s' fannu psanti: talia,
arrera a' Madnnuzza s' fà ciammè, Mammà.
D'amur filial m' rcordu, m' dugnu a Tia e o' To' Mantu.
Rcopr st' crstianeddu, Tu ch t' rcordi sempr, eppuru i
gent e st' Paisi ch' amasti tantu.
Avi Rgina dò mi cori.
Avi Rgina dà mi vita.
Avi Rgina dà mè spranza.
pico
s'ingh d'amuri, lacrimi e spiranza.
Quannu sugnu cuntento e tuttu è tranquillu, m' scordu
d' Tia,
com' a quand 'ncarusu cerca la Matri pù sò cunto.
'Nvec d' griè, bastunè o fè autr,
m' Talì e m' fai sciogg n' chiantu
ch' à me' anma s' frunta e sa scappa.
Poi torna, u' cor s'ingh, l'occhi s' fannu psanti: talia,
arrera a' Madnnuzza s' fà ciammè, Mammà.
D'amur filial m' rcordu, m' dugnu a Tia e o' To' Mantu.
Rcopr st' crstianeddu, Tu ch t' rcordi sempr, eppuru i
gent e st' Paisi ch' amasti tantu.
Avi Rgina dò mi cori.
Avi Rgina dà mi vita.
Avi Rgina dà mè spranza.
pico
Il programma della fiera del libro di oggi 5 agosto.
Mercoledì 5 agosto 2009
ore 19,00 “L’oro verde di Sicilia” di I. Faro – Il Lunario
ore 19,30 “La zia di Lampedusa” di Elvira Siringo – Editore Morrone
ore 20,00 “Il regno che vince (vita e pensiero di don Sturzo)” di Pierfrancesco Scollo - Editore Morrone
ore 20,30 “Uomini, tonni e tonnare” di Fabio Salerno - Editore Morrone
ore 21,00 “Goethe in Sicilia” di Annamaria Corradini - Bent Parodi – Armando Siciliano Editore
ore 19,00 “L’oro verde di Sicilia” di I. Faro – Il Lunario
ore 19,30 “La zia di Lampedusa” di Elvira Siringo – Editore Morrone
ore 20,00 “Il regno che vince (vita e pensiero di don Sturzo)” di Pierfrancesco Scollo - Editore Morrone
ore 20,30 “Uomini, tonni e tonnare” di Fabio Salerno - Editore Morrone
ore 21,00 “Goethe in Sicilia” di Annamaria Corradini - Bent Parodi – Armando Siciliano Editore
Tudisco chiede un incontro a Meli per i lavori alla Villa Romana
Piazza Armerina. Incontro nell’infopoint della provincia, nei pressi della villa Romana, per sapere lo stato di avanzamento dei lavori nel sito dichiarato dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità. In questo fine settimana, infatti, Guido Meli, direttore dei lavori di restauro, relazionerà sui lavori e sulla copertura. A volere l’incontro, la provincia regionale di Enna e l’assessore al turismo Fabrizio Tudisco. “Ho invitato Meli – dice Tudisco – perché è giusto sentire dalla voce dei diretti protagonisti a che punto siamo con i lavori alla Villa. Per questo domani o dopodomani Guido Meli sarà presso l’Infopoint della Villa per dire tutto sullo stato dei lavori. Entro la prossima primavera – dice ancora Fabrizio Tudisco – tutto deve essere pronto per presentare nel migliore dei modi la villa ai turisti di tutto il mondo. Personalmente nutro forti timori che i tempi siano rispettati. Diverse volte, in questi mesi, mi sono recato alla villa romana, per fare visitare i mosaici ad alcune delegazioni, come quella cinese, e francamente ho trovato sempre pochissimi operai al lavoro ed uno stato del cantiere in disordine. Spero – dice ancora Fabrizio Tudisco – che Guido Meli possa dare una svolta a tutti i lavori sia sotto il profilo dell’organizzazione del cantiere che della tempistica. Peraltro ricevo quotidianamente telefonate da parte di operatori turistici della provincia di Enna preoccupatissimi per il modo con cui vanno le cose. Se manca l’attrattore primario che è quello della villa romana del Casale il turismo nella nostra provincia rischia di crollare. Non permetterò, io e la mia parte politica con il testa il consigliere Giuseppe Regalbuto molto sensibile a questi temi, che si possa perdere anche un giorno di lavoro per incuria od imperizia”. Insomma nei prossimi giorni faccia a faccia tra Tudisco e Meli per capire se ci sono lentezze oppure se si tratta di normali procedimenti di cantiere. “Il cantiere aperto – ha detto l’altro ieri Meli al nostro giornale – anche se crea difficoltà ha comunque mantenuto un buon numero dei visitatori. Sono tanti i turisti che vengono a visitare il sito patrimonio dell’umanità anche per vedere da vicino i lavori di restauro. Se tutto procederà secondo il cronogramma i lavori dovrebbero concludersi con la prossima primavera”.
Agostino Sella
Agostino Sella
Le forme del silenzio è il titolo della mostra del pittore piazzese Angelo Scroppo
di Guglielmo Bongiovanni. "La mostra di Angelo Scroppo (nella foto) rappresenta un tassello importante nella fase iniziale di quella strategia che sta puntando con decisione a fare di Piazza un luogo della cultura riconoscibile e riconosciuto in Sicilia segnando in misura significativa l’arte a Piazza in questo primo scorcio del nuovo millennio”. Con queste parole il sindaco Carmelo Nigrelli saluta la mostra personale del piazzese Angelo Scroppo che si può visitare al museo diocesano sito accanto alla Basilica Cattedrale della città. “La capacità di Angelo Scroppo è quella – secondo l’assessore alle feste e tradizioni Lillo Cimino - di saper cogliere attraverso la sua arte momenti di vita quotidiana, paesaggi e figure che denotano l’abilità dell’artista di saper esprimere il suo talento”.
E’ Ugo Adamo, dei gruppi archeologici d’Italia, a fornirci un percorso per ricostruire le forme del silenzio che da il titolo alla mostra dell’artista piazzese. “Angelo Scroppo nasce probabilmente con la cifra di una persona complessa, articolata, incapace di seguire percorso se non intricati ed onnicomprensivi. Non solo un’idea, ma anche il suo contrario; non solo un’affermazione ma anche l’opposto – afferma Ugo Adamo che continua – nella sua opera il bisogno fondamentale di esprimersi e di essere capito, accettato, incluso, ma altrettanto di comprendere ed accettare. Sulla fatica di accogliere questa polarità si basa molto della sua filosofia di vita e della sua arte.” Angelo Scroppo è nato a Piazza Armerina nel 1956v negli anni sessata si trasferisce con la sua famiglia prima in Calabria e poi in Toscana. Sin dalla sua adolescenza si appassiona alla pittura rinascimentale studiando le tecniche dei grandi artisti di quel tempo. Soggiorna spesso a Parigi dove ha modo di conoscere buona parte della pittura impressionistica che resterà un punto di riferimento per la sua produzione. Abita a Piazza Armerina e soggiorna periodicamente in città quali Firenze, Roma, Parigi, Barcellona, Palermo luoghi dove solitamente incontra amici, intellettuali e artisti che da tempo lo affiancano nel suo percorso artistico ed intellettuale.
Un mistero o una manovra della politica dietro il minacciato sciopero dei vigili urbani?
di Guglielmo Bongiovanni. Dietro il minacciato sciopero degli agenti di Polizia Municipale, dietro le reali e giuste esigenze rivendicate dagli agenti di P.M. o dietro i colpi di fioretto delle sigle sindacali sembra che si nasconda il solito modo di fare politica. Accordi trasversali, manovre politiche di basso profilo con il solo e vero obiettivo prendere il posto del comandante attuale Piero Viola. Allora diamogli addosso. Sputiamo veleno se decide di fare multe o decide di non farle, diamogli addosso dell’inciviltà che appartiene a ognuno di noi quando siamo al volante; diamogli addosso se parcheggiamo la vettura ovunque; Diamogli addosso se ci sono abusivi in città o non ci sono. Diamogli addosso se decide di controllare i commercianti che non rispettano l’ordinanza del Sindaco che stabilisce orari precisi per buttare i rifiuti. Diamogli addosso se dopo un concerto a trionfare è l’inciviltà. Diamogli addosso perché in fondo noi amiamo una città senza regole, una città del vivere e lascia vivere. Legalità, educazione stradale, rispetto della legge sembrano solo maschere, formule vuote. Slogan utilizzati al momento opportuno per mascherare il vero obiettivo: il comando della Polizia Municipale. Il fine giustifica i mezzi avrebbe scritto Machiavelli. C’è chi cerca vendette politiche inopportune, secondo il mio punto di vista, e chi cerca, invece, di scalare la vetta della dirigenza. Nessuno ha mai scritto, che oggi, il problema centrale della Polizia Municipale di Piazza non sono i comandanti ma il numero dei “soldati” chiamati a svolgere un servizio che risulta articolato in diversi settori di intervento alcuni dei quali delicati e complessi. Oggi la P.M. non si limita alla sola contravvenzione per violazione del codice della strada. Il comando di Piazza ha solo 6 vigili effettivi il resto appartiene al personale contrattista chiamato a lavorare, per contratto, a 18 o 24 ore settimanali. Ciò che andrebbe fatto è quello si costringere l’assessore alla viabilità Lillo Cimino a uno sforzo maggiore in una sola direzione: reperimento di risorse finanziarie da destinare a un monte ore supplettivo e avere così a disposizione per più ore un personale in numero maggiore. Oppure spingere per i famigerati concorsi pubblici; un comune di generali non va da nessuna parte e a dimostrarlo sembra l’organizzazione amministrativa-burocratica del nostro ente. Troppi comandanti, nessun soldato; le rivendicazioni del personale contrattista, poi, sono legittime e giuste: è giusto che vada dato ai vigili non effettivi lo straordinario dell’agosto scorso. Ritengo che sia una vittoria dei sindacati l’aver costretto nei giorni scorsi l’amministrazione comunale a siglare un patto che prevede, entro il prossimo mese di ottobre, l’avvio delle procedure di concertazione con la concreta possibilità di prevedere un sistema di turnazione a 35 ore settimanali o costringere l’amministrazione a lavorare sull’ipotesi di una banca dati delle ore. Ritengo che sia una vittoria l’aver trovato 5000 euro da destinare al lavoro straordinario del personale effettivo. Ritengo che sia giusto continuare la battaglia per la stabilizzazione del personale precario. Ciò che ora andrebbe fatto, e di cui dovrebbe farsi garante il comandante dei Vigili Urbani Piero Viola e la ricerca di risorse economiche per il personale contrattista da destinare al lavoro straordinaro cui gli agenti di P.M. sono chiamati in questi duri giorni di agosto. Il problema, visto l'assenza di un comandante di ruolo, è di natura politico gestionale e di linee guida che l'Amministrazione di governo vorrà e saprà sposare in materia e sul contenuto dei rapporti che deciderà di avere con i sindacati di categoria. Solo ad Ottobre, quando l'amministrazione avvierà le procedure di contrattazione con i sindacati, riusciremo ad avere delle risposte concrete. Allora solo un comando organizzato in modo ottimale legittima le critiche a chi lo dirige. In caso contrario, a mio modo di vedere, cadiamo nella solità banalità che a tratti sconfina nella volgarità e nella cattiveria gratuita di cui questa città non più bisogno.
Stasera alle ore 19, in Cattedrale, il fercolo della Patrona della Diocesi Maria Santissima delle Vittore sarà posto sul presbiterio
di Guglielmo Bongiovanni. Oggi 5 agosto è una data importante per la città di Piazza e per la Diocesi che fa capo a quella che fu la “Capitale delle genti lombarde stanziate in Sicilia”. Alle ore 19 il prezioso fercolo, che custodisce Maria Santissima delle Vittorie, (nella foto) sarà deposto dall’altare sul piano del presbiterio. Resterà lì per dieci giorni fino al 15 agosto quando alle ore 20 in solenne processione sarà portato per le vie cittadine a simbolo sia della rinnovata alleanza e fede del popolo piazzese verso la Patrona sia del legame imprescindibile che lega la sacra immagine di Maria Santissima delle Vittorie alla nobile storia di Piazza. Il mese di agosto per il popolo dei fedeli è il mese del rinnovamento dello spirito e dell’amore verso la Patrona che tanto ha amato questa città proteggendola nei diversi secoli dalle intemperie che la storia ci ha consegnato.
Era il 1996, ricopriva la carica di assessore allo sport turismo e spettacolo Filippo Rausa. Nel piccolo e gremito teatro Garibaldi il compianto Litterio Villari presentava un piccolo libro sull’apparizione della Madonna a Piazza Armerina. Ad un tratto, con profonda emozione, esclamò che esisteva una Lourdes in Sicilia, Piazza Armerina, che nel lontano 1348 ha avuto il privilegio e l’onore dell’apparizione della Madonna al pio sacerdote Giovanni Candilia. Vi lascio immaginare la punta di orgoglio "piazzese" che si accese dentro le mura del teatro Garibaldi. L’amore per la Patrona, simbolo di cristianità, in tempo di guerra, e di italianità successivamente, si trasformò immediatamente con un segno di ringraziamento tangibile; la costruzione di una chiesetta in contrada di Piazza Vecchia a cui si diede un nome "chiesa della Madonna dei Miracoli".Purtroppo di questa chiesa non è rimasto niente, difatti, intorno al 1950, si finì col demolirla e con essa sparì anche un quadro di un certo valore che raffigurava la Madonna con in braccio il Bambino insiemi ai Santi Rocco e Sebastiano che venivano invocati a protezione della peste che allora era di casa in tutta Europa. Oggi laddove apparve la Vergine Maria vi è posta un’edicola con la riproduzione del quadro andato rubato. Sono trascorsi 661 anni (1348-2009) dall’apparizione e dal ritrovamento del vessillo di Maria Santissima delle Vittorie. Sette secoli di storia che questa città ha forse dimenticato. Ma l’amore, l’attaccamento, la fede, la speranza, la gioia, il dolore, ogni anno vengono riposte nelle mani di "Maria" le cui opere miracolose sono raccontate in migliaia di pagine di storia. Quest’anno forse è un anno particolare, forse un anno di svolta, forse il punto di partenza, per manifestare ancora di più l’amore verso la nostra Patrona impegnandoci ad amare di più questa città che ha bisogno dell’orgoglio leale e sincero che per secoli ha animato la popolazione piazzese.
Era il 1996, ricopriva la carica di assessore allo sport turismo e spettacolo Filippo Rausa. Nel piccolo e gremito teatro Garibaldi il compianto Litterio Villari presentava un piccolo libro sull’apparizione della Madonna a Piazza Armerina. Ad un tratto, con profonda emozione, esclamò che esisteva una Lourdes in Sicilia, Piazza Armerina, che nel lontano 1348 ha avuto il privilegio e l’onore dell’apparizione della Madonna al pio sacerdote Giovanni Candilia. Vi lascio immaginare la punta di orgoglio "piazzese" che si accese dentro le mura del teatro Garibaldi. L’amore per la Patrona, simbolo di cristianità, in tempo di guerra, e di italianità successivamente, si trasformò immediatamente con un segno di ringraziamento tangibile; la costruzione di una chiesetta in contrada di Piazza Vecchia a cui si diede un nome "chiesa della Madonna dei Miracoli".Purtroppo di questa chiesa non è rimasto niente, difatti, intorno al 1950, si finì col demolirla e con essa sparì anche un quadro di un certo valore che raffigurava la Madonna con in braccio il Bambino insiemi ai Santi Rocco e Sebastiano che venivano invocati a protezione della peste che allora era di casa in tutta Europa. Oggi laddove apparve la Vergine Maria vi è posta un’edicola con la riproduzione del quadro andato rubato. Sono trascorsi 661 anni (1348-2009) dall’apparizione e dal ritrovamento del vessillo di Maria Santissima delle Vittorie. Sette secoli di storia che questa città ha forse dimenticato. Ma l’amore, l’attaccamento, la fede, la speranza, la gioia, il dolore, ogni anno vengono riposte nelle mani di "Maria" le cui opere miracolose sono raccontate in migliaia di pagine di storia. Quest’anno forse è un anno particolare, forse un anno di svolta, forse il punto di partenza, per manifestare ancora di più l’amore verso la nostra Patrona impegnandoci ad amare di più questa città che ha bisogno dell’orgoglio leale e sincero che per secoli ha animato la popolazione piazzese.
Bascetta chiama a raccolta i cittadini piazzesi: "Servono 10 mila firme per presentare la proposta di legge contro gli Ato"
Luigi Bascetta, (nella foto) coordinatore provinciale dell'O.S. COBAS, in relazione ai numerosi fronti di lotta aperti nei settori del precariato della pubblica amministrazione, dei servizi essenziali, dei lavoratori della forestale, del personale precario della scuola, del personale dipendente del Comune di ruolo, delle proposte legislative atte a sanare e a chiudere il triste e inverecondo "spettacolo" della mangiatoia rappresentata dalla privatizzazione dei servizi della spazzatura e dell'acqua, comunica quanto segue:
"A partire dal 7 agosto 2009 comincia l'apertura del fronte di lotta nei confronti della privatizzazione dei servizi essenziali ( spazzatura e acqua per intenderci!), con l'attivazione della petizione popolare atta alla presentazione della proposta di legge di abolire gli ATO e i cervelli malefici che li hanno inventati, con l'utilizzazione di un democraticissimo strumento quale è quello della partecipazione popolare ( art.12, comma 1 dello Statuto della Regione Sicilia), dopo che l'Amministrazione ha detto a chiare lettere che non intende perseguire questa via e che gli ATO ormai sono un moloch da ingoiare con tutto quello che comporta in termini di nocumento economico e di costi per la collettività. Sinceramente speravo che il nostro Sindaco, persona onesta e trasparente sia intellettualmente sia caratterialmente, si imponesse e si ergesse a guida del "suo popolo" per condurlo nella battaglia ( anche se si fosse persa!) della proposta di legge all'ARS e farsi relatore e portavoce delle istanze dei più deboli che sono quelli che vengono colpiti da una tassazione esosa e ingiusta. Sarebbe stato un gesto di grandissima portata politica e di grande respiro sociale l'O.S. COBAS, insieme alla società civile e del lavoro, si sarebbe schierata al suo fianco per portare a termine una lotta epocale contro un sistema di potere che dei cittadini e dei loro bisogni se ne frega altamente considerandoli solo e soltanto polli da spennare. Per questo abbiamo deciso di scendere noi cittadini, noi lavoratori, noi casalinghe, noi pensionati, noi studenti in piazza e raccogliere le 10.000 fatidiche firme per portare a termine il nostro lavoro pulito e trasparente di elementi pensanti e di persone per bene. Avevo mandato una richiesta al Presidente del Consilgio Comunale a all'intero consesso dei consiglieri per indire un consiglio comunale straordinario!........Silenzio assoluto!.....Allora abbiamo capito che dovevamo scendere noi in campo e lo faremo!....Piazza Garibaldi e Piazza Gen. Cascino saranno le nostre case in questi caldi giorni di agosto perché abbiamo mobilitato i compagni dell'intera Sicilia. Ce la faremo ne sono sicuro!..Io chiedo agli amici giornalisti e a quanti possono utilizzare i loro strumenti di lavoro di divulgare al massimo questa petizione e di dare man forte a chi cerca con pochi mezzi ma con grande convinzione di fare prevalere il diritto e la legalità nei servizi più necessari. Grazie in anticipo. E ora al lavoro!"
"A partire dal 7 agosto 2009 comincia l'apertura del fronte di lotta nei confronti della privatizzazione dei servizi essenziali ( spazzatura e acqua per intenderci!), con l'attivazione della petizione popolare atta alla presentazione della proposta di legge di abolire gli ATO e i cervelli malefici che li hanno inventati, con l'utilizzazione di un democraticissimo strumento quale è quello della partecipazione popolare ( art.12, comma 1 dello Statuto della Regione Sicilia), dopo che l'Amministrazione ha detto a chiare lettere che non intende perseguire questa via e che gli ATO ormai sono un moloch da ingoiare con tutto quello che comporta in termini di nocumento economico e di costi per la collettività. Sinceramente speravo che il nostro Sindaco, persona onesta e trasparente sia intellettualmente sia caratterialmente, si imponesse e si ergesse a guida del "suo popolo" per condurlo nella battaglia ( anche se si fosse persa!) della proposta di legge all'ARS e farsi relatore e portavoce delle istanze dei più deboli che sono quelli che vengono colpiti da una tassazione esosa e ingiusta. Sarebbe stato un gesto di grandissima portata politica e di grande respiro sociale l'O.S. COBAS, insieme alla società civile e del lavoro, si sarebbe schierata al suo fianco per portare a termine una lotta epocale contro un sistema di potere che dei cittadini e dei loro bisogni se ne frega altamente considerandoli solo e soltanto polli da spennare. Per questo abbiamo deciso di scendere noi cittadini, noi lavoratori, noi casalinghe, noi pensionati, noi studenti in piazza e raccogliere le 10.000 fatidiche firme per portare a termine il nostro lavoro pulito e trasparente di elementi pensanti e di persone per bene. Avevo mandato una richiesta al Presidente del Consilgio Comunale a all'intero consesso dei consiglieri per indire un consiglio comunale straordinario!........Silenzio assoluto!.....Allora abbiamo capito che dovevamo scendere noi in campo e lo faremo!....Piazza Garibaldi e Piazza Gen. Cascino saranno le nostre case in questi caldi giorni di agosto perché abbiamo mobilitato i compagni dell'intera Sicilia. Ce la faremo ne sono sicuro!..Io chiedo agli amici giornalisti e a quanti possono utilizzare i loro strumenti di lavoro di divulgare al massimo questa petizione e di dare man forte a chi cerca con pochi mezzi ma con grande convinzione di fare prevalere il diritto e la legalità nei servizi più necessari. Grazie in anticipo. E ora al lavoro!"
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Chi sono
Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com
___________
"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"
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