sabato 18 luglio 2009

I giorni della mia morte...erano un paradiso...Adesso è tornato l'inferno...



Il comune informa che ci sono 4 posti per le strisce blu.

Il Comune informa che la S.I.S. Parking Service Sistems, ditta che si è aggiudicata la gara per la gestione delle strisce blu a Piazza Armerina, ricerca n° 4 unità di personale part-time per lavoro come ausiliario del traffico.
LA SCADENZA E' IL 24 LUGLIO.
I candidati dovranno avere, come requisito, il diploma di scuola media superiore ed essere, preferibilmente, residenti nel Comune di Piazza Armerina o zone limitrofe.
Gli interessati possono inviare il curriculum entro e non oltre il 24 luglio 2009 via fax al n° 075/6059381 o via e-mail a info@sispark.it
La selezione dei candidati avverrà in loco e in data da destinarsi.
S.I.S. srl

INFORMAZIONI
S.I.S. S.r.l.
Via T. Tasso, 12 - 06075 Mantignana di Corciano (PG) - Italia Tel. (075) 605.195 - 605.192 Fax (075) 605.93.81
Email: info@sispark.it

Finalmente il vecchio ospedale è della diocesi

Piazza Armerina. Da ieri il vecchio ospedale della città dei mosaici, nel cuore del centro storico, è di proprietà della diocesi diretta dal vescovo monsignor Michele Pennisi. L’importo dell’acquisto dell’immobile ammonta a euro 1.377.240,00 a cui vanno aggiunte le spese notarili, la tassa di registro, le spese amministrative e tecniche. In calce all’atto firmato in un notaio gelese oltre la firma del vescovo c’è quella del capo della sanità ennese, il dottor Francesco Iudica. Si chiude, quindi, una maratona burocratica che dura da ben 5 anni, quando il 25/03/2004 Mons. Michele Pennisi chiedeva di poter acquistare la parte dell'ex Ospedale Chiello appartenente alla AUSL n.4. di Enna. Da allora una serie di passaggi burocratici infiniti, con numerose autorizzazione per procedere alle operazione di compravendita che avrebbero fatto desistere anche i più esperti imprenditori. Ma Pennisi ha resistito fino alla fine. Dice il Vescovo “ci sono voluti ben 5 anni per concludere le procedure d’acquisto. Questo dimostra che è possibile raggiungere gli obiettivi se si lavora con costanza. Sono soddisfatto per diversi motivi. Il bene ritornerà alla sua destinazione originaria che era di carattere religioso. Nel complesso sarà allocato il nuovo episcopio, e la casa del clero. Il chiostro, che è vicino al diocesano, può diventare uno spazio museale all’aperto. La diocesi avrà finalmente una sede degna ed i locali del seminario saranno utilizzati per l’istituto di scienze religiose, per la nuova biblioteca, l’archivio diocesano ed altre attività. Certo – conclude il vescovo – abbiamo dovuto e dovremmo affrontare tante spese. Per questo apriremo delle sottoscrizione. Ma sono certo che avremo la solidarietà dei fedeli”. Dichiarazioni di piena soddisfazione anche per il capo della sanità ennese Iudica che ha firmato l’atto di cessione. “Sono davvero contento – dice Iudica - È una di quelle rare occasioni nella vita di una persona in cui tutti gli aspetti di un caso sono positivi. La curia, più di qualunque altro soggetto, saprà valorizzare quell’immobile. Per la mia azienda inoltre – conclude Iudica – tra le altre situazioni positive c’è il recupero di una somma in bilancio che in questo periodo non può fare altro che piacere. Sono orgoglioso e contento e orgogliosa e contenta deve essere la città di Piazza”. Il complesso architettonico costituito dall’ex convento dei Frati Minori Francescani (XVII sec. su impianto del XIV sec.) e dalla fabbrica dell’ex Ospedale Chiello (1950 circa) di Piazza Armerina sono situati nella parte più alta del centro storico della città. In particolare, l’ex convento di S. Francesco, tra i più rappresentativi del panorama architettonico barocco della città, si colloca a chiusura del margine nord del pianoro del colle Mira (721 m. s.l.m.), l’odierno quartiere Monte, costituendo cosi riferimento visuale emergente dalla vallata nord-est.
Agostino Sella

La caccia la cinghiale una realtà dal prossimo anno

Finalmente la caccia al cinghiale sarà una realtà” queste le prime parole di commento del responsabile dell’Anta di Piazza Armerina Dario Pernicone (nella foto). Come preannunciato nei mesi scorsi grazie al lavoro meticoloso di monitoraggio, sia diurno che notturno, dell’Anta la caccia al cinghiale sarà una realtà per i cacciatori appassionati “Il monitoraggio del territotrio – spiega Dario Pernicone – e le schede tecniche e fotografiche su questo ugulato, ancora presente in un buon numero di capi permetterà, secondo il regolamento emanato dalla ripartizione faunistica venatoria ed ambientale di Enna coadiuvato retta dal funzionario dott. Filippo Guaraccia e coadiuvato dal corpo di guardie ambientali dell’Anta una nuova stagione di caccia per i numerosi appassionasti.” La caccia potrà essere compiuta solo in battuta autorizzata dalla competente ripartizione provinciale “Dovra essere compilata una richiesta i cui modelli sono già presenti presso la sede provinciale e regionale del corpo di guardie ambientali dell’anta – spiega Dario Pernicone responsabile Anta - nella scheda giornaliera per la battuta di caccia del cinghiale viene riportato la denominazione della squadra, la località e il caposquadra responsabile, inoltre i componenti della squadra dovranno scrivere il loro fucile ed essere in regola secondo il calendario venatorio.” Le guardie controlleranno che tutto sia rispettato secondo regolamento previo sospensione della battuta di caccia se dovessero verificarsi delle anomalie. “Dal prossimo anno il caposquadra potrà essere tale solo dopo aver conseguito l’attestazione di qualifica per poter svolgere tale funzione e iscrivere la squadra – spiega Dario Pernicone – all’uopo l’Anta è abilitata all’espletamento dei corsi come già previsto per il rilascio del tesserino che abiliterà per la raccolta dei funghi.” Simili modalità sono previste anche per la caccia alla volpe che si aprirà il prossimo gennaio del 2010. I cacciatori appassionati di caccia la cinghiale sono numerosi non solo nella provincia di Enna e il monitoraggio del territorio condotto dall’Anta fa supporre che i capi di cinghiale presenti sul territorio siano numerosi.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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