giovedì 27 marzo 2008

Rinascita piazzese. "Ci schieriamo con Mattia"

Piazza Armerina. “Ci schieriamo apertamente con Giuseppe Mattia, unico elemento di novità della campagna elettorale piazzese”. Lo dice con forza Salvatore Murella (nella foto) , leader del neonato movimento “Rinascita piazzese” espressione di una parte della società civile della città dei mosaici. In una “convention”, a cui hanno partecipato oltre un centinaio di persone, gli attivisti della nuova associazione hanno rotto gli indugi e si sono chiaramente senza mezzi termini per Giuseppe Mattia, candidato per un posto a Sala d’Ercole nelle liste del Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo. “Abbiamo deciso insieme agli altri aderenti dell’associazione “Rinascita Piazzese”– dice Salvatore Murella – di scendere in campo e schierarci senza se e senza ma. Abbiamo scelto di condurre la nostra battaglia a favore di una politica nuova e lontana dai vecchi modi del passato mettendo la nostra faccia a favore di una persona nuova e che incarna il cambiamento come Giuseppe Mattia”. Poi Salvatore Murella, che negli anni novanta è stato un rivoluzionario consigliere comunale del movimento per la democrazia La Rete, parla del movimento “Rinascita piazzese”. “Dentro il movimento – dice Salvatore Murella – ci sono persone come me che avevano deciso di tagliarla con la politica. Persone, stanche delle solite facce che da decenni sono protagonisti della politica e che cercano solo di salvare il loro posto di potere. Crediamo – ha continuato Murella – che attorno alla persona di Giuseppe Mattia sia possibile costruire un progetto che vada anche oltre le regionali. E’ possibile – ha continuato Murella – guardare con fiducia alle prossime amministrative e coinvolgere anche persone che fino ad oggi sono state lontane dalla politica per mancanza di fiducia”. Alla convention del movimento “Rinascita piazzese” è anche intervenuta Mariella Satariano, ex assessore comunale, nella giunta guidata da Fulvio Sottosanti. “Credo – ha detto la Satariano – che la semplicità di Mattia riesca a coinvolgere nella politica anche una serie di persone che altrimenti ne starebbero lontano. E’ importante – ha detto ancora la Satariano – che si sia una reale rinascita del popolo piazzese, una rinascita che parta dal basso e non sia affidata a chi ha “la puzza sotto il naso”.
Agostino Sella

Ritrovato crocifisso di San Giuseppe

Piazza Armerina. Riconsegnato nei giorni scorsi il crocifisso ligneo trafugato dalla chiesa di San Giuseppe il 21 febbraio del 2005. Con una celebrazione a cui ha partecipato il vescovo e le autorità cittadino, il bene sacro è stato riconsegnato alla devozione popolare. Dopo la presentazione artistica della scultura, il Crocifisso è stato portato in processione sino alla chiesa di San Giuseppe dove il vecovo Pennisi Pennisi ha celebrato la celebrazione eucaristica. Il crocifisso, ritrovato nelle settimane scorse, è stato riconosciuto e consegnato a Venezia al Rettore della Chiesa di San Giuseppe, Don Ettore Bartolotta. Le indagini svolte dai Carabinieri su tutto il territorio Nazionale sin dal giorno successivo al furto hanno avuto il loro primo momento importante nel mese di marzo 2007 allorché il Crocefisso venne notato posto in asta e battuto per 25 mila euro presso un importante casa d’aste veneziana. Agli occhi degli investigatori l’opera ha rilevato subito una corrispondenza con il Cristo analogo rubato tre anni addietro dalla chiesa piazzese e presente nella banca dati delle opere rubate del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Grazie al coordinamento della Procura della Repubblica di Venezia, i militari del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Venezia e Palermo hanno potuto confermare che il Cristo in battuta era in realtà quello rubato. Le indagini, condotte nella massima riservatezza, hanno richiesto anche il parere degli esperti della Soprintendenza veneziana. Anche la rete di compravendita del Cristo è stata integralmente rintracciata, ed ha permesso agli investigatori di identificare i passaggi sulla terraferma toccando le regioni di Sicilia, Toscana, Liguria, Lombardia e Veneto, con il deferimento alla autorità giudiziaria dei responsabili.

Agosdtino Sella

La Finocchiaro alla Villa Romana. "Al posto del ponte facciamo le strade"

Piazza Armerina. “I miei avversari vogliono fare a tutti i costi il ponte sullo stretto di Messina, ma per arrivare da Caltanissetta alla Villa Romana del Casale con le strade provinciali che ci sono occorre farsi almeno 4 volte la croce”. Anna Finocchiaro candidata per il centro sinistra alla presidenza della regione siciliana esordisce così nella conferenza stampa che ha tenuto ieri pomeriggio nello splendido scenario della Villa Romana del Casale, dichiarata dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità. “Siamo una regione – ha detto l’ex capogruppo dei senatori dell’Ulivo al Senato – in cui si spendono ben 327 milioni di euro all’anno per il turismo in confronto ai soli 57 milioni che si spendono in Toscana. Forse al posto di fare pubblicità si potrebbe pensare a sistemare meglio le infrastrutture per il turismo del nostro territorio”. Anna Finocchiaro, che prima della conferenza stampa ha visitato la Villa Romana del Casale dove attualmente sono in corso i lavori per il restauro dei mosaici e per il rifacimento della copertura ha continuato “I miei collaboratori romani sono rimasti stupefatti dalla quantità di cose belle che ci sono in Sicilia. Sono convinta – ha continuato la Finocchiaro – si può cambiare la nostra Sicilia, sono convinta che si può fare. Lo capisco facendo questa campagna elettorale dura, difficile ma stupenda. Vedo, girando per tutta la nostra isola, una grande voglia di cambiamento tra i volti della gente. Naturalmente per il cambiamento ci vogliono facce presentabili che abbiano determinazione forza ed autorevolezza e che siano in grado di cambiare realmente le cose. Occorre – ha continuato Anna Finocchiaro – mettere a sistema tutte a sistema tutte le risorse, comprese quelle umane”. Poi la candidata a presidente della regione siciliana ha parlato della posizione strategica che la Sicilia ha sia nel panorama euromediterraneo che in quello mondiale. “La Sicilia è al centro del mondo è può diventare un luogo importante per la pace, per la politica e per l’economia. Purtroppo – ha detto ancora Anna Finocchiaro – la classe dirigente che ci ha governato fino ad oggi è stata piena di supponenza. Il mio avversario è politicamente onnivoro e privo del senso del limite. Per quanto mi riguarda – ha concluda la leader del centro sinistra – io mi fido dei siciliani”.

Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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