Cade procurandosi una frattura al ginocchio, a causa di una avvallamento non segnalato, ed è costretta ad aspettare, a terra sofferente, l’ambulanza del 118 per quarantacinque minuti nonostante le continue chiamate degli agenti della polizia municipale della città. Ne avrà per parecchi giorni la signora Stefania Brighina: trauma al ginocchio sinistro e rottura della rotula. Finisce ricoverata al reparto di ortopedia dell’ospedale Chiello a causa di un piccola buca non segnalata dal comune, formatesi attorno ad un vecchio tombino, in via Barone Cammarata, in pieno centro cittadino. Soccorsa dalle persone che si sono accorte dell’accaduto, in poco tempo sul posto si è recata una pattuglia dei vigili urbani con in testa il vicecomandante Alfredo Sapone, l’ispettore Tiziana Calì e l’agente Giovanni Conti. “Un brutto incidente” ha commentato il vicecomandante della polizia municipale appena giunto sul posto. La signora è rimasta a terra per 45 minuti, e nonostante le continue segnalazioni, fatte dai vigili urbani al centralino del 118, l’ambulanza sul posto è arrivata dopo 45 minuti. “L’ambulanza è impegnata in altra sede” comunica il vicecomandante della polizia municipale della città Alfredo Sapone che ha impegnato gli agenti a sua disposizione per regolare il traffico in una zona da alta densità di circolazione veicolare. Una sola ambulanza impegnata che tornava da Valguarnera a causa di una chiamata arrivata precedentemente alla segnalazione che veniva da Piazza Armerina. La fortuna, se tale può essere definita, e che la signora non ha battuto il capo procurandosi danni più seri. Ancora una volta al centro dell’attenzione sia la scarsa manutenzione della strade cittadine ove si riscontrano numerosi pericoli sia per i pedoni che per gli autoveicoli, con l’aggravante di non essere segnalati adeguatamente dall’Ente proprietario, sia l’attesa dell’ambulanza del 118: “Se la signora avesse avuto problemi più seri saremmo stati oggi a raccontare una storia dai contorni più tragici” è stato il commento delle persone che hanno soccorso la giovane signora.
giovedì 29 luglio 2010
Firmata una convenzione tra Anta e il Comune tesa a rafforzare la sicurezza in città
L’assessorato alle attività produttive del Comune stipula una convenzione con l’associazione di volontariato Anta, diretta da Dario Pernicone, finalizzata allo svolgimento di attività di vigilanza sul territorio. Una campagna di sensibilizzazione e prevenzione con l’obiettivo di rendere più sicura la nostra città. In particolare, ai volontari diretti da Dario Pernicone è stato affidato il compito di vigilare all’interno e all’esterno delle ville comunali, vigilare nell’area del mercato settimanale che si svolge il giovedì, controllare e sorvegliare il patrimonio comunale, artistico e archeologico della città oltre ad occuparsi del servizio di prevenzione antincendio boschivo sul territorio comunale. Dalla relazione degli uffici dell’assessorato al territorio ambiente si legge che l’associazione di volontari Anta espleterà tantissime altre funzioni con l’intento di realizzare una più ampia e migliore fruizione del territorio e dei propri beni. Si occuperà di chiudere e aprire le ville comunali, di vigilare sia all’interno che all’esterno della fiera zootecnica, che si svolge in contrada Bellia l’ultima domenica di ogni mese occupandosi anche del compito di pulizia, diserbatura e disinfestazione di tutta l’area dell’ex Siace. Compiti particolari saranno assegnati ai volontari in occasione delle manifestazioni fieristiche di Maggio e Settembre e quant’altro l’Amministrazione intende organizzare. “Cercheremo di dare il massimo – commenta il responsabile dell’Anta Pernicone – abbiamo avuti affidati servizi delicati che cureremo con la massima attenzione e il massimo senso di responsabilità. Voglio ricordare che ci occuperemo anche del problema del randagismo fornendo, laddove occorre, un utile supporto e punteremo anche alla salvaguardia delle risorse naturali ed ambientali controllando l’abbandono dei rifiuti in discariche abusive.” L’amministrazione ha ripartito una somma massima di 20 mila euro per un anno da erogare come rimborso spese sostenute per l’espletamento delle attività fissate nella convenzione, di nove articoli, che andrà a disciplinare il rapporto tra Anta e Comune.
Al via oggi il 1° torneo di tennis organizzato dal TC Piazza Armerina
Partirà oggi il 1° torneo di tennis IV categoria dedicato alla patrona della città e della diocesi “Maria Santissima delle Vittorie”. Il torneo si svolgerà presso i campi di Contrada Bellia rimessi a nuovo dopo l’intervento dell’amministrazione che ha restituito un impianto di illuminazione adeguato che consentirà di giocare anche in notturna. Dieci giorni di tennis ad alto livello che si chiuderanno sabato 7 agosto con la finale. “Per l’occasione siamo grati sia all’amministrazione comunale per aver fatto sistemare l’impianto di illuminazione e a tutti i soci del Tennis Club di Piazza Armerina che si sono impieganti a fondo con grande senso di collaborazione e partecipazione, per cercare di rendere i campi di contrada Bellia più presentabili e funzionali” queste le prime dichiarazioni del presidente del tennis club della città Salvatore Lo Bartolo “Abbiamo proceduto alla tinteggiatura delle linee da gioco, delle panche, al ripristino della rete di recinzione, al diserbaggio e pulizia dell’area circostante.” Il torneo vedrà impegnati i tennisti siciliani più forti della categoria “Il tabellone è nutrito e potremmo assistere a incontri ad alto livello” conferma il presidente del tennis club Salvatore Lo Bartolo “a darsi battaglia i migliori tennisti da tutta la Sicilia a cominciare da Catania, Caltagiore, Cefalù, Gela, Leonforte e Nicosia. Tutti gli appassionati di tennis potranno divertirsi perché il livello è veramente alto e sono convinto che assisteremo a match avvincenti. Colgo l’occasione per ringraziare tutti gli atleti che parteciperanno a questo torneo e fare un in bocca al lupo a tutti. Che vinca il migliore. Mi auguro, ovviamente, che i tennisti piazzesi, che parteciperanno al torneo, possano mettersi in mostra con i più forti tennisti siciliani.”
COME CI COMPORTIAMO
GUARDA LA MERAVIGLIOSA NATURA E VEDI COME TI COMPORTI
Si può essere amanti della natura anche così!
Svegliati all’alba, osserva il sorgere del sole, ammira la bellezza della creazione che va oltre ogni possibile descrizione!
Chiediti se potresti ammirare queste cose essendo cieco, si può ammirare ed amare qualcosa che non si vede?
Chiediti se potresti ascoltare i meravigliosi suoni della natura se fossi sordo, si può sentire l’armonia dei suoni ed amarli essendo sordo?
Chiediti se potresti ammirare e lodare le meraviglie del creato se fossi muto, si può magnificare ciò che è bello essendo privato della parola?
Riflettendo bene su queste cose, ci rendiamo subito conto, di quando sia assolutamente necessaria la grazia di Dio per amare ciò che Egli ha creato per noi.
I nostri comportamenti, di fronte alle meraviglie del creato, sono tali da non vergognarci davanti a Dio? Facciamo tutto il possibile per far si che la creazione rimanga sempre meravigliosa, affinchè altri, dopo di noi, possano goderne altrettanto?
Ognuno si dia la risposta in se stesso, impegnandosi ad agire in conseguenza della risposta data.
Nel Cuore di ognuno Dio dice: “Mi Ami”, a questa domanda, quasi tutti rispondiamo con leggerezza ed altrettanta immediatezza: “Si, Ti Amo”.
Ecco che allora Dio ci riprende dicendoci: Se è vero che mi Ami, perché allora continui a peccare? Perché mi cerchi nei momenti di bisogno? Perché partecipi alla distruzione delle bellezze della natura con le tue azioni quotidiane? Perché non parli agli altri di me, creatore della natura?
Io, continua Dio, non mi vergogno del peccatore! Ti ho benedetto con la vita, ti ho dato talenti meravigliosi da usare, ma tu rinunci a questo! Ti ho rivelato “La Parola”, ma tu non cerchi in essa saggezza.
Esce fuori da solo il nostro comportamento di fronte alla creazione, diventa difficile rispondere ai perché di Dio, non essendoci parole in propria difesa, è più facile dire: Signore, perdonami, non sono degno di essere tuo Figlio.
Che Dio ci dia la grazia di poter giungere a questo, che è gia un modo di vedere il nostro comportamento sbagliato, di fronte alla creazione meravigliosa, allora ecco che vedrai venirti incontro colui che E’ Amore per te, che abbracciandoti, ti convincerà che proprio in questo consiste la Sua Grazia, nonostante le nostre mancanze, siamo suoi figli.
Angelo Baglio
Si può essere amanti della natura anche così!
Svegliati all’alba, osserva il sorgere del sole, ammira la bellezza della creazione che va oltre ogni possibile descrizione!
Chiediti se potresti ammirare queste cose essendo cieco, si può ammirare ed amare qualcosa che non si vede?
Chiediti se potresti ascoltare i meravigliosi suoni della natura se fossi sordo, si può sentire l’armonia dei suoni ed amarli essendo sordo?
Chiediti se potresti ammirare e lodare le meraviglie del creato se fossi muto, si può magnificare ciò che è bello essendo privato della parola?
Riflettendo bene su queste cose, ci rendiamo subito conto, di quando sia assolutamente necessaria la grazia di Dio per amare ciò che Egli ha creato per noi.
I nostri comportamenti, di fronte alle meraviglie del creato, sono tali da non vergognarci davanti a Dio? Facciamo tutto il possibile per far si che la creazione rimanga sempre meravigliosa, affinchè altri, dopo di noi, possano goderne altrettanto?
Ognuno si dia la risposta in se stesso, impegnandosi ad agire in conseguenza della risposta data.
Nel Cuore di ognuno Dio dice: “Mi Ami”, a questa domanda, quasi tutti rispondiamo con leggerezza ed altrettanta immediatezza: “Si, Ti Amo”.
Ecco che allora Dio ci riprende dicendoci: Se è vero che mi Ami, perché allora continui a peccare? Perché mi cerchi nei momenti di bisogno? Perché partecipi alla distruzione delle bellezze della natura con le tue azioni quotidiane? Perché non parli agli altri di me, creatore della natura?
Io, continua Dio, non mi vergogno del peccatore! Ti ho benedetto con la vita, ti ho dato talenti meravigliosi da usare, ma tu rinunci a questo! Ti ho rivelato “La Parola”, ma tu non cerchi in essa saggezza.
Esce fuori da solo il nostro comportamento di fronte alla creazione, diventa difficile rispondere ai perché di Dio, non essendoci parole in propria difesa, è più facile dire: Signore, perdonami, non sono degno di essere tuo Figlio.
Che Dio ci dia la grazia di poter giungere a questo, che è gia un modo di vedere il nostro comportamento sbagliato, di fronte alla creazione meravigliosa, allora ecco che vedrai venirti incontro colui che E’ Amore per te, che abbracciandoti, ti convincerà che proprio in questo consiste la Sua Grazia, nonostante le nostre mancanze, siamo suoi figli.
Angelo Baglio
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Chi sono
Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com
___________
"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"
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