I dati sulla povertà e l’esclusione sociale forniti dal Rapporto della Caritas e della Fondazione Zancan confermano ciò che ognuno di noi sperimenta nella propria vita quotidiana: l’Italia è un Paese bloccato, attraversato da una crisi profonda, guidato da un governo interessato esclusivamente a tutelare i privilegi di casta e le cricche del malaffare, che giorno per giorno tradisce la Costituzione e la speranza di una società più giusta ed eguale.
giovedì 14 ottobre 2010
I tre alberi
In un bosco in cima ad una collina, vivevano tre alberi. Un giorno iniziarono a discutere dei loro desideri e delle loro speranze. Il primo albero disse: "Spero di diventare un giorno lo scrigno di un tesoro. Potrei essere riempito d'oro, d'argento e di gemme preziose. ..clicca qui..
Raccogliamo un pò di vaffanc......
vaffanc..... alla censura
Quando una canzone vale più di mille articoli
E’ stato lui, io lo so
non credo alla campana degli innocentisti
perchè anticamente ero io un centurione con la spada e non lo posso difendere
Mi ricordo quando ci fu Galileo e Giovanna D’Arco ero presente in piazza,
provavo immenso piacere mi sentivo bene a vedere come si muore, sono di un’altra razza
Chiedi un autografo all’assassino
guarda il colpevole da vicino e approfitta finchè resta dov’é
toccagli la gamba fagli una domanda,
ancora chiedi un autografo all’assassino chiedigli il poster e l’adesivo
e approfitta finche’ resta dov’è toccagli la gamba
fagli una domanda
cattiva spietata
è la mia curiosità impregnata di pioggia televisiva
comincia un’altra partita....
(Samuele Bersani)
Inizieranno a breve i lavori di consolidamento dell'Istituto tecnico industriale di Piazza Armerina
Inizieranno i lavori di consolidamento strutturale dell’Itis “Ettore Maiorana” di Piazza Armerina. A confermarci la notizia l’ex assessore provinciale dell’Mpa Giuseppe Mattia. "Il prossimo 23 novembre sarà espletata la gara per il consolidamento strutturale dell'Istituto tecnico industriale della citta dei mosaici e credo che sia una notizia importante per l'intera città.” Nella nota che ci inviato Giuseppe Mattia, leader dell'Mpa di Piazza Armerina e della parte sud della provincia di Enna, si leggono parole di apprezzamento anche per il collega di partito il consigliere provinciale dell'Mpa Cimino"mi ha confermato la notizia il consilgiere provinciale dell'Mpa Cimino che insieme abbiamo lavorato con impefno e serietà per poter accellerare le procedure delle gara d'appalto per il consolidamento strutturale della scuola." La gara sarà curata dall'ufficio regionale gara d'appalto di Palermo essendo l'importo superiore al milione di euro e per la precisaione 1 milione e 250 mila euro.
Un tubo dell'acqua attorcigliato attorno un cavo dell'alta tensione scatena le reazioni del consigliiere Filippo Vitali
Un tubo dell’acqua attorcigliato attorno ad filo della luce. Questa è la causa della furibonda protesta del consigliere indipendente di sinistra Filippo Vitali “E vergognoso che nessuno intervenga e si consenta di fare lavori simili” questa le prime parole del consigliere Vitali “più volte ho ripetuto al sindaco e al vicesindaco di intervenire. Si limitano a rassicurarmi e poi fanno orecchio da mercante.” Le parole di protesta del consigliere indipendente di sinistra non si fanno attendere “Sono stati fatti dei lavori, a cura dall’azienda che si occupa del servizio idrico della città, dinnanzi la chiesa di Santa Lucia, uno delle chiese più importanti del quartiere Canali. Oggi la chiesa madre visto che la chiesa di Santa Maria dell’Odigitria è chiusa per la nota vicenda del crollo del muro avvenuto nel dicembre del 2007. I signori di Acquaenna hanno eseguito dei lavori e poi inspiegabilmente hanno portato dei tubi dell’acqua nelle vie adiacenti tutti attorcigliati alla meno peggio. Di fronte la chiesa di Santa Lucia, ex sinagoga giudaica, è incredibile quello che è stato fatto: un tubo dell’acqua, presumibilmente di gomma, è stato attorcigliato attorno un filo dell’alta tensione. E mai possibile che si possa fare un lavoro del genere? Credo – continua il consigliere Vitali - che sia pericoloso tenere un tubo, dove passa l’acqua, a contatto con un cavo dove passa l’alta tensione. Se dovesse registrarsi un guasto e l’acqua finire sui cavi cosa potrebbe accadere? Ho ripetuto più volte al sindaco Nigrelli e al vicesindaco Ribilotta di intervenire e chiedere spiegazioni. Nessuno mi ha dato conto. Mi sono recato all’ufficio tecnico e nonostante la carica che ricopro mi è stato detto, da qualche sapientone dell’ufficio: mi spiace si rivolga ad Acquaenna noi non siamo più competenti in materia. Ma e mai possibile – dice il consigliere Vitali - dare simili risposte? Chi controlla il nostro territorio? Allora se il Comune non è più competente chiunque potrà fare ciò che vuole. Chiunque potrà danneggiare il nostro territorio, il nostro centro storico, chiunque è autorizzato a fare scempio della nostra storia e della nostra dignità perché questi signori ormai hanno la certezza dell’impunità. Non posso che manifestare sentimenti di sdegno – conclude Filippo Vitali - per il comportamento tenuto dal primo cittadino e dal suo vice nei confronti di una legittima richiesta avanzata da un consigliere comunale legittimamente eletto e rappresentante del popolo.”
Politica: Una maggioranza trasversale consente l'approvazione del regolamento sul bonus bebe e quello sui servizi sociali
Ancora una maggioranza trasversale assicura l'approvazione di due regolamenti dall’aula: quello sui servizi sociali e quello sul bonus bebè proposto dal capogruppo del Pdl Carmelo Gagliano. “Abbiamo consegnato uno strumento per la città importante – dichiara il capogruppo del Pdl Carmelo Gagliano un regolamento che darà la possibilità alle mamme, comprese anche le donne non residenti a Piazza Armerina, che decideranno di far nascere i propri figli nella città dei mosaici, di spendere 300 euro in farmacie, sanitari e negozi che vendono prodotti per la prima infanzia che si convenzioneranno con il Comune”. Il capogruppo del Pdl evidenzia il significato politico del regolamento votato dall’aula “Il regolamento vuole essere anche un segnale forte finalizzato alla valorizzazione del reparto di ostetricia e uno stimolo a far nascere i bambini nella nostra città. Un piccolo incentivo per un reparto che fa bene il proprio lavoro.” L’atto votato dall’aula ha ottenuto i consensi del Pdl (Gagliano e Paternicò), del Pd (Venezia, Lotario, Calamaio, Adamo), dell’indipendente di sinistra Vitali e del consigliere dell’Mpa Ivan Picicuto. Si sono astenuti i dissidenti del Pd: Centonze, Capizzi, Monasteri. Il no è arrivato dall’Udc: “Riteniamo – ha dichiarato in aula il capogruppo dell’Udc Enzo Filetti - che la somma da investire per l’applicazione di questo regolamento poteva essere destinata ad altre cose visto che il reparto di ostetricia, da quando ci è stato comunicato dai vertici sanitari, dovrà essere chiuso perché non raggiunge il numero di nascite all’anno stabilite.” Secca la replica del consigliere Carmelo Gagliano “E da anni che si parla di chiudere questo reparto ma a quanto pare non è mai successo quindi riteniamo questo regolamento uno strumento indispensabile a valorizzare l’ostetricia del Chiello e un segnale forte anche contro la eventuale chiusura del reparto.” Passa anche il regolamento sui servizi sociali. Ottantaquattro articoli che andranno a disciplinare il settore delle politiche sociali “Un regolamento, mostruoso per certi versi, perché per applicare appieno questo atto occorreranno parecchie migliaia di euro in più rispetto a quelli che già spendiamo per il settore delle politiche sociali” commenta il capogruppo del Pdl Carmelo Gagliano. Il solo voto contrario al regolamento è arrivato ancora una volta dai consiglieri dell’Udc. Il consiglio comunale tornerà a riunirsi giorno 19 ottobre per discutere di riequilibri di bilancio. Poi il 21 ottobre si dovrebbe parlare di mercato settimanale ed infine giorno 28 ottobre di tornerà in aula per ascoltare la relazione annuale del sindaco Fausto Carmelo Nigrelli.
Interviene l'on.Colianni sulla vicenda della casa di riposo
Si profila un’aspra querelle giudiziaria tra l’Ipab “San Giuseppe e San Giovanni di Rodi” e il Comune di Piazza Armerina. La suindicata IPAB, infatti, dopo aver tentato, invano, attraverso un rapporto epistolare intercorso tra i due enti, per cercare di comporre, la ormai annosa e alquanto problematica questione, relativa alle integrazioni per le prestazioni sanitarie, ha infine deciso, di fare ricorso al Tribunale di Enna per decreto ingiuntivo nei confronti del Comune di Piazza Armerina. La vicenda coinvolge tre enti, IPAB, ASP Enna e il Comune di Piazza Armerina, e vede come protagonista principale la Casa di Riposo “San Giuseppe”, gravata, ormai da parecchi anni, da problemi economici, situazione, questa, che non ha fatto di certo dormire sonni tranquilli al personale dell’Opera Pia, che, nonostante ciò, si è sempre prodigato con efficiente professionalità, per rendere confortevole la vita degli anziani ospiti all’interno della struttura, come hanno dichiarato gli stessi operatori in parecchie occasioni.
La Casa di Riposo “San Giuseppe” continua ad affermare, come da tempo già fatto, di vantare un credito di 920 mila euro nei confronti del Comune, che dovrebbe solo anticiparli, per l’integrazione delle rette quotidiane degli ospiti, con riferimento alle prestazioni sanitarie fornite dall’istituto agli anziani tra il 2003 e il 2010.
L’On. Dott. Paolo Colianni, venuto a conoscenza della vicenda, come componente della Commissione Sanità all’ARS, ed in qualità di medico psico-terapeuta, vicino ad alcune tipologie di problematiche che gli operatori delle IPAB affrontano quotidianamente, così è intervenuto: “La delibera con cui la giunta comunale di Piazza Armerina ha dato incarico all’avvocato Bonura di opporsi al decreto ingiuntivo, rappresenta una occasione mancata per il risanamento di una IPAB che avrebbe dovuto vedere il Comune co-protagonista e non oppositore, come invece ha deciso di apparire con tale scelta. Il Sindaco Nigrelli e la sua amministrazione, avrebbero dovuto farsi promotori della organizzazione di una Conferenza di Servizi tra Regione, Comune, ASP e IPAB per la soluzione del problema, piuttosto che puntare al fallimento dell’ente. In tal senso deve essere apprezzata e incoraggiata, non ostacolata, l’azione amministrativa condotta dal Presidente dell’IPAB. Nunzio Crimì, che punta ad un risanamento finanziario completo attraverso la riscossione del credito per i servizi già resi negli anni precedenti e a causa dei quali l’ente versa in tale situazione. Le risorse della legge regionale 328/2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” devono essere destinate, prioritariamente, alle IPAB. Sulla base di tale decreto, esorto il Sindaco ad organizzare una Conferenza di Servizi, finalizzata al raggiungimento di un equilibrio tra le parti e per una corretta ottimizzazione delle risorse, che possa consentire un sereno proseguimento delle attività svolte dagli operatori della Casa di Riposo “San Giuseppe” di Piazza Armerina”.
La Casa di Riposo “San Giuseppe” continua ad affermare, come da tempo già fatto, di vantare un credito di 920 mila euro nei confronti del Comune, che dovrebbe solo anticiparli, per l’integrazione delle rette quotidiane degli ospiti, con riferimento alle prestazioni sanitarie fornite dall’istituto agli anziani tra il 2003 e il 2010.
L’On. Dott. Paolo Colianni, venuto a conoscenza della vicenda, come componente della Commissione Sanità all’ARS, ed in qualità di medico psico-terapeuta, vicino ad alcune tipologie di problematiche che gli operatori delle IPAB affrontano quotidianamente, così è intervenuto: “La delibera con cui la giunta comunale di Piazza Armerina ha dato incarico all’avvocato Bonura di opporsi al decreto ingiuntivo, rappresenta una occasione mancata per il risanamento di una IPAB che avrebbe dovuto vedere il Comune co-protagonista e non oppositore, come invece ha deciso di apparire con tale scelta. Il Sindaco Nigrelli e la sua amministrazione, avrebbero dovuto farsi promotori della organizzazione di una Conferenza di Servizi tra Regione, Comune, ASP e IPAB per la soluzione del problema, piuttosto che puntare al fallimento dell’ente. In tal senso deve essere apprezzata e incoraggiata, non ostacolata, l’azione amministrativa condotta dal Presidente dell’IPAB. Nunzio Crimì, che punta ad un risanamento finanziario completo attraverso la riscossione del credito per i servizi già resi negli anni precedenti e a causa dei quali l’ente versa in tale situazione. Le risorse della legge regionale 328/2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” devono essere destinate, prioritariamente, alle IPAB. Sulla base di tale decreto, esorto il Sindaco ad organizzare una Conferenza di Servizi, finalizzata al raggiungimento di un equilibrio tra le parti e per una corretta ottimizzazione delle risorse, che possa consentire un sereno proseguimento delle attività svolte dagli operatori della Casa di Riposo “San Giuseppe” di Piazza Armerina”.
Il sindaco Nigrelli trove i soldi per le ragazze madri
Con determina sindacale numero 29 dell’8 ottobre 2010 il sindaco Carmelo Nigrelli pone fine alla querelle sulle ragazze madri in merito all’elargizione di un contributo, con fondi comunali, pari a 219,49 euro mensili per ogni figlio minore. Il primo cittadino ha stornato una somma pari a 16 mila e 850 euro dal capitolo 6751 al capitolo 7140 al fine di consentire l’assunzione dell’impegno di spesa per provvedere alla liquidazione dei contributi ai beneficiari, secondo quanto stabilito da un apposito regolamento comunale approvato il 26 novembre del 1996 e modificato nel 1999. Il servizio era stato sospeso lo scorso mese di agosto perché non vi erano più le somme necessarie nell’apposito capitolo di spesa del bilancio di previsione 2010 approvato dal consiglio comunale nel mese di luglio. Con questa somma stornata dal primo cittadino il servizio potrà riprendere per più di venti beneficiarie che, secondo il regolamento approvato nel 1996, dovranno fornire una prestazione lavorativa presso i plessi di proprietà del Comune tenendo conto della qualifica posseduta. La vicenda era esplosa dopo le dichiarazioni fornite alla stampa dalla ragazza madre Salvatrice Grillo che aveva denunciato la sospensione del servizio e il pericolo di poter perdere i due figli che manteneva con il contributo che il Comune assicurava alla ragazza madre. In merito alla vicenda era intervenuta anche l’assessore alle politiche sociali Lina Grillo rassicurando tutti i beneficiari del servizio che l’amministrazione si stava muovendo per poter disporre dei fondi economici sufficienti a riprendere il servizio garantito dall’ente locale. La determina del sindaco Nigrelli ha posto fine alla lunga polemica che ne era seguita sopratutto dopo le dichiarazioni di Salvatrice Grillo tanto che l’assessore alle politiche sociali era stata costretta ad intervenire per precisare la natura del regolamento che disciplina l’elargizione del e rassicurare tutte le ragazze madri. “Siamo riusciti a trovare le somme sufficienti per poter riattivare il servizio – commenta l’assessore alle politiche sociali Lina Grillo - e l’ufficio competente non hai smesso di lavorare nell’interesse di questa signore con puntualità e rigore avente in mente un solo obiettivo quello di venire incontro alle esigenze di queste signore che vivono una situazione difficile.”
Un'intera famiglia finisce in ospedale, avevavo ingerito funghi velenosi
Un’intera famiglia finisce ricoverata in ospedale per aver ingerito funghi velenosi. Per fortuna i quattro ricoverati se la sono cavata con cinque giorni di prognosi. Con l’arrivo della stagione autunnale si ripropone il problema funghi. Ogni anno persone non qualificate si avventurano nella raccolta di questa particolare e prelibata specie con il rischio di perdere la vita. Nei giorni scorsi è capitata ad una intera famiglia, che dopo aver ingerito l’omphalotus olearius, un fungo di colore arancione, che si trova nelle ceppaglie delle piante di quercia o ruvolo nostrano, sono finiti in ospedale per la ragione semplice che questa specie di fungo viene classificato, dai manuali scientifici, quale tossico-velenoso. Solo le pronte cure dei medici del pronti soccorso dell’ospedale Chiello hanno evitato certamente il peggio alla sfortunata famiglia, residente in contrada Sedano, colti da seri malori. In ospedale sono finiti marito, moglie e due figli. Tutti i componenti della famiglia accusavano i chiari sintomi da ingestione di funghi tossico-velenosi, per cui i medici hanno ritenuto necessario richiedere ai carabinieri di recarsi urgentemente presso la loro abitazione per ricercare parte di quelli che non erano stati consumati allo scopo di poter consentire agli esperti il riconoscimento degli stessi per determinare quindi la terapia da iniziare. I quattro componenti della famiglia colti da sintomi da avvelenamento, dopo essere rimasti in osservazione per qualche ora, hanno firmato per essere dimessi, tornando a casa con una prognosi di cinque giorni di riposo e cure. Continuano a verificarsi nel territorio di Piazza Armerina casi di intossicazione da ingestione di funghi velenosi, almeno otto casi a Piazza Armerina lo scorso anno, di cui uno con conseguenze gravi ed il ricovero in prognosi riservata di una persona che aveva consumato dell’amanite falloide, fungo velenosissimo e dagli esiti spesso mortali. La legge regionale siciliana numero 3 del 2006, uniformandosi alla legge nazionale, prevede che la raccolta di funghi può essere esercitata solo se muniti di apposito tesserino rilasciato al termine dalla frequentazione di appositi corsi che vengono effettuati presso i vari comuni. Per coloro che raccolgono funghi privi del previsto patentino sono previste sanzioni da 100 fino a 2.500 euro.
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Chi sono
Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com
___________
"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"
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