giovedì 30 ottobre 2008

Intervista agli studenti. I motivi della protesta.

Manifestazione studentesca a Piazza contro la Gelmini

Stamattina studenti piazzesi contro la Gelmini

Piazza Armerina. Tutti in piazza contro lo riforma Gelmini. Oggi, secondo gli organizzatori, si attendono almeno duemila di studenti che frequentano le scuole piazzesi che manifesteranno per le vie della città dei mosaici contro la riforma voluta dal governo di Silvio Berlusconi ed attuata dal ministro della pubblica istruzione Maristella Gelmini. Una riforma peraltro, che proprio ieri è stata approvata al senato nonostante le proteste. Nel corteo degli studenti anche il sindaco piazzese Fausto Carmelo Nigrelli. “Non ci arrenderemo – dice Ismaele Palumeri uno studente dell’Itis – cercheremo fino in fondo di far capire che questa riferma smantella la scuola pubblica e penalizza il diritto allo studio di tutti gli studenti. Semmai – continua Palumeri – garantisce solo i benefici a chi gestisce le scuole private. I ricchi non avranno problemi, mentre i poveri saranno sempre penalizzati da questo sistema. E’ giusto protestare e lo faremo con grande passione, civiltà e determinazione”.  “Sarò con gli studenti nel corteo – dice il sindaco Nigrelli - Sono solidale con tutto il mondo della scuola e con le famiglie. La nuova legge sulla scuola fa parte ad un ampio attacco allo stato sociale che parte dalla sanità e attraverso la scuola tocca anche gli ammortizzatori sociali. E’ frutto – conclude Nigrelli - di una politica che vuole allargare la forbice tra le classi che stanno meglio e quelle che stanno peggio”. Il corteo organizzato dagli studenti prenderà il via alle ore nove dal campo Sant’Ippolitto per raggiungere piazza Senatore Marescalchi, attraversando quindi tutta l’arteria principale della città dei mosaici. In piazza Marescalchi ci sarà anche una manifestazione organizzata dai professori aderenti ai Cobas scuola. Insomma, si mobilita tutto intero il mondo scolastico anche se a questo punto la riforma è legge e solo un referendum popolare può far fare retro marcia al governo. Intanto grande spiegamento delle forze dell’ordine per gestire la grande manifestazione studentesca. Polizia, Carabinieri ed agenti di polizia municipale saranno impegnati per assicurare l’ordine durante la manifestazione e lo svolgimento del corteo che attraverserà prima via Libertà, poi la via Monsignor Sturzo, via Generale Ciancio per fare capolinea in piazza Marescalchi. Scuole chiuse quindi e tutti in piazza per protestare contro la nuova legge.
Agostino Sella

Centonze pronti a convocare il consiglio con Iudica

Piazza Armerina. “Siamo assolutamente pronti a convocare un consiglio straordinario per sentire le ragioni del dottor Francesco Iudica”. Calogero Centonze, presidente del consiglio, non aspetta un momento. Apprende della disponibilità al confronto del direttore dell’Asl 4, è immediatamente è disponibile a riunire il civico consesso. “Siamo pronti al confronto – dice Centonze – nessuno di noi ha dei pregiudizi. Tutti vogliamo capire meglio questo pieno. Se il dottor Iudica è pronto al confronto non può farci altro che un grandissimo piacere”. Si prospetta quindi nei prossimi giorni un consiglio comunale nella città dei mosaici in cui si parlerà nuovamente del piano di rientro e del riequilibrio che sta tentando Francesco Iudica. Questa volta però ci sarà un interlocutore. Il capo della sanità ennese, direttore dell’Asl, è pronto a sentire le proposto e dare le sue risposte. Il piano di Iudica parte da un ridimensionamento dei posti letto voluto dall’assessore regionale alla Sanità Russo. Senza quei tagli il panorama sanitario probabilmente rimarrebbe così com’è. Ma pare i posti letto comunque debbano saltare. Iudica, dice comunque che tutto cambierà in meglio. “Vedremo – dice sempre Centonze – ma è chiaro che a livello regionale il piano soffre di un disequilibrio notevole. Le aree metropolitane di Palermo e Catania la fanno da padrone. Hanno tagliato soprattutto nelle piccole province. E’ un modo di operare che non tiene conto della parità dei diritti di tutti i cittadini. Iudica è un personaggio influente anche nei piani alti della politica regionale – dice Centonze – Faccia sentire anche lui la sua voce. Questo piano di rientro regionale è insostenibile. Vedremo come andrà a finire. Sono certo – dice il presidente del consiglio comunale piazzese – che ci sarà un dibattito sereno in cui tutti i consiglieri potranno porre le loro domande e sentire le risposte del direttore generale. Per quanto ci riguarda – dice ancora Centonze – il consiglio comunale che presiedo non vuole fare nessuna speculazione. Vuole solo capire e di conseguenza agire. Se ci sarà da manifestare lo faremo non ad Enna, ma direttamente a Palermo nelle piazze dove ha sede il governo regionale. Qualcosa non va – conclude Centonze – a partire dalla testa. Se non sarà garantito il diritto alla salute dei cittadini faremo tutto il possibile per evitare che il piano regionale di rientro vada avanti”.

Agostino Sella

Iudica. "Pronto a venire al consiglio di Piazza Armerina"

Piazza Armerina. “Sono disponibile ad incontrare i consigli comunali e a spiegare il progetto della nuova sanità”. Il capo della sanità ennese, Ciccio Iudica, è pronto a scendere in campo per difendere il nuovo piano sanitario che ha redatto insieme all’Umberto I di Enna. Un piano sanitario redatto tenendo conto del piano di rientro redatto dall’assessore regionale alla sanità Russo che in provincia di Enna ha previsto il taglio di qualche centinaio di posti letto. Ma Iudica è certo che nonostante la riduzione dei posti letto aumenterà la qualità dell’offerta sanitaria in tutto il territorio provinciale.“Dedicherò i prossimi giorni a spiegare il piano sanitario. Sono disponibile ad incontrare chi di dovere per spiegare le ragioni del piano. Sarà una sanità migliore di quella di adesso. Purtoppo – continua il direttore dell’asl 4 - le firme che si raccolgono sono più contro le paure che contro la realtà. Il modello che stiamo proponendo – dice ancora Iudica - garantirà una sanità migliore di quella di oggi. Occorre difendere gli interessi di tutti i cittadini”. Poi il capo della sanità ennese spiega perché non è andato al consiglio comunale di Piazza Armerina. “Quando mi ha invitato in presidente del consiglio comunale Calogero Centonze non avevamo ancora pronta una proposta. Quel consiglio comunale doveva rivendicare delle cose. Le rivendicazioni non hanno me come interlocutore ma altri. Adesso – continua Francesco Iudica - quella proposta c’è e quindi sono pronto a confrontarmi con tutti. Non perderò occasione, nei consiglio comunale e nelle assemblee cittadine, per spiegare punto per punto il modello organizzativo che stiamo mettendo in atto. Non chiuderemo nessun ospedale – conclude Francesco Iudica – Sarà una riforma che garantirà sempre qualità e sicurezza. Si tratta di realizzare una scala di interventi partendo dall’idea che ci sia un rapporto tra complessità e prossimmita. Dove maggiore è la complessità minore sarà la prossimità”. Insomma il direttore generale è pronto. Per lui si prevedono battaglie in assemblee e consigli comunali in cui dovrà spiegare a tutti le ragioni di una sanità che “spreca troppo”. Conclude Iudica. “I cittadini possono stare tranquilli. Anche se molti di loro da un lato si lamentano che la sanità non funziona dall’altro vorrebbero che le cose rimarrebbero così come sono”.

Agostino Sella

Monaco ed i suoi primi 100 giorni da presidente della provincia

ENNA. “Ho trovato un provincia impostata sui sottogoverni. Con me non sarà così. Toglierò tutti gli enti inutili. Già è saltata la biennale di Archeologia”. Pippo Monaco, parla dei suoi primi cento giorni da presidente della provincia. Da buon chirurgo qual è, tiene già in mano il bisturi. Per tagliare alcuni carrozzoni del sistema politico ennese.

Presidente, sono passati più di cento giorni. Cosa ha fatto?

Nei primi giorni abbiamo conosciuto i meccanismi della provincia. Poi ci siamo messi al lavoro per realizzare una serie di progetti a 360 gradi. Presto vedremo i risultati. Il progetto più importante è quello di 38 milioni di euro sulla viabilità provinciale che è un colabrodo.

Cosa ne pensa del nuovo piano sanitario.

Sono perfettamente d’accordo con chi si ribella. E’ un piano che non condivido nel modo più radicale. Penalizza eccessivamente la nostra provincia. Siamo passati a 330 posti letto per acuti con un’incidenza per abitante che scende al 2 %. A livello regionale è al 3,8 %. Sono state privilegiate le aree metropolitane. L’assessore Russo nella determinazione dei posti letto ha seguito un procedimento erroneo. Sarebbe stato più corretto stabilire il reale fabbisogno del territorio.

Ma la giunta regionale è del centro destra, come la sua!

Le sa che varie forze del centro destra hanno preso posizione di distacco dal piano. Io ho chiesto di essere sentito dalla commissione sanità della regione per esporre le proteste.

Il sistema della ATO continua a garantire solo città sporche in tutta la provincia. Lei come intende muoversi.

C’è una grande situazione debitoria dell’Ato. Il problema va risolto a livello regionale e con la collaborazione di tutti.

Poi c’è il problema dell’acqua.

Purtroppo abbiamo una carenza delle fonti di approvvigionamento. Non piove da otto mesi e l’Ancipa si sta prosciugando.

Come ha trovato la provincia di Enna dopo 15 anni di governo di sinistra.

“Ho trovato una provincia impostata sia dal punto di vista organizzativo e progettuale su un criterio che non condividerò mai. Un sistema costruito sul clientelismo con lo sperpero di denaro pubblico basato su posti di governo e sottogoverno. Con posti di lavoro dati con logica di tipo assistenziale. Basta pensare alle innumerevoli società create e che prosciugano le risorse della provincia.

Ma i sottogoverni che si liberano li affida o no.

Ma io sto chiudendo le società inutili come la biennale di archeologia! Sulle altre società stiamo valutando. Il mio intento è uscire anche da Sicilia Ambiente. Lo stesso problema si porrà con le altre partecipate. C’è solo il problema dei contratti.

Però anche nella sua coalizione ad Enna c’è qualcuno che fa il monello!

In tutte le famiglie ci sono i figli discoli. Però anche loro appartengono alla famiglia. Presto o tardi rientreranno. Una famiglia li accoglie sempre.

Agostino Sella

Ancora Nigrelli sul ruolo dell'ASL in Scienze Infermieristiche

Piazza Armerina. Ancora sul tavolo la questione del corso di scienza infermieristiche della città dei mosaici. Il sindaco Nigrelli, torna sull’argomento per chiarire la sua posizione e parlare del ruolo che l’azienda sanitaria locale di Enna e il suo direttore Iudica hanno nell’organizzazione del corso. “"Non c'è nessuna polemica con l'Ausl e il Direttore Iudica in relazione al corso di infermieristica – dice Nigrelli - Ho semplicemente osservato che avendo l'Ausl deciso di interrompere la convenzione con l'Università di Messina si è corso davvero il rischio che questa esperienza terminasse. Grazie all'impegno della Kore a sostituirsi all'Ateneo di Messina per gli aspetti economici, venendo incontro alle nostre richieste e grazie alla collaborazione degli altri enti, è stato possibile confermare questo corso di laurea. Anche l'Ausl – scrive il primo cittadino in una nota - ha un ruolo importante nell'ambito di questo nuovo rapporto. Come ho illustrato in consiglio Comunale la lettera del presidente Salerno chiarisce che l'Ausl metterà a disposizione i locali per le lezioni frontali, la struttura per il tirocinio e alcuni dirigenti per le attività didattiche." Quindi si rafforza sempre di più il rapporto tra ASL, comune, e Kore per dare la possibilità della svolgimento del corso di laurea in scienza infermieristiche. Un corso, molto sentito nella città dei mosaici, anche grazia al numero di giovani piazzesi che frequentano la facoltà nella speranza di trovare occupazione stabile nel mondo della sanità

Agostino Sella

Nigrelli conferma scienzeinfermieristiche.

Piazza Armerina. Alcune voci degli ultimi giorni che davano per certo una soppressione del corso di Laurea di scienze infermieristiche hanno spinto il primo cittadino Fausto Carmelo Nigrelli ad intervenire con un comunicato stampa firmato d suo pugno per chiarire alcune questioni e confermare la presenza del corso sanitario nella città dei mosaici. Molti sono, infatti, i ragazzi piazzesi che stanno frequentando il corso e che puntano, dopo la fine degli studi, ad un posto di lavoro stabile nel mondo della sanità. “Desidero – dice Fausto Carmelo Nigrelli - tranquillizzare i cittadini, gli operatori sanitari e gli studenti del corso di Infermieristica che ha sede a Piazza. Dopo la presa di posizione del Direttore Iudica – continua il sindaco - che aveva deciso unilateralmente di revocare la convenzione tra l’AUSL e l’Università di Messina sulla base della quale si era dato vita al corso, l’Amministrazione Comunale è intervenuta con decisione per garantire il mantenimento del corso”. Nigrelli chiarisce anche le modalità di subentro tra le varie università. “In occasione di più incontri cui hanno partecipato l’assessore Innocenzo Di Carlo e il Sindaco, si è messo a punto il meccanismo con il quale l’Università Kore subentra all’Università di Messina. Il presidente della Kore, Cataldo Salerno, ha comunicato nei giorni scorsi i termini di tale subentro”. Nigrelli parla anche delle risorse finanziarie che il comune della città dei mosaici metterà a disposizione per il corso che si tiene nei locali dell’ospedale Michele Chiello. “In tale quadro – dice ancora il primo cittadino - vengono confermate le condizioni della convenzione tra Comune di Piazza Armerina e ASL, peraltro, mai perfezionata. Il Comune che guido – dice il sindaco - erogherà alla Kore 50 mila euro per ogni Anno Accademico del Corso con sede in Piazza Armerina. Altri aspetti riguardano i rapporti tra Kore, Università di Messina e AUSL 4 di Enna”. Infine vendono chiarite altre questioni. “Per i primi anni il titolo di studio – conclude Fausto Carmelo Nigrelli - sarà rilasciato ancora dall’Università di Messina, finchè non sarà istituita una Facoltà di Medicina presso la Kore. Si consolida così l’impegno della Kore nella città di Piazza nel quadro di una partnership che si estenderà ad altri corsi fin dal prossimo anno accademico”.

Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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