venerdì 2 gennaio 2009

Vogliono chiudere i blog.

L'associazione Meter "La pedofilia è un fenomeno nascosto ma esistente".

Piazza Armerina. “La pedofilia è un dramma che va combattuto con un’azione sinergica da parte di tutti”. Samantha Barresi, 31 anni, giurista e mediatore interculturale, responsabile dello sportello antipedofilia Meter di Piazza Armerina, interviene sulla triste vicenda della 12enne molestata, in relazione alla quale è stato arrestato Liborio Scarlata. “Purtroppo il fenomeno è nascosto ma esistente e trasversale. Il nostro sportello, grazie alle direttive di don Fortunato di Noto – dice Samantha Barresi (nella foto) – sta agendo sotto due linee guida principali attraverso un percorso di prevenzione sul versante dei minori e delle famiglie. Il nostro sportello è aperto in via Garibaldi 75 il martedì e il giovedì dalle 17 alle 19. Tutti coloro i quali vogliano ricevere informazioni possono venirci a trovare o telefonare al numero verde 800.455270”. Insomma il cancro della pedofilia è da combattere e l’associazione Meter fa di tutto per aiutare minori e famiglie. “Stiamo lavorando ad una serie di progetti. Il nostro punto di riferimento è l’associazione centrale di Avola e don Fortunato Di Noto, che è uno dei maggiori esperti europei in grado di definire modi e metodi per affrontare il delicato tema”. L’associazione Meter opera a Piazza Armerina da circa 3 anni ed ha già tenuto nelle scuole diversi corsi di approfondimento sul tema del bullismo e della pedofilia. “L’apertura dello sportello – dice la Barresi – è stato voluto con forza dal Vescovo Michele Pennisi. Nel corso di questi anni abbiamo affrontato casi molto delicati come quello di Francesco Ferreri a Barrafranca. Oltre a dare un supporto alle famiglie vittime degli abusi abbiamo fatto insieme grazie allo staff di professionisti che l’associazione mette a disposizione alcuni percorsi socio affettivi nelle scuole. Purtroppo – continua la rappresentante dello sportello Meter della città dei mosaici – il tema dell’affettività e della sessualità è spesso preso sottogamba dalle istituzione. Parlarne e formarsi in questi settori, sia per i docenti che per i giovani non può che fare solo bene ai singoli ed alla società”. Intanto la comunità è felice per l’operazione di antipedofilia condotta dal capitano dei carabinieri Michele Cannizzaro che dopo approfondite indagini è riuscito a scovare il 24enne nisseno che aveva minacciato di violenza la 12enne dopo averla inseguita fino all’androne di casa. “L’apporto delle forze dell’ordine – conclude la Barresi – è indispensabile. Sono loro che danno sicurezza alle famiglie”.
Agostino Sella

I fratelli "terribili" dell'associazione Notarbartolo. "Centonze si dimetta prima del concorso"

Quando abbiamo letto l’intervento del Presidente del Consiglio comunale Calogero Centonze sul sito di Agostino Sella, in relazione al concorso di ragioniere capo del Comune di Piazza Armerina, abbiamo pensato inizialmente ad un bluff.
Appurato tuttavia, che non di scherzo si tratta ma piuttosto di una autentica dichiarazione da parte di un organo istituzionale, a questo punto non possiamo che sentirci disarmati e sconcertati.
Il presidente Centonze non vede nulla di male a partecipare ad un concorso pubblico (esterno!) bandito dall’Amministrazione da lui sostenuta; non gli sembra anomala una procedura selettiva nella quale, stante la stringatezza dei requisiti di accesso, pare che ci siano solo due candidati; il militante PD dichiara inoltre che per la funzione di ragioniere capo occorrono per forza di cose persone che abbiano (parole sue) “molta professionalità”.
Ma l’aspetto più grottesco di tutta questa vicenda è l’appoggio incondizionato che lo stesso Presidente del Consiglio (al quale ingenuamente ci eravamo rivolti per chiedere tutela contro le anomalie evidenti della procedura selettiva) fornisce alla clausola capestro contenuta nel bando.
Per agevolare coloro che non abbiano letto i nostri precedenti interventi, specifichiamo che nel bando de quo è previsto, al fine della partecipazione al concorso, non solo il possesso della laurea in Economia e Commercio e dell’abilitazione all’esercizio della professione, ma anche una non meglio precisata “esperienza triennale di direzione del servizio economico e finanziario di una amministrazione pubblica”.
Per essere più espliciti, un requisito che chi non è gia dipendente pubblico di ruolo (e quindi difficilmente ha interesse a partecipare), ovvero chi non frequenta le stanze della politica, difficilmente potrà acquisire, come avevamo già preconizzato nei precedenti interventi e come l’esiguo numero dei concorrenti - pare in atto siano solo due - ha confermato.
Lo stesso Centonze, infatti, avrebbe dichiarato (cito testualmente) “Ma cosa vogliono che a fare il ragioniere capo vada un neo laureato o qualcuno con la laurea in botanica?”.
In altre parole, da quanto sopra detto dallo stesso Presidente del Consiglio (sempre che siano parole sue, diversamente siamo pronti a scusarci per il malinteso) emerge nitidamente una linea politica che ha deliberato il requisito di accesso capestro dell’esperienza triennale con il solo fine di escludere dalla procedura selettiva i titolari di laurea ed abilitazione professionale, arrecando ad essi un danno ingiusto!
Questa impostazione amministrativa lascia però aperti tanti interrogativi.
Perché il Presidente del Consiglio esce allo scoperto solo dopo che sono divampate così tante polemiche, e solo ora che sono scaduti i termini per la partecipazione al concorso?
Perché, gentile Calogero Centonze, se lei ritiene di essere più preparato proprio in virtù dell’esperienza professionale acquisita sul campo, ha paura di confrontarsi con i neo laureati ed abilitati, di cui dovrebbe fare un sol boccone nel corso delle prove d’esame?
Ma perché, ancora, la sua persona deve continuare ad occupare la carica di Presidente del Consiglio comunale? Non sarebbe più corretto dimettersi prima ancora che inizino le prove d’esame del concorso? Perché il Sindaco Nigrelli, che aveva definito i candidati dello schieramento opposto “una banda di ricattatori politici”, mantiene su questa vicenda un silenzio assordante? Perché l’Amministrazione comunale ridicolizza il povero Camerino quando questi chiede di essere assunto direttamente dal Comune, e di contro costruisce un concorso dai meccanismi così strampalati?
Ma questa vicenda sta acquisendo aspetti sempre più gravi anche in relazione a delle disposizioni normative che sono state violate deliberatamente nel momento stesso in cui si è costruita questa tragicomica procedura concorsuale. Su questo aspetto preferiamo però mantenere stretto riserbo anche in relazione ad altre verifiche da compiere (se ce le consentirà) con l’ex primo cittadino Prestifilippo. A quanto sopra detto aggiungiamo che a giorni depositeremo l’istanza per l’annullamento in autotutela del bando di concorso.
Alessia e Filippo Di Giorgio
Associazione “Emanuele e Leopoldo Notarbartolo”

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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