Piazza Armerina. “Costituiremo insieme un consorzio che subentri all’Ato per la raccolta dei rifiuti”. A dirlo sono i sindaci di 4 comuni della provincia di Enna, Carmelo Nigrelli primo cittadino piazzese, Filippo Curia sindaco di Aidone, Angelo Ferrigno primo cittadino di Barrafranca e Caterina Seminara primo amministratore di Pietraperzia. L’altro ieri, i quattro sindaci, riuniti nella sala delle luci presso il municipio piazzese hanno congiuntamente firmato un protocollo unitario che definisce le linee guida del percorso di autonomia dall’Ato rifiuti. “I sindaci – si legge nel documento firmato dai primi 4 cittadini - si sono riuniti per discutere della problematica relativa all’Ato rifiuti e al costituendo consorzio dei comuni che, ai sensi del DPRS n. 127/2008, dovrà subentrare alla società d’ambito attuale. I sindaci hanno concordato sulla necessità di rendere più efficace ed efficiente il servizio integrato dei rifiuti anche separando l’organizzazione della raccolta da quella dello smaltimento. In particolare – continua il documento – ritengono che sarà necessario articolare il consorzio in modo da gestire la fase della raccolta attraverso raggruppamenti di comuni ristretti, più omogenei per territorio e caratteristiche, lasciando la gestione della fase di smaltimento al consorzio dei venti comuni della provincia adottando un’organizzazione gerarchica simile a quella utilizzata nel settore socio-sanitario. I sindaci – conclude la nota – si sono altresì impegnati a proporre all’assemblea dei sindaci dell’ATO indetta per il prossimo 28 luglio, alcune modifiche della bozza di convenzione che, senza modificare il quadro di riferimento generale, contenga una proposta dell’architettura organizzativa e gestionale del costituendo consorzio che risponda a tali criteri”. Insomma, pare che si sia trovata una via per uscire dal fallimentare sistema delle ATO che sta causando moltissime difficoltà relative alla gestione dei rifiuti. Per molti, le ATO, si sono rivelate dei grandi carrozzoni politici che hanno solamente avuto il compito di distribuire poltrone di sottogoverno al sistema politico ennese. Queste società hanno fatto aumentare le bollette dei cittadini e, al tempo stesso, hanno peggiorato il sistema di raccolta di rifiuti, ritardando, tra le altre cose, gli stipendi agli operatori ecologici, che ciclicamente protestano lasciando le città piene di rifiuti con grave pericolo anche per le condizioni igieniche generali. Pare che adesso, si sia individuata la strada per uscire fuori dal tunnel.
Agostino Sella