sabato 19 settembre 2009
Arrestato dai Carabinieri un giovane diciottenne
Una pattuglia dei Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Piazza Armerina guidati dal Capitano Michele Cannizzaro nel pomeriggio di ieri 18.09.2009 ha tratto in arresto M.S. giovane diciottenne di Valguarnera. Il ragazzo, in possesso solo dell’autorizzazione ad esercitarsi alla guida ( il c.d. foglio rosa”) , dopo aver preso le chiavi della Fiat Uno della madre ha iniziato a circolare per le vie del centro di Valguarnera incappando in un posto di controllo in atto in via Mazzini Temendo di essere fermato ha pensato (male) di tentare di fuggire. Dopo aver frenato bruscamente ha tentato di fare una marcia indietro, finendo però per andare a urtare contro un pullman di linea carico di passeggeri che sopraggiungeva in quel momento. Non contento ha ripetuto la manovra andando a sbattere contro il pullman una seconda volta. Cercando ancora in tutti modi di non farsi fermare ha innestato la marcia incurante delle intimazioni a fermarsi operate dai Carabinieri che hanno dovuto scansarsi dalla strada per non essere investiti. Immediatamente inseguito lo stesso veniva raggiunto nei pressi della sua abitazione da dove, incredibilmente, tentava ulteriormente di scappare ancora a piedi. Non aveva fatto i conti con l’agilità del capo pattuglia che riusciva dopo un’ulteriore inseguimento “ a piedi” a fermarlo ed a portarlo successivamente in Caserma (questa volta sull’ auto di servizio come passeggero) Rilevato quanto accaduto e soprattutto il fatto che il giovane si era lanciato in piena velocità contro la pattuglia inevitabile scattava l’arresto del soggetto per il reato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Il fatto ha tenuto impegnati per diverse ore i Carabinieri di Piazza Armerina e di Valguarnera, anche in relazione al sinistro stradale provocato dal giovane, con i conseguenti rilievi. Il viaggio del pullman per Leonforte ha infatti subito un ritardo di circa un’ora e mezza. Pesanti le conseguenze per il ragazzo sia dal punto di vista penale che per le numerose multe che gli sono state contestate. Solo grazie al fatto di essere sostanzialmente incensurato ha potuto usufruire, per questa volta, di non andare in carcere ed essere posto agli arresti domiciliari concessigli dal Dott. Marcello Cozzolino, Magistrato di Turno della Procura della Repubblica di Enna. L’autovettura è stata sottoposta a fermo, essendo rimasta peraltro fortemente danneggiata dalle collisioni contro il pullman.Continuano pertanto a registrarsi, con ovvi pericoli per tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine ed anche per i cittadini, comportamenti assolutamente irrazionali ed irresponsabili da parte di giovani che da diverso tempo a questa parte appaiono quasi non comprendere più la gravità e le conseguenze alle quali si espongono cercando di fuggire o forzando un posto di controllo dei Carabinieri.
Foto in alto: Michele Cannizzaro capitano Carabinieri di Piazza Armerina
Riprendiamoci la città! Parte prima
Sustentat ne cadat!E’ una frase latina che fa mostra di sé in una delle più belle chiese di Piazza Armerina, ai curiosi il suggerimento di scoprire dove si trova la didascalia.
Quello, comunque, che più importa è l’immagine di sostegno alla quale la massima è legata.
E’ arrivato, infatti, il momento che le forze positive del paese riprendano in mano la situazione: che sostengano appunto l’impianto delle regole della convivenza civile che hanno sempre contraddistinto la nostra storica città normanna. Inciviltà e maleducazione imperversano?!
Questo sembra diventato il paese de “ Il mio diritto è mio e quello degli altri è pure mio!”; è questo quel filo rosso che collega in maniera poco apparente, ma sostanziale la mentalità balorda e criminogena di bulli, maleducati, delinquenti, incivili; tutte quelle persone, insomma, che credono di essere titolari solo di diritti e vedono gli altri titolari solo di doveri, quali altri? Gli altri: gli anziani, i disabili,i più deboli, le persone più educate, la brava gente, la società civile per l’appunto.
Da criminologo normocentrico ( La scuola criminologica del Prof. G.V. Pisapia n.d.r.) comincio ad allarmarmi dell’andazzo ir-regolare della convivenza sociale; tant’è che uno sparuto manipolo di devianti, una sparuta minoranza di gente problematica o vaistasa ( termine baariuoto n.d.a.) riescono a rendere fastidiosa la vita alla maggioranza dei cittadini.
Non ci si nasconda come gli struzzi poiché le cronache dei giornali non vanno dimenticate: l’attacco a luoghi e a persone simboliche dell’organizzazione sociale e a parti di essa non va sottovalutata, così come lo stato disordinato degli spazi collettivi della città.
Il senso della sregolatezza nel sistema della città tende ad aumentare il senso dell’insicurezza individuale e per conseguenza la temperatura dell’aggressività collettiva, e con questa frase abbiamo citato l’analisi sociologica sulle città di un grande antropologo come Corradini: sic!
La politica ed i politici li ho visti silenti,rispetto a questo subdolo sgretolarsi della convivenza civile, salvo che qualche nota mi sia sfuggita, essendo spesso per motivi di lavoro fuori sede, e in tale ipotesi mi scuso anticipatamente con cotali persone, associazioni, partiti, etc.
Ciò che non mi è sfuggito sicuramente è invece la grande sensibilità dimostrata, sul campo dell’ordine sociale, dagli uomini delle forze dell’ordine operanti nel territorio della città e dai loro Dirigenti, a questi va dato il merito di avere capito, forse più di altri deputati a farlo, il pericolo subdolo di questo modus vivendi che rischia di avvolgere la città in un bozzolo da cui non nascerà sicuramente una farfalla, ma un mostro collettivo. Il punto è che il loro impegno rischia di diventare quasi vano se li lasciamo soli, senza il grazie “espresso” della cosiddetta società civile e l’esercizio da parte di questa del controllo civico.
Grazie al Cielo sempre importante è il ruolo della Chiesa rispetto all’Etica della convivenza sociale,in forza della capillare presenza nel territorio con le Sue Parrocchie, gli oratori, i gruppi scouts, la Caritas, l’Azione Cattolica ed i suoi Catechisti, la presenza del Clero, ma è sforzo non bastevole, specie in questa fase della vita della città! Necessario diventa l’impegno sinergico di laici e di cristiani nel sociale.
Occorre un grande progetto educativo, collettivo, condiviso e sinergico che lavori per il recupero di condotte civili e comportamenti eterocentrici; non possiamo lasciare questo compito titanico solo sulle spalle della Chiesa, delle Forze dell’Ordine e della Stampa. Sveglia: Sustentat ne cadat!
Foto in alto: Santo Pecoraro, Sociologo
Quello, comunque, che più importa è l’immagine di sostegno alla quale la massima è legata.
E’ arrivato, infatti, il momento che le forze positive del paese riprendano in mano la situazione: che sostengano appunto l’impianto delle regole della convivenza civile che hanno sempre contraddistinto la nostra storica città normanna. Inciviltà e maleducazione imperversano?!
Questo sembra diventato il paese de “ Il mio diritto è mio e quello degli altri è pure mio!”; è questo quel filo rosso che collega in maniera poco apparente, ma sostanziale la mentalità balorda e criminogena di bulli, maleducati, delinquenti, incivili; tutte quelle persone, insomma, che credono di essere titolari solo di diritti e vedono gli altri titolari solo di doveri, quali altri? Gli altri: gli anziani, i disabili,i più deboli, le persone più educate, la brava gente, la società civile per l’appunto.
Da criminologo normocentrico ( La scuola criminologica del Prof. G.V. Pisapia n.d.r.) comincio ad allarmarmi dell’andazzo ir-regolare della convivenza sociale; tant’è che uno sparuto manipolo di devianti, una sparuta minoranza di gente problematica o vaistasa ( termine baariuoto n.d.a.) riescono a rendere fastidiosa la vita alla maggioranza dei cittadini.
Non ci si nasconda come gli struzzi poiché le cronache dei giornali non vanno dimenticate: l’attacco a luoghi e a persone simboliche dell’organizzazione sociale e a parti di essa non va sottovalutata, così come lo stato disordinato degli spazi collettivi della città.
Il senso della sregolatezza nel sistema della città tende ad aumentare il senso dell’insicurezza individuale e per conseguenza la temperatura dell’aggressività collettiva, e con questa frase abbiamo citato l’analisi sociologica sulle città di un grande antropologo come Corradini: sic!
La politica ed i politici li ho visti silenti,rispetto a questo subdolo sgretolarsi della convivenza civile, salvo che qualche nota mi sia sfuggita, essendo spesso per motivi di lavoro fuori sede, e in tale ipotesi mi scuso anticipatamente con cotali persone, associazioni, partiti, etc.
Ciò che non mi è sfuggito sicuramente è invece la grande sensibilità dimostrata, sul campo dell’ordine sociale, dagli uomini delle forze dell’ordine operanti nel territorio della città e dai loro Dirigenti, a questi va dato il merito di avere capito, forse più di altri deputati a farlo, il pericolo subdolo di questo modus vivendi che rischia di avvolgere la città in un bozzolo da cui non nascerà sicuramente una farfalla, ma un mostro collettivo. Il punto è che il loro impegno rischia di diventare quasi vano se li lasciamo soli, senza il grazie “espresso” della cosiddetta società civile e l’esercizio da parte di questa del controllo civico.
Grazie al Cielo sempre importante è il ruolo della Chiesa rispetto all’Etica della convivenza sociale,in forza della capillare presenza nel territorio con le Sue Parrocchie, gli oratori, i gruppi scouts, la Caritas, l’Azione Cattolica ed i suoi Catechisti, la presenza del Clero, ma è sforzo non bastevole, specie in questa fase della vita della città! Necessario diventa l’impegno sinergico di laici e di cristiani nel sociale.
Occorre un grande progetto educativo, collettivo, condiviso e sinergico che lavori per il recupero di condotte civili e comportamenti eterocentrici; non possiamo lasciare questo compito titanico solo sulle spalle della Chiesa, delle Forze dell’Ordine e della Stampa. Sveglia: Sustentat ne cadat!
Foto in alto: Santo Pecoraro, Sociologo
Introduzione all'Assemblea diocesana “Chiesa comunione di persone. Da ‘collaboratori’ a ‘corresponsabili’: il dono della relazione filiale e fraterna
Carissimi confratelli, fratelli e sorelle,
siamo oggi convocati in questa assemblea diocesana all'inizio del nuovo anno pastorale per una rinnovata esperienza e presa di coscienza del nostro essere Chiesa.
0.1 Vogliamo proseguire nella recezione degli insegnamenti del Concilio Vaticano II a cui siamo richiamati dal Magistero pontificio e dagli orientamenti pastorali della Conferenza Episcopale Italiana in continuità con il cammino intrapreso dalla nostra Chiesa diocesana.................
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siamo oggi convocati in questa assemblea diocesana all'inizio del nuovo anno pastorale per una rinnovata esperienza e presa di coscienza del nostro essere Chiesa.
0.1 Vogliamo proseguire nella recezione degli insegnamenti del Concilio Vaticano II a cui siamo richiamati dal Magistero pontificio e dagli orientamenti pastorali della Conferenza Episcopale Italiana in continuità con il cammino intrapreso dalla nostra Chiesa diocesana.................
Domani il programma Presadiretta. Ci ha lavorato sulla parte di roma il nostro concittadino Danilo Procaccianti
COMUNICATO STAMPA “PRESADIRETTA” di Riccardo Iacona TERZA PUNTATA
“TAGLISICURI”Domenica 20 settembre Ore 21.00
Lo sapevate che a Roma, una città grande dieci volte Milano, ogni notte escono solo dalle dieci alle dodici volanti a pattugliare la capitale di Italia? Mentre nel 1993 ne uscivano 23 e con un equipaggio di tre persone e non di due, come adesso? E che nei commissariati di Roma in media manca il 30 per cento del personale previsto in pianta organica, con punte del 50 e del 60 per cento in quartieri a rischio come Primavalle, San Basilio, San Giovanni? E che il peggio potrebbe ancora arrivare visto che la finanziaria di Tremonti dell’anno scorso prevede il taglio lineare di un miliardo di euro in tre anni a tutto il comparto della sicurezza e poi, che fine ha fatto il poliziotto di quartiere?
PRESADIRETTA ha documentato la drammatica situazione di insicurezza in cui versano i grandi quartieri popolari di Roma, a partire da TOR BELLA MONACA ed e’ andata a vedere da vicino come vivono e lavorano i poliziotti di Roma e le conseguenze concrete che la mancanza di soldi ha sulla capacità delle forze dell’ordine di controllare e prevenire la piccola e la grande criminalità. Per la prima volta parleranno in televisione decine di poliziotti.
Nella stessa puntata PRESADIRETTA accende le sue telecamere sulle RONDE: chi sono quelli che finora hanno animato le ronde da Torino a Massa Carrara? E perché le fanno? E soprattutto, servono a rendere più sicuri i quartieri che attraversano?
http://www.presadiretta.rai.it/
“TAGLISICURI”Domenica 20 settembre Ore 21.00
Lo sapevate che a Roma, una città grande dieci volte Milano, ogni notte escono solo dalle dieci alle dodici volanti a pattugliare la capitale di Italia? Mentre nel 1993 ne uscivano 23 e con un equipaggio di tre persone e non di due, come adesso? E che nei commissariati di Roma in media manca il 30 per cento del personale previsto in pianta organica, con punte del 50 e del 60 per cento in quartieri a rischio come Primavalle, San Basilio, San Giovanni? E che il peggio potrebbe ancora arrivare visto che la finanziaria di Tremonti dell’anno scorso prevede il taglio lineare di un miliardo di euro in tre anni a tutto il comparto della sicurezza e poi, che fine ha fatto il poliziotto di quartiere?
PRESADIRETTA ha documentato la drammatica situazione di insicurezza in cui versano i grandi quartieri popolari di Roma, a partire da TOR BELLA MONACA ed e’ andata a vedere da vicino come vivono e lavorano i poliziotti di Roma e le conseguenze concrete che la mancanza di soldi ha sulla capacità delle forze dell’ordine di controllare e prevenire la piccola e la grande criminalità. Per la prima volta parleranno in televisione decine di poliziotti.
Nella stessa puntata PRESADIRETTA accende le sue telecamere sulle RONDE: chi sono quelli che finora hanno animato le ronde da Torino a Massa Carrara? E perché le fanno? E soprattutto, servono a rendere più sicuri i quartieri che attraversano?
http://www.presadiretta.rai.it/
Daniele La Delia ricorda Don Carmelo Cannizzo
A Don Carmelo Cannizzo.
Sono trascorsi circa mesi dalla morte di Don Carmelo Cannizzo, egli è morto il 20 Marzo 2009. Prima di morire pronunziò: “Vado in cielo…gioite come me!.
Il suo grande amore : Gesù Cristo e per Cristo e con Cristo Carmelo Cannizzo fece della sua vita un atto di donazione verso i deboli, agli anziani, gli emarginati e i giovani. Insegnante di Matematica presso l’Istituto Tecnico Industriale “E. Majorana” di Piazza Armerina, carismatica figura del mondo degli scout, Vicario parrocchiale della parrocchia di S. Francesco d’Assisi, cappellano delle Suore della Sacra Famiglia in Niscemi. Nel novembre del 2008, improvvisamente, mentre dice Messa, ravvisa i sintomi di quella che si rivelerà una tremenda malattia, seguono il ricovero e gli accertamenti al Policlinico di Milano che confermano la triste diagnosi. Tornò a Niscemi per stare vicino ai suoi “Giovani”. Il Parroco Don Giuseppe Giugno e le Suore della Sacra Famiglia, si prodigarono ad assisterlo con grande affetto.Per ricordare la figura di “Don Carmelo Cannizzo” sono state intraprese numerose iniziative. L’Istituto Tecnico Industriale di Piazza Armerina con il Dirigente Scolastico, i docenti, il personale ATA e gli alunni gli hanno dedicato il Laboratorio Astrofisico con una targa in ricordo. Ad Enna, giorno 27 c.m. gli sarà intitolato il “Centro Sociale Comunale all’ Educatore e Capo Scout” con racconto e testimonianza dell’uomo e dei fatti. Le Guide e i suoi Scout gli hanno dedicato il messaggio di Baden Pawell “…Ma il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri, cercate di lasciare questo mondo un po’ migliore di quanto non l’avete trovato e, quando suonerà la vostra ora di morire, potrete morire felici nella coscienza di non aver sprecato il vostro tempo, ma di avere fatto del vostro meglio. “Siate preparati” così, a vivere felici e a morire felici. Mantenete la vostra Promessa di Scouts, anche quando non sarete più ragazzi, e dio vi aiuti in questo.” Carmelo quella promessa l’ha mantenuta.
Daniele La Delia
Sono trascorsi circa mesi dalla morte di Don Carmelo Cannizzo, egli è morto il 20 Marzo 2009. Prima di morire pronunziò: “Vado in cielo…gioite come me!.
Il suo grande amore : Gesù Cristo e per Cristo e con Cristo Carmelo Cannizzo fece della sua vita un atto di donazione verso i deboli, agli anziani, gli emarginati e i giovani. Insegnante di Matematica presso l’Istituto Tecnico Industriale “E. Majorana” di Piazza Armerina, carismatica figura del mondo degli scout, Vicario parrocchiale della parrocchia di S. Francesco d’Assisi, cappellano delle Suore della Sacra Famiglia in Niscemi. Nel novembre del 2008, improvvisamente, mentre dice Messa, ravvisa i sintomi di quella che si rivelerà una tremenda malattia, seguono il ricovero e gli accertamenti al Policlinico di Milano che confermano la triste diagnosi. Tornò a Niscemi per stare vicino ai suoi “Giovani”. Il Parroco Don Giuseppe Giugno e le Suore della Sacra Famiglia, si prodigarono ad assisterlo con grande affetto.Per ricordare la figura di “Don Carmelo Cannizzo” sono state intraprese numerose iniziative. L’Istituto Tecnico Industriale di Piazza Armerina con il Dirigente Scolastico, i docenti, il personale ATA e gli alunni gli hanno dedicato il Laboratorio Astrofisico con una targa in ricordo. Ad Enna, giorno 27 c.m. gli sarà intitolato il “Centro Sociale Comunale all’ Educatore e Capo Scout” con racconto e testimonianza dell’uomo e dei fatti. Le Guide e i suoi Scout gli hanno dedicato il messaggio di Baden Pawell “…Ma il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri, cercate di lasciare questo mondo un po’ migliore di quanto non l’avete trovato e, quando suonerà la vostra ora di morire, potrete morire felici nella coscienza di non aver sprecato il vostro tempo, ma di avere fatto del vostro meglio. “Siate preparati” così, a vivere felici e a morire felici. Mantenete la vostra Promessa di Scouts, anche quando non sarete più ragazzi, e dio vi aiuti in questo.” Carmelo quella promessa l’ha mantenuta.
Daniele La Delia
Carmelo Nigrelli. "Dal 1 novembre al via il corso di Archeologia a S. Anna"
Piazza Armerina. Finalmente al via il corso universitaria di Archeologia del Mediterraneo nella città dei mosaici. Giorno 1 novembre cominceranno i corsi delle materie del primo anno nella prestigiosa sede del convento di Sant’Anna, uno dei luoghi più straordinari sotto il profilo storico architettonico di Piazza Armerina. Una sede immersa nel cuore del centro storico adatta al nuovo corso che vedrà nel centro piazzese decine di nuovi allievi. Ieri mattina, il corso è stato presentato dal Preside della facoltà di arti e comunicazione Liborio Termine e dal sindaco piazzese Fausto Carmelo Nigrelli. Le iscrizioni per il nuovo corso di laurea sono aperte fino al 31 ottobre. Quest’anno partirà il primo anno, mentre già a partire dal prossimo si svolgerà anche il secondo anno. Ha detto Nigrelli “La collaborazione tra il comune e la Kore rappresenta per noi una scelta strategica. L’alta formazione e gli investimenti sull’università rappresentano gli elementi più importanti come elemento di base. La partnerschip con la Kore che è l’ateneo più vicino può essere un traino per lo sviluppo integrato per la città e per tutto il territorio. La Kore - ha detto ancora Carmelo Nigrelli – troverà nella città piazzese il massimo della collaborazione sia in termini logistici che organizzativi. Peraltro – ha concluso il sindaco nel suo intervento – l’avvio del corso è concomitante con una serie di altre iniziative come la pinacoteca che sorgerà ad appena 200 metri dall’università, il museo della città e territorio o la mostra permanente sui mestieri”. Soddisfatto per la location messa a disposizione dal comune e per l’avvio del corso nella città dei mosaici anche il preside della facoltà di arti e comunicazione in cui è inserito il corso di archeologia del Mediterraneo, Liborio Termine “E’ fondamentale – ha detto Termine – trovare delle pubbliche amministrazioni come quella di Piazza Armerina che credono fortemente al progetto del nostro ateneo. Per competere con gli altri atenei siciliani stiamo offrendo un corso che abbia il massimo della qualità coinvolgendo le migliori intelligenze dell’archeologia italiana, come il professor Pensabene o il professor Pettinato. Faremo di questo luogo un centro di eccellenza in grado di competere con le altre università italiane. Peraltro – ha detto ancora il preside – abbiamo già inviato circa 80 mila mail a tutti gli studenti delle superiori della Sicilia e della Calabria per fare conoscere questa nuova offerta formativa. Il prossimo anno – ha concluso Termine – in sinergia con il comune avvieremo la campagna “l’università inizia dal liceo” proprio per cercare di fare conoscere sempre di più questa realtà”
NELLA FOTO TERMINE E NIGRELLI DURANTE LA PRESENTAZIONE DEL NUOVO CORSO UNIVERSITARIO
L'Mpa continua le sue riunioni.
Piazza Armerina. Prosegue a ritmo serrato l’attività del Movimento per l’Autonomia della città dei mosaici guidato da Giuseppe Mattia, candidato a sindaco alle ultime amministrative e arrivato secondo per una settantina di voti. Nel corso dell’ultima seduta l’assemblea il movimento del presidente della regione Raffaele Lombardo ha tracciato le linee programmatiche di massima, sebbene, per alcuni, siano già chiare e definite. La riunione è stata incentrata sul rispetto delle regole e dei comportamenti relativi alla necessaria coerenza che deve esistere all’interno del gruppo. Questo il testo del verbale approvato “Non saranno consentite agli aderenti al movimento posizioni ambigue e trasversali. E ‘ forte interesse della nostra forza politica favorire il radicamento e la presenza capillare nel territorio, allargando la base del partito, collaborando con associazioni, progetti civici ed esponenti di tutto il tessuto sociale. Questa strategia ha già comportato un forte rinnovamento e ringiovanimento del partito vitalizzato da nuove adesioni che hanno portato nuova linfa al progetto del movimento. Certamente questo allargamento è già un grande risultato considerato che alle amministrative del 2008 il movimento ha avuto solo 9 candidati su 20 che hanno ricevuto consensi. L’MPA si dichiara all’opposizione, alternativo all’attuale amministrazione di centro-sinistra e si propone come catalizzatore di tutte le forze che in questo momento intendono assumere un atteggiamento lineare e di chiara rottura con la compagine amministrativa guidata dal sindaco Nigrelli”.
Cultura alla legalità: Cinquanta veicoli controllati e 16 contravvenzioni elevate il bilancio dell'operazione di controllo della Polizia Municipale
Cinquanta autovetture controllate, venti ciclomotori e motocicli e 16 verbali di contravvenzioni elevate per violazione del codice della strada. Questo il bilancio dell’operazione di controllo del territorio effettuata ieri pomeriggio, dalle 15,30 alle 16.30, dalla Polizia Municipale di Piazza Armerina. Due pattuglie, cinque agenti, guidati dal vicecomandante Gianni Velardita, hanno controllato autovetture, ciclomotori e motocicli, nell’ambito del progetto “cultura alla legalità” sposato dalla Polizia Municipale di Piazza. “Periodicamente eseguiamo controlli sul territorio. Lo scopo è quello di inculcare nelle persone il rispetto della legge a tutela della loro incolumità” ha dichiarato il vicecomandante della Polizia Municipale Gianni Velardità “sono operazione di normale amministrazione che continueremo a fare periodicamente sul nostro territorio” conclude il Vicecomandante della Polizia Municipale.
Foto in alto: Gianni Velardita vicecomandante della Polizia Municipale di Piazza Armerina
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Chi sono
Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com
___________
"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"
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