martedì 5 gennaio 2010

Nigrelli. "Il comportamento della Confesercenti è indecente, L'esposto non ha il sapore di una ricerca di giustizia"

La villa romana del Casale torna prepotentemente alla ribalta per diversi motivi: richiesta di interventi giudiziari, proteste per la demolizione della copertura, sedute di consiglio comunale. Ne parliamo con il sindaco di Piazza, Carmelo Nigrelli protagonista del dibattito sul monumento romano da cinque anni, prima come animatore di un movimento d’opinione e da un anno e mezzo, da sindaco.
Allora, sindaco, cosa pensa dell’esposto della Confesercenti?
«i rappresentanti di questa associazione si sono sempre seduti ai tavoli tecnici o hanno partecipato alle riunioni in cui si cerca di trovare l’equilibrio tra diversi interessi legittimi e non facilmente convergenti con un atteggiamento ambiguo: sembrava volessero fare intendere che, se non fossero state accolte le loro proposte, loro avrebbero potuto fare emergere cose strane. Trovo questo comportamento indecente. L’esposto sulla sospensione dei lavori presentato dopo un anno, a seguito di una riunione in cui non sono state accolte le richieste del rappresentante della Conferesecenti, non ha il sapore di una ricerca di giustizia, ma un altro che desta perplessità e suscita amarezza.”
E della richiesta di non smontare la copertura dei Minissi avanzata in questi griorni dal prof. Ranellucci della Sapienza di Roma?
“Sandro Ranellucci sottoscrisse l’appello internazionale contro la cupola di Trizzino e Scuto che promossi insieme all’associazione Piazza Grande qualche anno fa. Ho sempre detto che la struttura di Minissi andava restaurata e salvata, ma sono anche pragmatico. Quando dopo un confronto serrato notturno con Sgarbi, il giorno dopo che aveva firmato il progetto della cupola, si convinse dell’errore e diede le indicazioni per un progetto che salvaguardasse l’impostazione di Minissi e Brandi che volevano riproporre i volumi originari, ma sostituendo del tutto i materiali, mi parve un buon compromesso. Oggi, quando le strutture di legno lamellare sono già in cantiere pronte per il montaggio, ogni osservazione è tardiva e inutile. I lavori vanno completati al più presto.”
Parliamo delle aree di parcheggio e per le attività commerciali. Il Consiglio comunale vuole che la provincia le trasferisca al Comune. Cosa ne pensa?
“Ho più volte, nell’ultimo anno e mezzo chiesto al Presidente della Provincia di trasferire al Comune parcheggi e area commerciale e, in una prima fase, sembrava che ciò fosse possibile. Adesso la provincia ha deciso di procedere con un affidamento a privati in modo da recuperare quanto speso. Preferirei che tutto andasse al Comune, ma comprendo e rispetto la posizione del presidente Monaco. Mi sembra però che il Consiglio comunale non si sia accorto del rischio vero: secondo la circolare d’indirizzo dell’Assessorato regionale Beni Culturali, la gestione della Villa potrebbe essere affidata a privati. Sono assolutamente contrario. Se la Regione non vuole, non sa o non può gestirla direttamente, la dia al Comune. Penseremo a tutto noi. Vorrei che il Consiglio prendesse una posizione unanime su questo.”


Agostino Sella

Chiusa la Capuana per ragioni di sicurezza. Il sindaco ha trasferito le classi nella sede di Santa Rosalia a tempo di record.

Con ordinanza n. 1 del 4 gennaio 2010 il sindaco Fausto Carmelo Nigrelli ha disposto il trasferimento immediato delle cinque classi della Scuola media Capuana presso la sede comunale di Piazza S. Rosalia dove, fino al 30 settembre scorso, si tenevano le lezioni del corso di laurea in Scienze del turismo dell’Università di Catania. L'ordinanza era stata concordata con la dirigenza dell'Istituto.
Nella mattinata del 5 gennaio arredi e suppellettili sono già state trasferite nei nuovi lovali e giorno 7 le lezioni riprenderanno regolarmente.
L'ordinanza fa seguito ad una precedente, la n. 122 del 29 dicembre 2009 che si era resa necessaria, su pressante sollecito della Prefettura cui il Comando provinciale dei VV.FF. aveva inviato una nota nella quale si sosteneva che nella scuola media Capuana non esistono le condizioni minime di sicurezza.
Fin dall'inizio il problema è stato affrontato dall'Amministrazione comunale con l'obiettivo di trovare una collocazione alle cinque classi della scuola media che non allontanasse i ragazzi dal quartiere né dal centro storico, sia per non creare disagi alle famiglie, che per non privare il centro storico di un servizio essenziale.
Nell'ordinanza del 29 dicembre veniva individuata come soluzione temporanea la collocazione delle cinque classi all’interno del plesso Trinità, dello stesso istituto comprensivo, dove esistono numerosi locali inutilizzati, sottoutilizzati o male utilizzati.
Successivamente, dopo un incontro con il dirigente scolastico e un primo sopralluogo presso la scuola Trinità effettuato il 31 dicembre personalmente dal Sindaco accompagnato dal Dirigente dell’Ufficio Pubblica Istruzione del Comune e dal responsabile delle Manutenzioni dell’Ufficio Tecnico Comunale, alla presenza della Vice preside prof. Stefania Cincotta si prendeva atto che una buona collocazione delle cinque classi della scuola media all’interno del plesso Trinità sarà possibile solo dopo la esecuzione di alcuni lavori indispensabili che, peraltro, potrebbero essere eseguiti contestualmente agli imminenti lavori di adeguamento degli impianti, per i quali si procederà alla gara d’appalto nelle prossime settimane.
Giorno 4 gennaio mattina, dopo un secondo sopralluogo, sindaco e dirigenza scolastica concordavano il trasferimento temporaneo delle cinque classi presso i locali in piazza S. Rosalia, a centro metri dalla scuola media Capuana, dove le lezioni si terranno fino alla fine dell’anno scolastico.
Nel frattempo il comune predisporrà ed eseguirà i progetti necessari alla manutenzione e rifunzionalizzazione di tutti i locali inutilizzati, sottoutilizzati o male utilizzati del plesso Trinità, in modo da consentire nel settembre 2010, che il nuovo anno scolastico veda tutte le attività didattiche dell’Istituto comprensivo concentrate in un solo plesso (ad eccezione del plesso Canali).
Con l'ordinanza del 4 gennaio il Sindaco ha determinato di procedere allo spostamento delle cinque classi nei locali di piazza S. Rosalia, le modalità del trasloco e ha autorizzato all’uso della palestra e dei laboratori della Capuana con la limitazione di avere all’interno del plesso una sola classe per volta.
Stamattina, 5 gennaio, si è provveduto al trasloco che ha coinvolto anche l'Ufficio dell'Assessore alla P.I., dott. Innocenzo Di Carlo, che lo ha ceduto al fine di collocarvi all’interno una delle cinque aule.

Oggi strappero la tessera della CONFESERCENTI. Quell'esposto della Confesercenti alla Magistratura è una stronzata e rischia di affossare il turismo.

Caro Totò Manuella e Totò Bonanno, voi che avete in mano la Confesercenti.
siete assolutamente inopportuni.
Fare un ricorso alla magistratura adesso, significa solo affossare il turismo a Piazza Armerina, anche perchè fatto in questi termini è un ricorso privo di ogni fondamento.
Intanto io, che sono un affiliato alla Confesercenti, oggi strappero la tessera. Mi sento leso come cittadino ed anche negli interessi, visto che ho un'azienda che lavora grazie alla villa romana.
E' un atto di grave irresponsabilità. Un atto che un sindacato con la testa sulle spalle non dovrebbe fare.
Dopo decine di riunioni è stata trovata la migliore delle soluzioni possibili.
A volte si vede il marcio dove non c'è e non si riesce ad estirpare il marcio che si ha dentro, e spesso si diventa anche degli utili idioti.
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La lettera di Sgarbi di risposta sul ricorso alla villa romana della Confesercenti

Piazza Armerina. Sgarbi: Esposto a magistratura potrebbe rallentare lavori a Villa Romana del Casale

PALERMO – Vittorio Sgarbi, Alto Commissario per i restauri della Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, in relazione alla notizia della presentazione di un esposto sui lavori di restauro alla Procura della Repubblica di Enna da parte di un delegato della Confesercenti, spiega quanto segue:«Dopo l’ultima l’ultima Conferenza dei Servizi sulla gestione della Villa del Casale a Piazza Armerina, la necessità di consegnare i lavori - fin qui alacremente condotti per ciò che riguarda i restauri dei mosaici, e più difficoltosi per la rimozione delle obsolete coperture e la collocazione delle nuove, già peraltro preparate in uno stabilimento fuori dall’area del sito - ha indotto il rigoroso direttore dei lavori Guido Meli a chiedere la chiusura della Villa a tempo indeterminato per poter consentire il movimento di macchina di una gru, non praticabile e non conciliabile con la presenza di visitatori.Come tutti sanno, nonostante le diverse posizioni del sopradetto Meli e del rigoroso Rup Rosa Oliva, io sono sempre stato contrario alla chiusura totale del sito, anche nelle stagioni invernali, proprio per il pieno rispetto dell’economia generata dalla Villa e dell’attività lavorativa diretta degli esercenti nell’area del sito archeologico.Ma proprio la necessità di accelerare la conclusione dei lavori, nonostante le risorse liberate, oltre i limiti indicati dal Por, e ravvisando la causa del rallentamento nella presenza dei turisti che limita l’attività della gru, gli attori principali e l’allora assessore ai Beni Culturali Leanza Leanza, in quella riunione sostennero la necessità della chiusura totale della Villa nei mesi invernali, da novembre a marzo, con eventuale riapertura nella festività pasquali.Fui proprio io a proporre l’apertura della villa nei fine settimana e anche in orario serale e notturno, oltre una visita guidata al cantiere per gruppi ristretti limitando la chiusura alle giornate effettivamente lavorative.La proposta, come l’uovo di Colombo, fu subito accolta anche dai rigorosi fautori della chiusura totale, e io suggerii all’assessore Leanza di indicare la lungimiranza della proposta, alla quale egli aggiunse l’ipotesi di una sorta di cassa integrazione per i lavoratori costretti all’inerzia nei giorni di chiusura.Credevo di avere ottenuto un soddisfacente risultato proprio scongiurando la apparentemente inevitabile chiusura della Villa; invece all’indomani della comunicazione - apparsa sui giornali - di questa soluzione originale e innovativa, ottenni una violenta e rancorosa telefonata di tale Domenico Bonifacio, indispettito per la decisione e deciso a rivolgersi, come ha fatto, alla magistratura e magari anche a «Striscia la Notizia».Non volli ascoltare ulteriormente le sue minacce e imprecazioni e interruppi la comunicazione.Vedo ora che la magistratura invece che agire con autonoma indagine si muove sollecitata dal suo esposto, accogliendo il quale si rallenterebbero certamente i lavori, impedendo il definitivo allestimento delle tante coperture che richiedono la logica assenza dei turisti per poter essere condotti a termine.Questa è la situazione e non si capisce quale soluzione possa mantenere gli attuali benefici del lavoro e rispettare le scadenze di consegna dei cantieri di restauro e allestimento».

Domani festa dell'AVIS con la raccolta di sangue da parte dellAvis

Giorno 6 Gennaio 2010, alle ore 9.30 nei locali dell’ex I.T.I.S. di via Gen. Muscarà di Piazza Armerina, si terrà l’annuale festa dell’Avis Comunale di Piazza Armerina e la consueta raccolta sangue.
Lo scopo della manifestazione è quello di sensibilizzare la popolazione alla donazione del sangue, problematiche ematiche, promozione di stili di vita positivi e distribuzione di materiale informativo sulla donazione di sangue.
Durante la manifestazione si disputerà un torneo di CALCETTO BALILLA con iscrizione gratuita, che vedrà disputarsi le diverse squadre nell’arco della mattinata.
In contemporanea alla manifestazione, la nostra autoemoteca sosterà in Piazza Gen. Cascino dalle 8:00 alle 12:30 per la raccolta sangue, un modo positivo per iniziare il nuovo anno attraverso un gesto semplicemente importante:
"Il sangue dona vita".
La manifestazione terminerà con la premiazione dei vincitori, saluti delle autorità e un piccolo rinfresco.
Per maggiori informazioni chiamare il 393.9855108 oppure 0935681300 email avispiazzarmerina@tiscali.it

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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