Prendendo spunto da “Alice nel paese delle meraviglie” di L. Carroll, si indaga il contrasto tra il “potere” che si manifesta nell'oggi, incarnato da una regina, simbolo della borghesia esautorata ed una genuinità che è l'aprirsi alle molte possibilità di un mondo fantastico. Alice sognante deve uscire dalla sua stanza per dare senso alla sua identità, si deve aprire al mondo interagendo con esso, attraverso l'ironia e la risoluzione del conflitto con la regina, che rappresenta la regola, il super io, risolvendo tale conflitto si apre ad un mondo reale. La suddivisione di uno spazio tramite una rete metallica, la stanza di Alice, lo spazio della regina in avant scene, che da il comando, due specchi a significare lo sguardo di un individuo sull'altro, la sottomissione, la sfera identitaria, i tanti pensieri di Alice, rappresentati da tanti Alice (danzatori uomini e donne vestiti come lei), un attore bruco, il saggio, colui che svela i codici, che anticipa l'accaduto, senza troppo svelare.
sabato 23 luglio 2011
“ALICE’S ROOM”, secondo appuntamento di Teatri di Pietra 2011
Il 24 Luglio alle 21.00 per Teatri di Pietra nella chiesa di S. Ippolito il secondo appuntamento con “ALICE’S ROOM”, nuova opera di Giovanna Velardi che firma anche la drammaturgia, per la Compagnia IBI Danza.
Prendendo spunto da “Alice nel paese delle meraviglie” di L. Carroll, si indaga il contrasto tra il “potere” che si manifesta nell'oggi, incarnato da una regina, simbolo della borghesia esautorata ed una genuinità che è l'aprirsi alle molte possibilità di un mondo fantastico. Alice sognante deve uscire dalla sua stanza per dare senso alla sua identità, si deve aprire al mondo interagendo con esso, attraverso l'ironia e la risoluzione del conflitto con la regina, che rappresenta la regola, il super io, risolvendo tale conflitto si apre ad un mondo reale. La suddivisione di uno spazio tramite una rete metallica, la stanza di Alice, lo spazio della regina in avant scene, che da il comando, due specchi a significare lo sguardo di un individuo sull'altro, la sottomissione, la sfera identitaria, i tanti pensieri di Alice, rappresentati da tanti Alice (danzatori uomini e donne vestiti come lei), un attore bruco, il saggio, colui che svela i codici, che anticipa l'accaduto, senza troppo svelare.
Prendendo spunto da “Alice nel paese delle meraviglie” di L. Carroll, si indaga il contrasto tra il “potere” che si manifesta nell'oggi, incarnato da una regina, simbolo della borghesia esautorata ed una genuinità che è l'aprirsi alle molte possibilità di un mondo fantastico. Alice sognante deve uscire dalla sua stanza per dare senso alla sua identità, si deve aprire al mondo interagendo con esso, attraverso l'ironia e la risoluzione del conflitto con la regina, che rappresenta la regola, il super io, risolvendo tale conflitto si apre ad un mondo reale. La suddivisione di uno spazio tramite una rete metallica, la stanza di Alice, lo spazio della regina in avant scene, che da il comando, due specchi a significare lo sguardo di un individuo sull'altro, la sottomissione, la sfera identitaria, i tanti pensieri di Alice, rappresentati da tanti Alice (danzatori uomini e donne vestiti come lei), un attore bruco, il saggio, colui che svela i codici, che anticipa l'accaduto, senza troppo svelare.
Offerte di lavoro, bandi e concorsi. Arai
22/07/2011
OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO
1. EIDHR - STRUMENTO EUROPEO PER LA DEMOCRAZIA E I DIRITTI UMANI
Ente erogatore: Unione Europea
Beneficiari:
Per poter beneficiare di una sovvenzione, i candidati devono soddisfare le seguenti condizioni:
- essere un individuo o un ente senza personalità giuridica
- essere persone morali
- non profit
OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO
TERRITORIO DI RIFERIMENTO: UNIONE EUROPEA
Ente erogatore: Unione Europea
Beneficiari:
Per poter beneficiare di una sovvenzione, i candidati devono soddisfare le seguenti condizioni:
- essere un individuo o un ente senza personalità giuridica
- essere persone morali
- non profit
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Chi sono
Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com
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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"
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