martedì 6 ottobre 2009

Domani, 7 ottobre, Giuseppe Mattia su xenon tv

A tu per tu con Giuseppe Mattia, ore 14,30, canale 38

Il rapporto di "Save the children". Ogni tre secondi nel mondo muore un bambino

ROMA. Ogni tre secondi nel mondo un bambino con meno di 5 anni perde la vita; in un giorno ne muoiono 24 mila, in un anno 9 milioni.
Di questi, 2 milioni muoiono il giorno stesso della nascita.
E la maggior parte di questi decessi avviene per cause facilmente prevenibili come complicazioni neonatali (37%), polmonite (19%), diarrea (17%), malaria (8%), morbillo (4%).
Sono i dati agghiaccianti che emergono dal rapporto «La nuova sfida: dire basta alla mortalità infantile », presentato ieri da «Save the Children» in occasione della conferenza stampa di lancio della nuova campagna mondiale dell’organizzazione contro la mortalità infantile.
Il 97% dei bambini morti prima dei 5 anni nascono in 68 Paesi in via di sviluppo.
Di questi, quello con il peggior tasso di mortalità infantile è la Sierra Leone, con 262 bambini morti ogni 1.000 nati, seguita dall’Afghanistan con 257 su 1.000.
E non sempre alla crescita economica di un Paese corrisponde una diminuzione della mortalità infantile: ne è un esempio l’India, che registra un quinto dei decessi di tutto il mondo.
Secondo «Save the Children», in base agli attuali trend di miglioramento annuo, il quarto obiettivo di sviluppo del millennio, che si propone di ridurre dei due terzi la mortalità infantile, sarà raggiunto nel 2045 anzichè nel 2015. E questo significa che ancora milioni di bambini moriranno perché non si sono messe in atto soluzioni semplici e a basso costo che, però, possono costituire la differenza tra la vita e la morte.
Tra queste, l’assistenza di personale specializzato durante il parto, immediate cure post-natali,
trattamenti preventivi e terapeutici per polmonite, diarrea e malaria, supporto per la nutrizione, allattamento al seno, più ampi programmi di protezione sociale. Diversi Paesi hanno dimostrato che un cambiamento è possibile: Bangladesh, Brasile, Egitto, Indonesia, Cina, Messico, Nepal e Filippine sono sulla strada giusta per raggiungere l’obiettivo di sviluppo numero 4.
Per raggiungerlo entro il 2015, secondo il rapporto, è necessario salvare la vita di 5 milioni e 400
mila bambini all’anno, e per farlo serve un investimento aggiuntivo dai 36 ai 45 miliardi di dollari all’anno, cifra che corrisponde a meno della metà di quanto si spende annualmente in acqua imbottigliata.

Il Belgio dice no alla scorta di Crocetta.

GELA. Per il governo di Bruxelles i radicali islamici sono un pericolo più reale rispetto alla mafia siciliana. Così la richiesta di assegnare la scorta al giornalista ed eurodeputato Magdi Cristiano Allam è stata accettata. Respinta in attesa di chiarimenti invece, la richiesta di un altro eurodeputato, Rosario Crocetta, ex sindaco antimafia di Gela, tra i politici più blindati in Italia. Per lui niente scorta in Belgio. Così l’ex sindaco eletto al Parlamento europeo, si è ritrovato a essere un parlamentare a...metà. Può recarsi a Strasburgo alle sedute del Parlamento europeo perché il governo francese ha accettato di assegnargli alcuni gendarmi a protezione. Ma non a Bruxelles dove hanno sede le commissioni di cui fa parte. Lì dovrebbe andare senza scorta. E con il solo agente che gli viene assegnato dall’Italia e che però gli sarà revocato in quanto ritenuto a rischio. Il caso del parlamentare antimafia costretto a svolgere il suo lavoro a metà ha fatto il giro delle testate francesi. E’ così difficile trovare un’intesa tra governo belga e italiano per dare la scorta a chi ha fatto in Sicilia le battaglie antimafia? «Il governo belga invece di proteggermi - dice Crocetta - vuole sapere chi dei mafiosi in Belgio potrebbe uccidermi. Solo dopo mi darebbe la scorta. Ma è una domanda cui non si può rispondere. La verità è che in Belgio non vogliono ammettere che esiste la mafia e sottovalutano un fenomeno radicato invece anche lì». Il «deputato dimezzato» ha coinvolto l’Ambasciata italiana che si è mossa. Ha scritto al presidente del Parlamento Buzek, ha parlato con Napolitano, si è rivolto al ministro degli Esteri Frattini e a quello degli Interni, Maroni. «Sono sconcertato. Ma darò battaglia» - ha aggiunto Crocetta - annunciando che a sorpresa andrà a Bruxelles per raccontare al popolo belga del suo diritto negato.
MARIA CONCETTA GOLDINI

Domani il primo dei tre consigli comuali previsti ad ottobre sui debiti fuori bilancio.

Tre consigli comunali dedicati ai debiti fuori bilancio. Il primo è previsto per domani alle ore 18 quando i consiglieri saranno chiamati a discutere della liquidazione alla ditta ItalRat di una somma pari a 2500 euro per la disinfestazione effettuata nelle scuole nel 2008. Saranno 14 le proposta di deliberazione di debiti fuori bilancio sui quali l’aula sarà chiamata a riconoscerne la legittimità. Alcuni di questi debiti si riferiscono a parcelle che dovranno essere riconosciute a legali. In aula anche le somme cui è stato condannato il comune a pagare dopo la condanna per comportamento antisindacale. Ma vediamo nel dettaglio le proposte che sono state esaminate dalla seconda commissione consiliare presieduta dal consigliere del Pd Fabio Monasteri. Quattro mila euro circa per la ditta Celonzo Service per le forniture di bagni chimici per le manifestazioni estive che risalgono al 2003 e per la commemorazione dei defunti del 2002. Due parcelle, per un totale di 7000, circa, all’avv. Francesco Azzolina per aver avuto incarico dalla giunta di governo, nel 2002, di difendere il comune. Nove mila euro all’avvocato Antonino Minacapilli anch’esso chiamato a difendere il comune nel 2000. Otto mila euro per l’atto di pignoramento presso terzi proposto dall’avvocato Katia Gloria in nome e per conto della signora R.M. nei confronti del comune. Quasi tremila euro riguardante i precetti notificati in data 15 gennaio 2009 dall’avvocato Fulvio Licari in nome e per conto della Fp Cgil nei confronti del comune. Quasi trentacinquemila euro da riconoscere alla cooperativa sociale Zero Saltini di Caltagirone a seguito della presa d’atto di una sentenza passata in giudicato con la quale si è condannato il comune a pagare. Quasi tremila euro alla Cisl Fps per la condanna del comune per comportamento antisindacale. Quasi 6000 euro per la condanna del comune citato da un suo dipendente. Poco più di 2000 euro per l’avvocato Michele Calcagno, 4 mila e 100 euro, circa, per l’avvocato Giovanni Chiaramonte. La seconda commissione consiliare (composta da Fabio Monasteri (PD), Giuseppe Venezia (PD), Giuseppe Capizzi(PD), Basiglio Fioriglio (Indipendente) e Giuseppe Falcone (Mattia Sindaco) ha dato alcuni pareri favorevoli sulle proposte di deliberazione dei debiti fuori bilancio (vedasi la parcella all’avvocato Azzolina, all’avvocato Massimilliano La Malfa, all’avvocato Antonino Minacapilli) per gli altri debiti fuori bilancio sarà l’aula a decidere sulla regolarità e legittimità del riconoscimento del debito che graverà sul bilancio 2009.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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