mercoledì 4 marzo 2009
Partono i lavori in tre scuole. Entro il 2009

Agostino Sella
Finalmente pullman di turisti.
Piazza Armerina. E’ riaperta la villa romana del Casale. Ieri mattina, nel parcheggio adiacente l’ingresso del sito patrimonio dell’Umanità finalmente si sono rivisti pullman e macchine di turisti come non accadeva ormai da diversi mesi. I lavori procedono con le difficoltà che comporta un restauro. Adesso è la volta di assemblare in loco le coperture in legno che sono in fase di costruzione in un cantiere vicino Agrigento. In questi giorni sono in fase di installazione le coperture delle Terme, composte dalla palestra, dal tepidarium, dal calidarium e dalla saletta delle unzioni. Anche i turisti che visitano i mosaici potranno guardare la fase di montaggio delle coperture. Con l’apertura della villa si spera in un rilancio dell’economia locale. L’indotto che gravita attorno il turismo del sito è piuttosto numeroso se si pensa che dei circa 500 mila visitatori che ogni anno arrivano al Casale circa 50 mila soggiornano a Piazza Armerina. Un movimento economico che si aggira intorno ai 3 milioni di euro all’anno e che quest’anno ha avuto un forte ridimensionamento a causa delle parziale chiusura del sito. I dati dello scorso anno dicono infatti che la villa è stata visitata da 100 mila visitatori in meno. Gli operatori adesso sperano in un rilancio del settore turistico uno dei più colpiti dalla crisi congiunturale di questi tempi. Si aspetta adesso il completamento dei lavori che potrebbe avvenire -secondo le parole dell’assessore regionale Antinoro - nel prossimo mese di ottobre. In ”soldoni”, per avere la villa completamente fruibile ed in bella evidenza si dovrà aspettare l’avvio della prossima stagione turistica nella primavera del 2010 anno in cui è anche previsto l’arrivo dal museo di New York della Venere di Morgantina. Aidone e Piazza, anche secondo quando dichiarato dagli amministratori piazzese ed aidonesi alla Fiera di Milano, potrebbero mettere in atto una integrata politica di accoglienza per preparare al meglio le stagioni turistiche dei prossimi anni. Stagioni, che si prevedono di grande rilancio per un’economia che in questi anni è stata fortemente penalizzata dai lavori di restauro della Villa Romana del Casale.
Agostino Sella
Agostino Sella
E' cominciata la raccolta dei rifiuti. A rilento
Piazza Armerina. Finalmente si è cominciata la raccolta dei rifiuti. A rilento ma è cominciata. Stamattina una ventina di operatori ecologici si sono messi al lavoro per sgombrare le strade dalle centinaia di tonnellate di rifiuti che si sono accatastati nel corso delle ultime settimane. Un lavoro che dovrà continuare per diverso tempo considerato che tutte le strade della città sono stracolti mi sacchetti di plastica. Le prime ad essere liberate le strade del centro storico. Ieri non tutti i mezzi erano comunque operativi a causa del mancato arrivo di una parte di assicurazioni pagate grazie ai 30 mila euro anticipati dal comune. Oggi tutti i mezzi saranno a pieno regime. A presentarsi all’appello mattutino nel capannone di Sicilia Ambiente solo una ventina di operatori ecologici. Il resto, circa un'altra ventina è in malattia. Insomma una situazione per niente facile causata dalla cattiva gestione delle Ato che hanno messo in ginocchio i comuni. Adesso tutti aspettano l’assemblea di giorno 15 marzo in cui i vertici della società d’ambito dovrebbero permettere ai comuni di incassare le bollette dei cittadini. In poche parole, si torna al regime Tarsu (tariffa ambientale rifiuti solidi urbani). I soldi che i cittadini pagheranno andranno direttamente ad impinguare in bilancio comunale con il risultato che i comuni avranno maggiore margine di manovra. Gli operatori ecologici dovrebbero così ricevere senza intoppi i loro emolumenti e le città dovrebbero tornare ad essere più pulite. I netturbini, secondo gli accordi raggiunti ieri tra amministrazione, sindacati e rappresentanti dei lavoratori, dovrebbero ricevere i soldi di qualche mensilità arretrata dal 15 marzo in poi. Se così non sarà gli operatori ecologici giurano di essere nuovamente sui tetti del comune. Quella di salire sui tetti, ormai, nella città dei mosaici è diventata quasi una moda. Negli ultimi tempi, ad inaugurare questa forma di protesta è stato Giuseppe Camerino, seguito poi anche da altri disoccupati. Per ultimo i netturbini che però hanno scelto di cambiare tetto rispetto a quello di Camerino. Non più il tetto della sala del consiglio comunale ma quello dei locali del comune siti in Atrio Fundrò.
Agostino Sella
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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"
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