Una lettera dei ragazzi del liceo linguistico di Enna.
L’ennesimo caso: Filippo Cozzo è morto.
Circola una voce a scuola. Chiusi in un inquietante silenzio pensiamo: "L’ennesimo caso. Speriamo di no." Passano pochi attimi. La "voce" viene confermata. Filippo è morto: 18 anni, una leucemia fulminante, una vita ancora da vivere e… La fine dei "sogni nel cassetto" e di ogni aspirazione, di ogni progetto. Incrocio di sguardi, occhi di lacrime e parole sussurrate a denti stretti.
Circola una voce a scuola. Chiusi in un inquietante silenzio pensiamo: "L’ennesimo caso. Speriamo di no." Passano pochi attimi. La "voce" viene confermata. Filippo è morto: 18 anni, una leucemia fulminante, una vita ancora da vivere e… La fine dei "sogni nel cassetto" e di ogni aspirazione, di ogni progetto. Incrocio di sguardi, occhi di lacrime e parole sussurrate a denti stretti.
Chiediamo: "È l’ennesimo caso?".
Sconvolti dal dolore, paura, rabbia e indignazione, non ci resta che cercare… Cercare non una rassegnazione, ma una spiegazione valida, una risposta a quella domanda tanto retorica: "è l’ennesimo caso?".
Il risultato era proprio quello che temevamo: nonostante la mancanza di grandi stabilimenti industriali, e quindi di inquinamento, la provincia ennese sembra tra le più colpite dai tumori.
La domanda sorge spontanea: qual è il motivo? Apparentemente un paradiso terrestre, il territorio, con la massiccia presenza di miniere, sembra, invece, essere prediletto per il deposito di scorie chimiche e nucleari, con conseguente inquinamento radioattivo… e conseguente aumento dei tumori.
Eppure proprio la Sicilia sembra essere stata definita il territorio meno adatto a questo tipo di depositi, in quanto sembra essere a grande rischio sismico.
Ma, allora cosa succede? Basta poco e… l’ultima tessera di questo grande puzzle salta fuori: politica ed eco-mafia. Gli interessi sono tanti, e sono gli stessi che, dopo decenni, impediscono la costituzione di un "REGISTRO TUMORI" (ora forse promesso) che permetta la rilevazione statistica. Intanto si muore e ancora non si trovano risposte chiare a semplici quesiti.
Così osiamo…stanche di tutto ciò osiamo dire "BASTA!".
Chiediamo indagini, perizie, ricerche, ma soprattutto certezze e sicurezze affinché non siano solo preghiere ad accompagnare i nostri cari, ma anche l’impegno civile per la salvaguardia del nostro stesso futuro e la consapevolezza di aver dato un contributo alla comunità ennese, per non trovarsi più davanti a… "L’ENNESIMO CASO!".
Liceo Linguistico Enna.
Sconvolti dal dolore, paura, rabbia e indignazione, non ci resta che cercare… Cercare non una rassegnazione, ma una spiegazione valida, una risposta a quella domanda tanto retorica: "è l’ennesimo caso?".
Il risultato era proprio quello che temevamo: nonostante la mancanza di grandi stabilimenti industriali, e quindi di inquinamento, la provincia ennese sembra tra le più colpite dai tumori.
La domanda sorge spontanea: qual è il motivo? Apparentemente un paradiso terrestre, il territorio, con la massiccia presenza di miniere, sembra, invece, essere prediletto per il deposito di scorie chimiche e nucleari, con conseguente inquinamento radioattivo… e conseguente aumento dei tumori.
Eppure proprio la Sicilia sembra essere stata definita il territorio meno adatto a questo tipo di depositi, in quanto sembra essere a grande rischio sismico.
Ma, allora cosa succede? Basta poco e… l’ultima tessera di questo grande puzzle salta fuori: politica ed eco-mafia. Gli interessi sono tanti, e sono gli stessi che, dopo decenni, impediscono la costituzione di un "REGISTRO TUMORI" (ora forse promesso) che permetta la rilevazione statistica. Intanto si muore e ancora non si trovano risposte chiare a semplici quesiti.
Così osiamo…stanche di tutto ciò osiamo dire "BASTA!".
Chiediamo indagini, perizie, ricerche, ma soprattutto certezze e sicurezze affinché non siano solo preghiere ad accompagnare i nostri cari, ma anche l’impegno civile per la salvaguardia del nostro stesso futuro e la consapevolezza di aver dato un contributo alla comunità ennese, per non trovarsi più davanti a… "L’ENNESIMO CASO!".
Liceo Linguistico Enna.