Piazza Armerina. “Se Prestifilippo si dimettesse davvero sarebbe il suo primo vero gesto di coerenza politica da quando è sindaco”. Calogero Cimino, vice presidente del consiglio comunale, è piuttosto sorpreso delle dichiarazioni del primo cittadino. “Quello che ha detto il sindaco è vero. Non ha più una maggioranza in consiglio comunale, anzi per la verità non la ha mai avuta. Le sue dimissioni sarebbero un grande atto di coerenza politica ma dubito che le parole del sindaco corrispondano a realtà. E’ il suo solito giochetto. Alla fine non si dimetterà. Se dovesse farlo riacquisterà tutta la mia fiducia dal punto di vista politico”. Poi Cimino parla delle possibili elezioni in primavera. “Votare subito significa togliere il paese dal pantano politico in cui si trova. In fondo il sindaco è stato sfiduciato da 12 consiglieri su 20. A questo punto sarebbe meglio votare. La politica piazzese – continua Cimino – con nuove elezioni avrebbe un grandissimo respiro. Anche se sono convinto – continua Cimino – che i cittadini manderanno a casa il sindaco senza nessuno sconto”. Nuove elezione in primavera provocherebbero certamente un grande terremoto. Il centro sinistra in fretta e furia dovrebbe trovare un candidato, cosa non facile se si considera che ancora non hanno trovato neanche un accordo per individuare il segretario del Partito Democratico. Nuove elezioni in primavera certamente porterebbero alla formazione di un “terzo polo” formato dai “non allineati” alla linea provinciale di Forza Italia, come Mattia e Falcone, che potrebbero fare una propria lista ed allearsi con l’Mpa e con altre liste in formazione come quella del movimento Italiani nel Mondo, guidata da Guglielmo Puglisi. In quest’area sono diversi gli uomini che da qualche tempo lavorano per una candidatura alternativa a Prestifilippo. Peraltro se Prestifilippo si dimetterà le amministrative verranno celebrate in contemporanea con le elezioni provinciali. A quel punto, molti uomini, come ad esempio di attuali consiglieri provinciali, dovranno scegliere se candidarsi alle provinciali o alle comunali. Insomma ci sarebbe un grande rimescolamento delle carte in tavola ed un probabile sconvolgimento degli equilibri politici. Ma naturalmente, tutto questo, dipende dalle scelte di Maurizio Prestifilippo.
Agostino Sella
Agostino Sella