Piazza Armerina. “I soldi provenienti dal 30% dei biglietti di ingresso alla Villa Romana del Casale sono stati sperperati dall’amministrazione comunale in attività che nulla hanno a che vedere con la manutenzione e promozione turistica della Villa”. Queste le ragioni per cui cinque consiglieri comunali piazzesi, Salvatore Manuella, Calogero Cimino, Teodoro Ribilotta, Giuseppe Capizzi e Giuseppe Falcone, hanno scritto una lettera di denunzia alla procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti di Palermo. Il sindaco Maurizio Prestifilippo, dal canto suo, si difende dicendo che “sono solo falsità ed i cinque consiglieri agiscono perché accecati dall’odio politico”. I consiglieri denunziano lo sperpero di denaro che dovrebbe servire per la promozione della villa romana del Casale ed invece, a parer loro, viene utilizzato per fare altre cose. I cinque sottolineano come “la convenzione tra regione e comune non sia mai stata approvata dal consiglio comunale come prevede la normativa” e denunziano “il grave sperpero di centinaia di migliaia di euro e l’inosservanza da parte dell’amministrazione comunale della convenzione redatta tra il comune e l’assessorato regionale ai BB.CC per la spesa del 30% dei proventi dei biglietti per l’ingresso alla Villa Romana del Casale. Si segnala – continua la lettera di denuncia alla procura della repubblica – come i proventi provenienti dal capitolo 5000 siano stati sperperati in attività ed iniziative che nulla hanno a che vedere con la manutenzione e la promozione del sito”. Poi i cinque consiglieri comunali tirano in ballo la direttrice del museo, la dottoressa Lentini “Si segnala – si legge nella lettera – anche la responsabilità solidale del direttore della Villa Romana del Casale che, con le autorizzazioni tempestive di spesa, non ha mai vigilato che le somme autorizzate e spese dal comune fossero attinenti le finalità della Villa, che non ha mai chiesto il rendiconto delle spese sostenute, che non ha mai programmato con i vertici dell’amministrazione comunale un piano di spesa attinente e conforme alle finalità della convenzione”. Il sindaco piazzese, Maurizio Prestifilippo, in piena campagna elettorale per le regionali, però non ci sta e si difende a muso duro. “sono le solite cose trite e ritrite. Sono stato chiamato 5 o 6 volte dalla corte dei conti e sempre sono stato assolto. Giuseppe Capizzi è un ingenuo, mentre gli altri sono consiglieri accecati dall’odio politico. Quello che dicono corrisponde solamente falsità che vengono puntualmente riproposte, cose prive di ogni fondamento”.
Agostino Sella
Agostino Sella