venerdì 31 ottobre 2008

Consegnato il progetto per l'area artigianale. Ben 83 manifestazioni di interesse da parte di imprenditori.

Piazza Armerina. Piano artigianale, finalmente vicino alla meta finale. Infatti, mercoledì scorso, con due giorni di anticipo rispetto alla scadenza prevista, i funzionari dell’ufficio tecnico comunale coordinati dall’ingegner Mario Duminuco hanno consegnato agli uffici della regione siciliana il nuovo progetto delle opere di urbanizzazione dell’area artigianale di contrada Bellia. Il progetto redatto dal comune della città dei mosaici parteciperà al bando pubblicato l’estate scorsa sulla Gazzetta Regionale della regione siciliana e rimarrà in ogni caso in graduatoria anche per successivi interventi nel quadro del nuovo POR. Quindi si prospettano nuove ed importanti novità per gli artigiani ed imprese locali.  Soddisfatto il primo cittadino Fausto Carmelo Nigrelli “Devo esprimere un caloroso grazie a tutti coloro che nell’Ufficio Tecnico si sono prodigati perché si potesse presentare al meglio il nostro progetto – commenta il Sindaco – e deve esprimere la più viva soddisfazione per il grande successo tra gli imprenditori. Il bando – continua Nigrelli – richiedeva almeno 20 dichiarazione di interesse da parte delle imprese. A noi ne sono arrivate 83, più di tre per ognuno dei lotti disponibili, che sono 27”. Le 83 domande sono state presentate soprattutto da attività legate all’automobile. Si sono candidati ad avere un’area infatti in 20 tra carrozzieri e meccanici, 3 autolavaggi e 2 elettrauti. Due aziende di noleggio pullmann ed altrettante di componentistica. Ventidue le aziende operanti nel campo dell’edilizia di cui 14 laboratori. Segue poi il settore alimentare con otto aziende, poi quello dell’agricoltura con tre, quello dei materiali da riciclo con due. Poi sono arrivate al comune altre 19 richieste di aziende tra cui orologeria, impiantistica, tipografia. Poi il primo cittadino lancia una proposta “Un tale successo – continua dichiara il sindaco Fausto Carmelo Nigrelli – potrebbe anche aprire le porte a diverse soluzioni che riguardano la costruzione dei capannoni: si potrebbe chiedere i finanziamento attraverso i bandi POR, ma si potrebbe anche costituire un consorzio tra gli imprenditori più motivati per procedere alla realizzazione dell’area. Ma il segnale più interessante – conclude Nigrelli – sta proprio nella risposta in sé degli imprenditori: se vogliono investire, vuol dire che credono nel futuro e questo, di per sé, è garanzia il miglioramento delle condizioni di vita nella nostra città.”

Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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