martedì 6 gennaio 2009

Gospel. Stasera si replica a fundrò co Scott Holley

Piazza Armenina. La città del gospel. Qualcuno l’ha chiamata così la città dei mosaici dopo il concerto dell’altra sera nella chiesa di San Pietro. Tre pastori battisti hanno fatto cantare tutti gli intervenuti ed inneggiare Dio, compreso il sindaco Nigrelli, coinvolto, anche lui che è un ex comunista, in una spiccata effervescenza devozionale. Stasera si replica nella chiesa di Fundrò alle ore 20. Sarà di scena Scott Holley, uno straordinario tenore ma soprattutto un “gospel singers” di quelli che fanno sentire, attraverso la voce, la presenza di Dio. Nato da Frank e Dorothy Holley di New York, Scott ha dato la sua vita per il Signore fin dalla giovane età. Cresciuto in una casa umile Scott ha trovato una sua dimensione sedendosi al piano a cantare, spesso anche tutta la notte, per il Signore. E’ stato tra i fondatori dello straordinario Christ Alive Choir importante realtà gospel di Brooklyn, nel quale ha militato fino alla morte del padre allorquando, preso da un ancor maggiore slancio mistico, ha sentito la necessità di diffondere la parola del Signore attraverso le “performances” di un suo gruppo che ancora continua questa missione, sono i "The Scott Holley Worship Band". Scott in tutti i suoi concerti ci ricorda che Dio ci ha chiamato per invitare tutti ad incontrarlo nel culto. “Tante persone – dice Scott Holley - pensano che Dio è talmente elevato che non possono raggiungerlo, ma dice la Bibbia in Geremia 29:13 che se lo cerchi con tutto il tuo cuore certamente lo trovi. Nei concerti la mia missione è creare un momento di incontro con Dio per far comprendere a tutti come, alla Sua presenza, tutto diventi piccolo e la cosa più importante è tendere le mani verso il Signore ed aspettare il Suo abbraccio”. Intanto sulla serata di San Pietro entusiasta è il giudizio di Sebastiano Arena che ha pure girato un video per metterlo su Youtube. “La serata Gospel con i Shepherds – dice Arena - è stata entusiasmante per un pubblico attentissimo e coinvolto nel canto delle canzoni. La chiesa era pienissima come nelle grandi occasioni. Sembrava di assistere ad un pontificale – dice Sebastiano Arena - in cui la gioia, la devozione, il misticismo e la fede erano un tutt’uno. Stasera questi concetti li hanno mostrati e dimostrati mediante l’afflato di comunione che sono riusciti a creare col pubblico di grandi e piccoli che hanno cantato, danzato ed applaudito”.

Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI