giovedì 28 gennaio 2010

Aidonese di nascita, piazzese di adozione il sign. Vincenzo chiede di vivere "Fate passare il bus urbano dalla Casa di Riposo San Giuseppe"

Si chiama Vincenzo, (nella foto) aidonese, ha più di 70 anni e vive da parecchio tempo presso la casa di riposo San Giuseppe. Una vita tranquilla, da pensionato. La fortuna del sign. Vincenzo è quella di essere ancora in discreta salute e ciò che chiede è quello di vivere dignitosamente la restante parte di vita che il buon Dio gli ha assegnato. Cosa potrebbe volere di più? Che il bus urbano passi dalla casa di riposo. "E da mesi che chiedo che il bus urbano passi dinnanzi la casa di riposo San Giuseppe permettendo a chi vuole vivere di poter andare in piazza Garibaldi o in piazza Generale Cascino per parlare con gli amici e per trascorrere serenamente la giornata" queste le poche parole di Vincenzo che ciò che chiede è quello di vivere. Appena segnalateci la vicenda del sig. Vincenzo lo abbiamo avvicinato per conoscerlo meglio e ci siamo fatti raccontare la sua vita. Ha vissuto per tanti anni a Milano facendo diversi mestieri poi l'amore per la sua Sicilia ha prevalso sulla fredda e caotica vita di Milano. Tornato in patria nella sua Aidone da alcuni anni vive all'interno della Casa di riposo di San Giuseppe a Piazza Armerina. La mattina è solito frequentare la piazza generale Cascino e il bar Tre Stelle. Parla con gli amici di tutto: della sua Aidone, del ritorno della Venere di Morgantina, di calcio, la passione della sua vita e difende a spada tratta la sua squadra del cuore l'Inter. "La mia è una vita normale da pensionato. - ci dice Vincenzo - vivo dentro una struttura di cui non posso lamentarmi e godo ancora di una discreta salute. Ho parecchi amici nella meravigliosa città di Piazza Armerina che mi stanno vicino e grazie a loro che la mia vita è normale non da segregato vivo. Mi vengono a prendere la mattina e mi accompagnano la sera in Istituto." Qui per un attimo Vincenzo, quasi a ricordare gli anni verdi quando la forza fisica e la resistenza lo accampagnavano con energie mentali e fisiche forti confessa "L'età si fa sentire e credo che uno degli obiettivi che il Comune di Piazza dovrebbe raggiungere è quello di permettere ai tanti anziani che ormai popolano le piccole città dell'entroterra siciliano di vivere dignitosamente e uno di questi servizi è il bus urbano. E' sconcertante che molti di noi se non avessero degli amici o parenti dovrebbero restare segregati dentro l'Istituto San Giuseppe perchè l'età, gli acciacchi non gli permettono di fare a piedi, per almeno due volte, la strada che porta dalla Casa San Giuseppe alla piazza Generale Cascino. L'inverno è rigido e l'estate è calda perchè non tentare di far passare il bus urbano davanti la casa di riposo e consentire a tanti di noi di vivere la bella citta di Piazza Armerina? E' una richiesta così impegnativa per i nostri amministratori?"

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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