venerdì 9 settembre 2011

Il capo della squadra mobile di Enna Giovanni Cuciti svela alcuni retroscena inediti dell'indagine che ha scovato il malaffare al commerciale.

Giovanni Scollo
Piazza Armerina. Giovanni Cuciti, 40 anni, è il capo della squadra mobile di Enna. Insieme alla III° sezione ha condotto l’indagine che ha portato agli arrresti domiciliari il duo Scollo-Delle Cave, rispettivamente preside e segretario dell’Istituto tecnico e Commerciale e per Geometri Leonardo Da Vinci, di Piazza Armerina.
Dottore Cuciti come e quando è partita l’indagine?
E’ cominciato tutto nella scorsa primavera, intorno ad Aprile del 2010. Delle Cave ha avuto un brutto incidente in autostrada in cui ha impattato fortemente con la sua automobile privata. E’ rimasto, a causa dell’incidente, per molto tempo in ospedale, in terapia intensiva.


In quell’occasione il personale della polizia stradale ha trovato uno strano documento nella auto del Delle Cave in cui venivano elencati una serie di illeciti commessi sia da lui che dallo Scollo con denari appartenenti alla scuola in cui lavoravano. Appena il Delle Cave è uscito dall’ospedale lo abbiamo cominciato a sentire per capire cosa ci fosse sotto. Qualcosa non ci quadrava. Durante gli incontri il Delle Cave ha cominciato a riferire alcuni particolari dettagli da cui veniva fuori una abitudine consolidata di entrambi gli arrestati ad utilizzare fondi della scuola per usi personali.
Di che cosa si tratta in particolare.
In generale si emettevano pagamenti falsi, non corrispondenti al vero. Ad esempio è stato prelevato diverse volte denaro con la carta di credito della scuola per farne un uso personale. Abbiamo scoperto molti pagamenti a cui non corrispondono fatture o pezze d’appoggio. Poi ci sono altre cose strane. Ad esempio mandati per il pagamento della Tarsu – la tassa sui rifiuti - a cui non corrispondeva nessuna bolletta. Erano dei mandati con cui uno di loro si recava nella banca Antonveneta, adesso Monte dei Paschi, per ricevere in contanti il denaro dal cassiere. Poi col denaro non veniva pagato nulla. Un caso molto strano perché le utenze di solito sono pagare direttamente dalla banca senza giro di contanti.
Si è parlato di missioni a sfondo sessuale in Romania durate viaggi di istruzione, ma di che cosa si tratta in realtà?
Non è proprio così. Nel computer di Giovanni Scollo abbiamo trovato alcune mail e contatti con escort che operano in Romania. Non possiamo dire che i viaggi erano finalizzati solo a scopi sessuali ma certamente possiamo dire che durante i viaggi in Romania effettuati con denari della scuola pubblica c’erano contatti con le escort.
Ma come siete arrivati a tutte queste conclusioni?
Ci siamo mossi nell’immediatezza appena abbiamo capito l’imbroglio. Abbiamo fatto perquisizioni a tappeto sia in casa del Delle Cave che dello Scollo, alcune di queste fatte anche con i carabinieri di Piazza Armerina guidati dal capitano Cannizzaro. Abbiamo analizzato uno per uno i mandati di pagamento e fatto un controllo incrociato sui conti correnti bancari. Abbiamo controllato le liste passeggeri, le date di partenza e di arrivo di ognuno da e per la Romania, ed abbiamo verificato che ci sono molte coincidenze. La cosa che ha destato molto interesse sono stati alcuni timbri apposti nel passaporto dello Scollo che apparivano chiaramente sbiaditi, rispetto ad altri perfettamente leggibili.
Praticamente di parla di 300 mila euro utilizzati per motivi personali.
Noi abbiamo appurato con la nostra ricostruzione un ammanco di circa 190 mila euro dalle casse della scuola. Però, l’ufficio scolastico provinciale ha trovato un buco di 300 mila euro in 10 anni. Tutti denari utilizzati per scopi personali. Viaggi e spese sostenute senza nessun progetto a corredo e con pezze d’appoggio senza significato.
Ma come è possibile che un illecito che va avanti da 10 anni sia venuto a galla solo ora.
Intorno al 2007 Scollo e delle Cave hanno avuto una lite. In quella data il Delle Cave ha prelevato dei soldi apponendo la firma falsa del Preside Scollo e li ha utilizzati per uso personale. A quel punto pare che lo Scollo abbia preteso che il Delle Cave con la stessa procedura prelevasse denari che lo Scollo stesso potevo utilizzare. Prima di questa lite tra i due tutto filava liscio. Poi nel 2010 lo Scollo ha denunciato il Delle Cave dopo l’ennesima lite. Certo, la scuola ha un collegio dei revisori che avrebbe dovuto vigilare tutte le operazioni economiche.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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