martedì 17 gennaio 2012

Piazza. Molesta la moglie dell'amico. Si sfidano con bastone e coltello. Denunciati

TITOLO: “L’amico non smette di molestare la moglie dell’amico, ingiuriandola ogni qual volta la incrocia per strada, ed arrivando, in un’occasione, a romperle un dente: affrontato dal marito, si sfidano con bastone e coltello: denunciati dalla polizia due uomini piazzesi”



Nella giornata scorsa, gli uomini del Commissariato di Piazza Armerina - diretti dal Commissario Capo Gabriele Presti – hanno denunciato due uomini piazzesi, tale P. G., classe 1982 Deferito in stato di libertà poiché responsabile dei reati pp. e pp. dagli artt. 612 2° comma e art. 4 Legge 110/1975 c.p. (minaccia grave aggravata dall’uso di un coltello), in pregiudizio di M. G., classe 1976, a sua volta ritenuto responsabile del reato pp. e pp. dall’art. 4 Legge 110/1975 c.p. porto abusivo di bastone, in luogo pubblico, senza giustificato motivo, a seguito di quanto accaduto un pomeriggio addietro, che ha visto i due contendenti affrontarsi l’un l’altro nella centrale piazza duomo della città della Madonna delle Vittorie.

Infatti, nel pomeriggio in argomento, i poliziotti, si recavano davanti la Cattedrale armerina per segnalazione di una persona armata di coltello che stava minacciando una donna. Avuta la presenza sul posto dell’aggredito, M.G. e della di lui convivente, gli agenti apprendevano che poco prima, l’uomo aveva avuto un acceso diverbio con una persona, in passato amica della coppia, tale P.G, il quale ad un certo punto della discussione, lo avrebbe minacciato impugnando un coltello.

Il P., in passato, amico di famiglia, lo stesso pomeriggio era transitato a bordo di uno scooter nei pressi della stessa Piazza Duomo, indirizzando il proprio sguardo in direzione del balcone dell’abitazione, atteggiamento che il richiedente aveva interpretato come un tentativo di “molestie” nei confronti della di lui moglie. Quest’ultima aggiungeva, a tal proposito, che, negli ultimi tempi, il P., incontrandola per le vie del paese, le avrebbe mancato di rispetto, tentando di molestarla. Proprio in ragione di tale condotta M., avendo notato il P. transitare nei pressi della sua abitazione, si portava nella P.zza Duomo, per raggiungerlo, dove gli chiedeva spiegazioni per l’atteggiamento esternato in pregiudizio della moglie, chiedendogli di “non importunare più mia moglie”. Da qui derivava la lite ed il P., prima di allontanarsi a bordo del proprio scooter, avrebbe tirato fuori un coltello per minacciare M. G..

Le successive indagini degli investigatori armerini, accertavano pero’ che durante la lite, M. G., avrebbe portato con sé un bastone, colpendo, il molestatore della moglie con schiaffi e pugni, quando questi, all’invito a desistere dalle molestie, avrebbe risposto che non aveva paura del marito, e che avrebbe continuato importunare sua moglie, estraendo dalla tasca dei pantaloni un coltello a punta, minacciando di morte il contendente.

Gli agenti appuravano, altresì, che la donna, alcuni mesi addietro, era stata aggredita dal P. G. con uno schiaffo al volto, che aveva causato la rottura parziale di un dente. Inoltre, in un’altra occasione, il molestatore, incrociando la donna per strada, con atteggiamenti provocatori, avrebbe mimato dei baci al suo indirizzo



Le positive risultanze sui fatti sopra descritti, raccolte dagli investigatori armerini, venivano rassegnate alla procura della repubblica presso il Tribunale di Enna, deferendo i due contendenti, l’uno, per, i reati pp. e pp. dagli artt. 612 2° comma e art. 4 Legge 110/1975 c.p. (minaccia grave aggravata dall’uso di un coltello), in pregiudizio di M. G., classe 1976, a sua volta ritenuto responsabile del reato pp. e pp. dall’art. 4 Legge 110/1975 c.p., ovvero porto abusivo di bastone, in luogo pubblico, senza giustificato motivo.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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