lunedì 24 settembre 2012

A proposito di sprechi. L'INDAGINE SULLE ASSENZE DEI DIPENDENTI REGIONALI


ALLA REGIONE BUSCEMI: “L’ASSENTEISTA 
È IL GARANTE DEI DETENUTI, PAGATO 425 MILA EURO”

Le indagini della Guardia di Finanza sull’ufficio del garante dei detenuti – che avrebbero accertato le violazioni di tredici dipendenti regionali (in realtà sono otto), che si sarebbero assentati ingiustificatamente dal lavoro, hanno fatto riespoldere il contenzioso che, da più di un anno, vede protagonisti il Garante per la tutela dei diritti fondamentali dei detenuti in Sicilia, il senatore Salvo Fleres (Pdl), e il dirigente dell’ufficio, avvocato Lino Buscemi. Avuta notizia dell’inchiesta affidata dalla magistratura alla Guardia di Finanza, su segnalazione, a quanto pare, del senatore Fleres, Lino Buscemi ha affidato ad una dichiarazione la sua versione dei fatti.


“Sulla vicenda del presunto assenteismo registratosi nell’ufficio di Palermo del Garante, ci difenderemo, adeguatamente, nelle sedi opportune”, avverte Lino Buscemi. “Quella che francamente è inaccettabile è la dichiarazione del Sen. Salvo Fleres, molto vicino al ben noto Senatore Dell’Utri, che si erge a “vittima” e a pubblico censore, usando espressioni false e di una gravità inaudita con lo scopo di allontanare da sé sospetti e giudizi sul suo negativo operato”.

“Ricordo all’opinione pubblica”, prosegue il dirigente regionale, “che il Garante Fleres, da quando (fine 2006) è stato nominato (con decreto del Presidente della Regione di allora On. Totò Cuffaro) ha percepitoeuro 425.000 (diconsi quattrocentoventicinquemila!) di indennità quale compenso per avere brillato per “presenza” nelle sedi istituzionali di Palermo e Catania e nelle 28 carceri siciliane. Altro che assenteismo!”

“La sua attività di Garante è stata talmente “positiva”, afferma inoltre Buscemi, “che proprio il governo regionale presieduto dall’On. Lombardo aveva deciso (nel disegno di legge c.d. “finanziaria” anno 2012 esitato dalla Giunta) nientemeno che la soppressione della figura, appunto, del Garante dei diritti dei detenuti. La norma governativa, poi, non ha retto in Aula e in sostituzione è stata approvata una proposta che ha ridotto a “titolo gratuito” il già ben retribuito incarico del Sen. Fleres (lo stesso, come riferiscono i mass-media, oltre a percepire la lauta indennità di parlamentare della Repubblica mentre svolgeva le funzioni di Garante percepiva anche il lauto vitalizio di ex Parlamentare regionale. Privilegio, su decisione del Consiglio di Presidenza dell’ARS, ora rinviato a quando il Fleres sarà effettivamente in quiescenza)”.

Buscemi, inoltre, riferisce sul compenso del Garante, oggetto di una querelle con Fleres. “Si precisa, infine, che riguardo al compenso del Garante per il 2011 (in tutto 99.000 euro!) l’ufficio è ancora in attesa della formale lettera di rinuncia da parte del Sen. Fleres, in quanto lo stesso si è limitato, malgrado pubbliche dichiarazioni di segno opposto, a chiedere soltanto la “sospensione” del pagamento delle sue “spettanze”.

“Anch’io”, ricorda Buscemi, “ho più volte rappresentato l’anomala situazione di un Garante che da più di sei anni pretende di assolvere il suo mandato da Roma (da un ufficio del Senato) o dalla sua segreteria politica personale catanese. Purtroppo sono rimasto inascoltato”.

“Il tempo sarà galantuomo e la giustizia trionferà”, conclude il dirigente regionale nella sua nota, “Con buona pace di chi con toni trionfalistici gode nello sporcare l’immagine di persone perbene che hanno fatto della legalità e del dovere il loro scopo di vita”.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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