Ieri sono stati celebrati i funerali di un grande uomo, di un "pretaccio", così definito da Candido Cannavò nel suo libro dedicato ai preti dell' "altra" Chiesa, i preti che stanno con gli ultimi, i bisognosi, i poveri, i diversi.
Mi riferisco a Don Gallo, un prete che personalmente ho sempre amato, un prete a cui ho voluto bene perchè ha testimoniato il Vangelo senza ipocrisie, senza falsità, con semplicità, con coerenza, con coraggio, nella libertà. Per me Don Gallo è stato un esempio, un modello di uomo e di prete a cui fare riferimento nella vita di ciascuno.
E' stato un prete "diverso" sotto ogni aspetto, un prete che ha scelto di stare con la gente e tra la gente, la gente che lavora, quella che soffre, che vive nelle difficoltà, la gente che lotta per i diritti negati, la gente che sa di non avere un futuro.
Certamente Don Gallo mancherà alla sua gente di Genova, ma mancherà a quanti credono nei valori cristiani dell'amore e della solidarietà testimoniati con i fatti.
Addio Don Gallo, io ti ammiravo e ti volevo bene
enzo conti
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