mercoledì 26 giugno 2013

Tanto tuonò che piovve.

di Giuseppe Belfiore.
Lunedì 24 giugno 2013 intorno alle ore 16 e 30 sullo schermo di un televisore posto all'esterno di un esercizio commerciale di via G. Ciancio, si leggeva la seguente proiezione sui dati provenienti dalle sezioni elettorali in merito allo sfoglio delle schede che avrebbero sancito chi tra il dott. Filippo Miroddi ed il dott. Maurizio Prestifilippo sarebbe diventato il nuovo sindaco di Piazza Armerina: dott. Miroddi 5460 voti- 61,75%- e dott. Prestifilippo 3382 voti- 38,24%-, c'era già uno scarto tra i due di 2078 voti ed era chiaro che la distanza, per il dott. Prestifilippo, non si sarebbe potuta colmare facilmente così com'è poi avvenuto.
Ma le avvisaglie che la campagna per il ballottaggio poteva trasformarsi per il centro destra in una Caporetto, si sono cominciate ad avvertire quando la stessa compagine ha ufficializzato l'apparentamento al ballottaggio con il partito del "Megafono".
Accordo che non pare sia stato ben compreso o, se preferite, digerito da una parte dei suoi iscritti, militanti e simpatizzanti ed a poco è valsa anche la "benedizione " del Presidente della Regione Rosario Crocetta, per non parlare poi dell'alleanza del centro destra con la lista di Renzo Amore ,anche questa per certi versi incomprensibile, che non sembra abbia portato benefici nel computo totale dei voti.
E così, già intorno alle ore 17, era chiaro che il nuovo inquilino di Sale delle Luci sarebbe stato il dott. Filippo Miroddi che con l'appoggio di sole 3 liste ufficiali, a cui si è aggiunta la lista Bascetta come accordo di solo programma, riusciva a sconfiggere il candidato del centro-destra appoggiato, se non vado errato, da ben 7 liste!
Ma noi non vogliamo entrare nel merito politico riguardante le scelte e le alleanze dei due schieramenti approdati al ballottaggio. Ciò che ora importa a tutti noi cittadini è che tra pochi giorni ci sarà una nuova amministrazione nella pienezza dei suoi poteri a cui spetterà un immane lavoro di ricostruzione morale, politica, sociale ed economica della nostra città. Una città che da almeno vent'anni aspetta risposte concrete, per es:, sul fronte del decoro urbano,del P.U.T.(piano urbano del traffico),della sistemazione
- si spera definitiva- del mercato settimanale e delle fiere periodiche, di un avvio di dialogo serio tra l'amministrazione e le categorie produttive,- artigiani, commercianti e piccole imprese-, di un progetto credibile e di lungo respiro a favore delle fasce disagiate della nostra popolazione che non sembrano, ad oggi, essere state prese in seria considerazione da nessuna delle amministrazioni precedenti. Sono queste a nostro avviso le vere sfide che si troverà di fronte la nuova amministrazione ed il nuovo Consiglio Comunale rinnovato tra l'altro di circa il 75% con la presenza di tantissimi giovani. Ed a costo di sembrare noiosi e ripetitivi, ricordiamo a chi si accinge a governarci che attualmente nella nostra 
città, salvo forse qualche rarissima eccezione- di lavoro non se ne trova neanche in nero! E' questa, a nostro avviso, le madre di tutte le sfide che la politica cittadina si troverà a dover affrontare in primissima battuta e sulla quale verrà giudicata sicuramente in breve tempo e soprattutto tra cinque anni.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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