martedì 29 ottobre 2013

Biglietto unico. Calamaio "Fino ad oggi non siamo stati bravi. Adesso strutturiamo proposte insieme"

“Se il Palazzo Trigona fosse, come previsto da anni, il “Museo della Città e del Territorio” sicuramente il biglietto unico Villa Romana – Aidone che rischia di penalizzare il nostro centro storico dai flussi turistici, includerebbe anche la nostra città. Bastava essere pronti con un polo museale di rilievo, purtroppo a mio parere in questi anni abbiamo perso tempo su logiche infruttuose”. Ad affermarlo è Riccardo Calamaio, storico esponente di Legambiente ed ex consigliere comunale del PD, che aggiunge “Era il febbraio del 2002 quando per la prima volta fu richiesto il biglietto unico Villa Romana – Palazzo Trigona, da presidente di Legambinete presentai la richiesta all’allora assessore regionale On.Granata, chiedendo inoltre il restauro per farne il “Museo della Città”. La regione intervenne con circa 5.000.000 di euro per il restauro che si è concluso nel 2010. “Tutti speravamo finalmente nel biglietto unico purchè venisse realizzato il museo, che purtroppo non c’è. Se oggi la regione ha preferito istituire il biglietto unico con Aidone creando una consistente offerta culturale appetibile per i tour organizzati, la città subisce una beffa. Moralmente ritengo corretto ammettere che in cinque anni di governo PD non siamo stati bravi a farci trovare pronti all’appuntamento con la nuova gestione dei beni culturali regionali del governatore Crocetta. Nell’ultimo quinquennio - continua l’ex consigliere comunale - a nulla sono valsi i ripetuti appelli votati all’unanimità dal consiglio comunale, sollecitando la soprintendenza di Enna e l’assessorato regionale perchè provvedessero alla muselaizzazione del Palazzo Trigona e istituissero il biglietto unico con la Villa Romana. Sapevamo che sarebbe arrivata la Venere di Morgantina, pertanto chiedevamo l’impegno attivo anche del sindaco e del presidente della provincia per evitare di essere tagliati fuori. Appelli inascoltati, tutti impegnati a comprendere i ritardi del restauro della Villa; impegnati ad allestire una desolata area commerciale e rispettivo parcheggio. Cosa dire del nulla di fatto della commissione di esperti, di cui ne faceva parte anche il sindaco, che la soprintendenza aveva istituito nel 2009 per il progetto di musealizzazione? E che dire del finanziamento di € 384.000 per l’allestimento museale, concesso con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 20 novembre 2002 e poi revocato il 27 febbraio 2012 perché la soprintendenza di Enna non aveva effettuato la gara d’appalto entro i termini fissati? Non siamo stati bravi a programmare e governare un processo alla nostra portata. Oggi per ricorrere ai ripari è necessaria un’azione corale dei cittadini e degli operatori di settore presso le istituzioni. Dobbiamo strutturare proposte alternative, anche in sinergia con la Diocesi, da inserire nel contesto del neo biglietto unico affinchè i flussi turistici della Villa Romana diventino una ricchezza concreta per la nostra città”. 

Riccardo Calamaio

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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