ALL'ATTENZIONE DELLE ISTITUZIONI
ALL'ATTENZIONE DEI PARTITI POLITICI
ALL'ATTENZIONE DEI SINDACATI DEI LAVORATORI
Oggi è ripresa l'assemblea permanente delle lavoratrici e dei lavoratori della Casa di Riposo Pubblica IPAB di Piazza Armerina. Un gruppo di lavoratori esasperato dalle non risposte da parte delle Istituzioni al sacrosanto diritto alla retribuzione, così come previsto dall'articolo 36 della Costituzione, ha deciso di salire sui tetti della struttura residenziale.
Sono passati 4 mesi dal Consiglio Comunale che decise di affrontare la questione dell'Ipab "San Giuseppe" con la volontà di realizzare un tavolo tecnico con le istituzioni interessate, a partire dal principale soggetto che è il governo della Regione siciliana. Ad oggi le lavoratrici e i lavoratori non hanno avuto nessuna risposta.
Dal 17 gennaio sono stati occupati gli uffici amministrativi, notte e giorno. In 2 settimane sono stati incontrati amministratori locali, dirigenti regionali, deputati regionali, l'assessore regionaleBonafede, il Prefetto di Enna senza nessuna risposta concreta. E' stato chiesto in tutte le forme comunicative un incontro con il Presidente della Regione Rosario Crocetta ma ad oggi non è arrivato nessun segnale.
Il 31 gennaio si è sospesa l'occupazione a seguito dell'incontro dei lavoratori con il Consiglio di Amministrazione dell'Ente dove si è deciso che il Presidente avrebbe messo i lavoratori nelle condizioni di visionare tutti gli atti amministrativi utili alla comprensione del debito, delle entrate e delle uscite; e che il Presidente si sarebbe attivato per realizzare un tavolo tecnico all'interno dell'Ipab. Ad oggi non c'è traccia degli impegni presi.
E' vergognoso che il Presidente del'Consiglio di Amministrazione dell'Ipab Crimì, oggi, intimidisca i rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori.
In questa situazione non sono i lavoratori che stanno commettendo un reato, ma sono le Istituzioni, a partire dal Presidente della Regione per arrivare al Presidente dell'Ipab che non rispettano e trasgredisco la legge fondamentale della Costituzione.
Chiediamo un pronto intervento delle autorità competenti affinché venga riportata la legalità costituzionale, garantendo alle lavoratrici e ai lavoratori il diritto alla retribuzione, il diritto al lavoro, il diritto agli anziani delle fasce più deboli ad un servizio pubblico universale.
Comitato di lotta
Cobas
Inviato da iPhone di Agostino Sella