mercoledì 21 maggio 2014

Il centro territoriale permanente ed i corsi di Italiano per migranti

Nella Foto: il Dirigente Roberto Ferrera
e gli Insegnanti: Maria

Battiato,Rosanna Marchisciana e Rosario Piazza.
Anche in quest’anno scolastico il CTP di Piazza Armerina, all’interno della sua offerta formativa, ha curato il corso di alfabetizzazione di lingua italiana per stranieri ospitando nel corso di mesi due gruppi distinti di stranieri  ospitati presso la struttura “ostello del borgo” di Piazza Armerina,  provenienti dalle zone asiatiche di Pakistan e Afghanistan e dall’Africa centrale.
Il primo gruppo, composto quasi totalmente da afghani, ha seguito il corso di alfabetizzazione a partire dal mese di novembre fino a tutt’oggi. Il secondo gruppo, composto da africani e pakistani, ha iniziato il corso di alfabetizzazione da circa quindici giorni e continuerà fino al termine delle lezioni.

I due gruppi sono stati seguiti fin dall’inizio dalle insegnanti Maria Battiato e Rosanna Marchisciana, in servizio presso il CTP di Piazza Armerina.
Inizialmente le difficoltà maggiori sono derivate dall’interscambio comunicativo, dato che solo uno del gruppo parlava e comprendeva l’inglese. In seguito il gruppo è stato affiancato da un compaesano, abitante in città da circa tre anni con cui è stato possibile  accelerare  il percorso comunicativo e collaborativo.
Il gruppo ha mostrato notevole interesse all’apprendimento di una nuova lingua e alla conseguente conoscenza di una cultura lontana dalle loro tradizioni di origine; il nostro lavoro è stato finalizzato all’integrazione sociale e culturale e a renderli quanto più possibile autonomi nell’espletare i principali bisogni di vita quotidiana (supermercato, tabaccaio, negozi…).
Inoltre, durante l’a.s. il primo gruppo, insieme ad altri dieci ragazzi, è stato invitato a seguire un corso di apprendimento della L2 con l’insegnante Serena Raffiotta, finanziato dai Fondi Europei.

Il secondo gruppo ha già una discreta conoscenza di base della lingua italiana e quindi si sta procedendo all’approfondimento e alla conoscenza dei principali aspetti di una cittadinanza attiva e interculturale.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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