Turi Vaccaro entra di nuovo nella base NRTF dei Marines in contrada Ulmo a Niscemi. Ha portato a termine il suo cammino del sale, iniziato il 12 marzo partendo da Palermo e terminato a Niscemi il 25 aprile. A piedi, in compagnia dell’asino Calò e del suo amico Maurizio, ha attraversato valli, colline e montagne per 350 chilometri: Turi ha voluto, in questo modo, ricordare il cammino del sale di Gandhi, iniziato il 12 marzo 1930 e terminato il 6 aprile dello stesso anno. In una lettera, scritta a mano e distribuita durante il cammino, spiega il senso della sua iniziativa e fornisce altri particolari: “A Trappeto (dove visse e operò il nonviolento Danilo Dolci), abbiamo prelevato un po’ di acqua del mare e, ricavatone qualche granello di sale, cercheremo di gettarlo sul MUOS di Niscemi”.
Turi ora rischia l’arresto perché, in passato, era entrato più volte nella base USA ed era stato allontanato con il divieto di dimora nel territorio niscemese. Nonviolento e di ispirazione gandhiana, Turi appartiene all’universo dei pacifisti che, in tutto il mondo, si impegnano, con lo stile di vita rivolto alla meditazione e alle azioni nonviolente, per affermare pace e rispetto dell’ambiente come valori fondanti per il benessere dell’umanità e del pianeta.
Gli attivisti NO MUOS sono dall’altra parte delle reti e osservano cosa succede di minuto in minuto. Turi è salito sull’unico albero non abbattuto dagli americani per far posto alle 46 antenne della base e all’impianto, ora sotto sigilli, del MUOS. Sotto, la polizia italiana e i Marines.