Piazza Armerina. Colpo di scena nel teatro della politica piazzese. Va in fumo la mozione di sfiducia a Maurizio Prestifilippo. Il segretario comunale, la dottoressa Giovanna Divono, ha infatti dichiarato nulla la richiesta di mozione sfiducia al sindaco. Il motivo dell’annullamento è la presa di posizione del capogruppo del Partito Democratico Lina Grillo che, subito dopo la presentazione della mozione da parte di Giuseppe Capizzi, aveva protocollato una nota con la quale dichiarava nulla la sua firma sulla sfiducia. «Emerge in modo chiaro ed inequivocabile la volontà della consigliera Lina Grillo tesa a rimuovere una volontà precedentemente manifestata – dice nella nota la Divono - Non è quindi possibile dar corso all'iter procedurale della mozione in quanto mancante dei requisiti minimi richiesti dalla norma». Quindi, dopo mesi di dibattiti e raccolta di firme, tutto torna come prima. Il più dispiaciuto però, sembra proprio in l’oggetto della sfiducia, cioè Maurizio Prestifilippo. “Speriamo che finisca questo tragico balletto della sfiducia – dice il sindaco – il centro sinistra ha smarrito la bussola. Questo atteggiamento è un grande atto di inciviltà politica. Che la smettano una volta per tutte. Se vogliono la sfiducia si muovano a presentarla. Io, con questa spada di Damocle sulla testa, non posso affrontare problemi di interesse collettivo come l’ospedale o la questione dei rifiuti. Che si chiariscano una volta per tutte le idee”. Il presidente del consiglio Filippo Miroddi, vuole però vederci più chiaro. “Sto preparando la richiesta di un parere all’assessorato regionale agli enti locali – dice Miroddi – in tempi brevi sapremo cosa fare per non incorrere in inciuci”. Per Giuseppe Capizzi, l’uomo che ha protocollato la sfiducia “il parere del segretario generale è chiaramente di parte. Il sindaco si è chiesto e si è dato il parere da solo. Lina Grillo ha firmato il documento – dice Capizzi – Cosa succede se allora un altro degli altri 12 consiglieri facesse una lettera per accodarsi alla mozione?”. Insomma tutto, nel teatrino della politica piazzese è molto confuso. Nebbia anche dentro il nascituro Partito Democratico dove la mozione di sfiducia rischia di diventare un “boomerang”. Emerge una frattura netta tra i sostenitori di Letta con in testa Lina Grillo ed il resto dei “veltroniani”. Lina Grillo però chiarisce. “Non siamo contro la mozione. Ma il percorso che avevamo tracciato non era questo”. Pare che secondo i “lettiani” si dovrebbe ricominciare tutto daccapo e raccogliere nuovamente le firme.
Agostino Sella
Agostino Sella