Piazza Armerina. “La sinistra fa terrorismo psicologico. Non c’è ancora nessun parere della regione e se ci fosse non avrebbe nessun valore giuridico”. Il sindaco piazzese Maurizio Prestifilippo, è piuttosto infastidito della querelle che si sta sviluppando sulla mozione di sfiducia. “La verità – dice ancora Prestifilippo – è che la sinistra è entrata in un “cul de sac” ed il presidente Miroddi non sa che pesci prendere. Il segretario generale, la dottoressa Divono, ha già dichiarato inefficace le mozione di sfiducia presentata il 5 ottobre. Pertanto il parere richiesto all’assessorato agli enti locali dal presidente del consiglio è su come lui stesso deve comportare visto che non sa come portare avanti la discussione in aula”. Poi il sindaco attacca frontalmente la sinistra “Mi dispiace che alcuni esponenti del Partito Democratico mettano in giro false notizie. Ci ritroveremmo di fronte alla stessa scorrettezza che Ferrara ha compiuto con la presentazione della mozione costringendo Lina Grillo a fare marcia indietro con un atto di grande dignità politica. Purtroppo – continua il Sindaco – è uno stile irrituale, privo di senso che provoca solamente un danno incalcolabile alla città, mettendo lo scompiglio generale ed impedendomi di svolgere bene il mio lavoro di sindaco. Peraltro quando alcuni esponenti della sinistra dicono che si andrebbe incontro allo scioglimento del consiglio comunale dicono una colossale “balla”. Arriva poi dal sindaco un invito alla ragionevolezza. “Questo documento di sfiducia è privo delle 8 firme necessarie previste dalla legge. E’ evidente che continuare con questo documento si mette la città al rischio dell’avviarsi dei quei balletti, ormai purtroppo consueti nel diritto amministrativo, con scioglimenti e ricostituzioni a seguito di ricorsi prima al TAR e poi al CGA. Metteremo la città in un vicolo cieco”. Infine il primo cittadino cerca di dimostrare l’inutilità della mozione. “è una discussione fatta sull’aria fritta perché è giuridicamente è inefficace. Poi – conclude Maurizio Prestifilippo – il consiglio ha posto prima della sfiducia la trattazione del PRG. Non credo che la sinistra possa concludere in tempo breve il suo iter. Ci sono da discutere circa 130 opposizioni e ricorsi. Ognuno di queste pratiche edilizie deve essere discussa singolarmente in aula, occorre leggere sia il testo che le controdeduzioni del professore Dato e di conseguenza affrontare il dibattito in aula prima della successiva votazione”. Insomma la battaglia tra il sindaco e la sinistra è aperta, ma quel parere dato per certo dai veltroniani, ancora non arriva.
Agostino Sella
Agostino Sella