venerdì 1 febbraio 2008

Achielle Muscarà: dichiarazione di guerra a Forza Italia

Piazza Armerina. “Non voteremo nessun lista di Forza Italia che dovesse avere come candidati i componenti del coordinamento provinciale del partito”. La dichiarazione di Achille Muscarà, leader di Autonomia Azzurra, una costola di Forza Italia, è una vera e propria dichiarazione di guerra nei confronti dei leader provinciali del partito berlusconiano. Poi Achille Muscarà precisa. “cosa diversa sarà per le consultazioni provinciali e regionali in cui l’elettore potrà esprimere la propria preferenza. Non più candidature a sorpresa imposte dall’alto. Le candidature devono essere espressione della base del partito. Non più formali assemblee preconfezionale, assemblee organizzate solo quando si è certi di poter vincere o assemblee annullate quando non si è vinto. Abbiamo avuto – continua Muscarà – anche assemblee rinviate per mancanza di schede. Non vogliamo mai più una politica a salvaguardia delle singole poltrone. Certamente non voteremo chi ha negato confronto, dialogo e democrazia, e chi ha consumato un politica privatistica e delle discordie. Solo attraverso un rinnovamento della dirigenza del partito – conclude Achille Muscarà – al momento possibile solo con la bocciatura degli attuali dirigenti Forza Italia potrà avviarsi verso il recupero della perduta credibilità e ritornare ad essere il partito guida della coalizione di centro destra”. Le parole di Autonomia Azzurra sono il termometro di quello che avviene in Forza Italia, un partito spaccato in due che vede da un lato Grimaldi e dall’altro Giuseppe Mattia, il consigliere provinciale, più volte minacciato, senza esito, di essere espulso dal partito. Peraltro, sono saltati i congressi provinciali, che dovevano rappresentare la resa dei conti della varie anime del partito. Infine Muscarà fa capire a chiare lettere che non voterà l’attuale dirigenza. “Dal risultato elettorale l’attuale dirigenza provinciale del partito ed il vertice provinciale verificheranno la validità o meno della politica espressa e consumata ad oggi nella nostra provincia”
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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