sabato 16 febbraio 2008

E' morto Totò Mancuso, conosciuto da tutti come "totò sutta a fiera"

Piazza Armerina. Ieri è morto Totò Mancuso, aveva 70 anni, ed era noto in tutta la città. Era conosciuto soprattutto con il suo simpatico soprannome “sutta a fiera”, mentre quasi nessuno sapeva il suo vero cognome. Da oltre 50 anni Totò era il sagrestano di Santo Stefano una parrocchia nel cuore della città piazzese. Ogni mattina, puntuale come un orologio, alle sette apriva il portone della chiesa per fare in modo che la gente andasse a pregare. Poi era solito stare davanti al portone a vedere passare la gente che di tanto in tanto scambiava con lui qualche parola. Almeno tre generazioni di giovani hanno giocato e scherzato con lui. Totò, che a volte preso in giro soprattutto dai ragazzi per il suo modo di parlare, era simpatico alla gente. Da oltre 20 anni ormai viveva nella casa di riposo della città. Il momento più importante della sua settimana era la messa della domenica mattina, dove le persone, gli mettevano in tasca una piccola offerta che gli permetteva di comprarsi le sigarette delle quale non riusciva a farne a meno. Ogni tanto, beveva anche qualche bicchiere di vino che lo rendeva talvolta allegro. Totò non aveva parenti, i suoi veri familiari erano le persone della parrocchia e i preti che ha conosciuto, prima padre Messina e poi padre Bellanti. I funerali di Totò si sono svolti ieri alle 16,00, naturalmente nella chiesa di Santo Stefano, dove qualcun altro, questa volta ha suonato le campane per il suo addio.

Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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